Capitolo 12

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"Un weekend tutto per noi Christian? Sono curiosa di sapere dove mi porti?", dico a Christian accarezzandogli la gamba mentre andiamo all aeroporto.
"Non ti dirò nulla Anastasia, sarà una sorpresa per te..voglio passare questi giorni con te perché ho capito che ti amo e poi perché volevo staccare dalla città", una volta saliti sull aereo io crollo come un sacco sulla spalla di Christian.

Al mio risveglio mi ritrovo ad Aspen!

"Oddio Christian ma..è magnifico! Un posto bellissimo!", i suoi occhi sono pieni d amore..
"Non eri mai stata ad Aspen Anastasia?", faccio fatica a credere che Christian abbia fatto tutto questo per me ma è così! Mi ama e ha deciso di Fte tutto questo per me!

Percorriamo una piccola stradina a piedi e ci ritroviamo davanti ad una bellissima casa, favolosa.

"Questa è la casa della mia famiglia Anastasia! Veniamo qui appena possibile! Ora ho L occasione di poterla mostrare a te", entriamo i casa e posiamo immediatamente i bagagli.

La casa è bellissima, mobili totalmente in legno e un grande tappeto davanti al camino posto nel salone.
Guardò Christian negli occhi e noto immediatamente quella nota di malizia nel suo sguardo, capisco immediatamente che cosa vuole.

Si avvicina a me e mi lascia un tenero bacio sulla labbra; poi accende il camino e L atmosfera si scalda ancora di più.
Ritorna verso di me e comincia a spogliarmi lentamente, dio lo voglio subito e il fatto che sia così lento non fa altro che accelerare il mio desiderio!

"Ti voglio Anastasia", mi dice guardandomi negli occhi.
In questo momento sono totalmente nuda davanti a lui e non me ne vergogno.
E allora adesso ci penso io a lui, gli tolgo tutti gli indumenti che sta indossando e facciamo L amore davanti al camino su quel bellissimo tappeto.
Emozioni così non ne avevo mai provate nella mia via!

CHRISTIAN
"Grazie infinite mamma! Credo che Anastasia sarà veramente contenta!", oggi É domenica e dovremo ritornare a casa, ma voglio stupire ancora di più la mia piccola Anastasia.
Ho deciso di portarla a Portland da suo padre e mia madre la sostituirà nel turno in ospedale.

Quando siamo all aeroporto cerco il check-in per Portland..

"Christian dobbiamo prendere quello per Seattle, ti stai sbagliando", mi avvicino a lei e la guardò negli occhi.
"Non mi sto sbagliando piccola, voglio portarti a Portland da tuo padre", mi salta letteralmente addosso incurante delle altre persone in nostra presenza.

Voglio farla felice perché se lo merita e perché la amo!

Arrivati a Portland anche suo padre rimane sorpreso nel vederla, É felice e riesce a fatica a trattenere L emozione.

"Papà mi sei mancato così tanto", dice Anastasia abbracciandolo forte.
"Oh bambina mia anche tu..grazie Christian per questo bellissimo regalo te ne sono infinitamente grato!", stringo la mano a Ray e mi congratulo con lui pe aver fatto una figlia così bella come Anastasia!

"Ragazzi che ne dite se andiamo a cena fuori? Dovete raccontarmi tante cose", decidiamo di andare in un ristorantino italiano è il tutto ovviamente a mie spese.

"È bellissimo questo posto papà, non ci tornavo da quando..", noto lo sguardo di Anastasia che s incupisce un po.
Forse perché questo posto le ricorda un po anche la madre e io non voglio che sia triste..

Ad un tratto al nostro tavolo si avvicina un uomo, alla sua vista Anastasia si irrigidisce immediatamente..

"Buon pranzo a tutti voi, Anastasia era tanto che non ci vedevamo! Sai in ospedale si sente molto la tua mancanza, la bravissima Anastasia STEELE", Anastasia lo guarda ma non sorride si limita solamente a dire che a Seattle si trova benissimo e molto meglio di Portland.

L uomo si allontana non prima di aver baciato sulla mano Anastasia..
Ma chi diavolo è?
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"Anastasia perché tu sei irrigidita rutta quando hai visto quell uomo? Sei diventata immediatamente strana", le dico quando torniamo a casa e siamo in camera sua..
"Christian quell uomo è il direttore sanitario dell ospedale di Portland..quando lavoravo qui no faceva altro che fare avance a assurde, nonostante io mi trovassi bene qui decisi di andare via perché non lo sopportavo più, cercava ogni minimo pretesto per stare con me e anche se io non volevo dovevo subire la sua compagnia per via del lavoro..", L abbraccio forte forte..
"Piccola ora ci sono io con te e puoi stare tranquilla!", la bacio dolcemente e ci sdraiamo vicini sul suo letto..

"Sai Christian mi piacerebbe tanto portare questa lampada con me a Seattle", mi dice Anastasia indicando la lampada attaccata al soffitto.
"Perché Anastasia?", le chiedo accarezzandole il viso.
"È un regalo di mia madre, prima che se ne andasse..avevamo visto questa lampada in un negozio, mamma poi si ammalò e non poté più uscire di casa allora mandö mio padre a comprarla..quando io tornai a casa la trovai appesa in camera mia..credimi Christian nonostante sia una piccola lampada per me ha un grosso significato, è importante, mi ricorda mia madre e il fatto che lei sia sempre qui con me", come posso non amare questa donna? È infinitamente dolce e il bene che vuole tuttora alla madre è indescrivibile..
Voglio passare tutta La vita con questa dolcissima donna, la amo e farei di tutto per lei pur di vederla felice.

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