La cosa più sorprendente e positiva finora era che nessuno sembrava sapere del furto di quella mattina né tanto meno essersi accorto dello scambio ematico; la politica del silenzio era stata un successo.
Proprio in quel momento entrò nella sala un uomo che attirò su di sé gli sguardi di tutti; era alto quanto Angel, quindi intorno al metro e ottantacinque, ma sembrava uscito direttamente da una sfilata di Dolce & Gabbana. Indossava un completo grigio perla lucido perfetto, cucito attorno alla sua figura, elegantissimo, con una cravatta che pareva intessuta d'argento e piombo; i suoi capelli avevano il taglio più perfetto che si potesse creare ed erano castano scuro, con una piccola ciocca che ricadeva vicino agli occhi, di un celeste intenso che mozzava il fiato. Neanche se fosse entrato il presidente della Repubblica avrebbe catalizzato allo stesso modo l'attenzione; tutti lo stavano guardando a bocca aperta e nessuno osava muovere un muscolo. Angel sentiva il corpo caldo e formoso di Shiri attaccato al suo, così le bisbigliò all'orecchio:
«Chi diavolo è quel tipo?»
«Santo cielo Angel, dovresti guardare più spesso la tv e leggere qualche giornale scandalistico! Quello è David Norman, il famoso e ricchissimo direttore di banca; esce con le donne più belle del pianeta, possiede case di lusso, macchine, yacht...»
Ma certo che anche Angel lo conosceva; era uno dei maggiori finanziatori di quella mostra e aveva letto un intero dossier su di lui poche ore prima. Avrebbe dovuto cercare una sua foto su Google ! Da quello che c'era scritto su di lui, si aspettava un uomo di una certa età, il classico ricco banchiere grasso e goffo, e non un modello da Red Carpet. Avrà avuto all'incirca la sua età, quindi come faceva ad aver costruito un impero finanziario in così poco tempo, senza avere nessun parente illustre? E a sembrare tanto perfetto? Mai in tutta la sua vita, Angel si era sentito così insignificante e sfigato! E quel che peggio, Shiri non gli staccava gli occhi di dosso!
«Stai iniziando a sbavare Shiri.» gli fece notare Angel, con una punta di gelosia.
«Che scemo che sei! Non sarai mica geloso? Solo perché sto guardando il ragazzo più figo del pianeta. Tu sei bello, ma non così, e poi lui è stramaledettamente ricco, mentre tu non hai un soldo.» rispose secca la ragazza.
Adesso Angel sentiva la necessità che succedesse qualcosa, una qualsiasi, che so una tempesta di fulmini che colpisse in fronte Mister David Norman, o un bell'attacco di un branco di licantropi oppure l'arrivo di qualche succhiasangue affamato di un bel tenebroso riccone! Allora aveva ragione Shiri: lui era geloso di quello! Impossibile, solo perché quello aveva avuto tutto dalla vita e lui niente non significava mica che lo invidiasse; comunque anche Angel era pienamente soddisfatto della sua vita perché aveva il lavoro dei suoi sogni, combatteva il crimine soprannaturale e aveva una bellissima ragazza al suo fianco. O almeno al suo fianco fino a che lei non si era fiondata al cospetto del banchiere; gli stava toccando il braccio e stava ridendo di Dio solo sa cosa. Ci stava provando davanti ai suoi occhi! Forse non la voleva come fidanzata, ma non era nemmeno pronto a lasciarsela fregare sotto il naso come un cretino dal primo arrivato. Certo che però era davvero un gran bel ragazzo! Ma che razza di pensieri gli venivano in mente?
«Buonasera, non mi sono ancora presentato. Io mi chiamo Angel Black e sono il rappresentante dell'istituzione museale. Sostituisco il direttore e la dottoressa Grace per questa sera. Ovviamente è un piacere enorme averla qui e spero vivamente che la mostra soddisfi appieno il suo gusto.» si presentò Angel, sforzandosi di apparire il più cordiale possibile.
«Buonasera. Vedo che finalmente si sono decisi ad assumere gente giovane e di bell'aspetto.» rispose Mr. Norman, sfoderando un sorriso che avrebbe sciolto un ghiacciaio al polo nord.
«Se lei è il rappresentante di questo museo, allora è proprio la persona che stavo cercando. Mi chiedevo che fine avessero fatto tutti quelli che lavorano qui e che io pago profumatamente.»
Una voce alle spalle di Angel aveva appena parlato con un tono autoritario e fermo.
David si avvicinò all'orecchio di Angel e gli sussurrò:
«Qualcuno è nei guai qui. Magari parleremo più tardi. Ci spero davvero.»
E così dicendo, si allontanò seguito a ruota da Shiri e da tutte le altre persone; improvvisamente si era creato il vuoto attorno a lui e al nuovo arrivato. E non c'era bisogno di girarsi o interrogarsi troppo su chi fosse quella persona: era il presidente del museo e lui era davvero nei guai.
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A & D: Arte Dannata
ParanormalAngel ha finalmente raggiunto il suo sogno: lavorare nel prestigioso museo cittadino. Solo che da quando varca il portone dell'edificio, la sua vita cambia radicalmente ed entra a stretto contatto con quel mondo che ha sempre odiato e combattuto: il...