Campo scuola

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4maggioduemilasedici
Era passata una settimana da quando ero uscita con Ethan,e da allora non l'avevo più visto né sentito,mi mancava tantissimo ma non potevo scrivergli. Non dopo che mercoledì ha postato una foto mentre baciava sulla guancia una biondina rifatta con sotto la didascalia:" Mia." Da lì non lo volevo più vedere,ero terribilmente ferita ,ci stavo malissimo. Quella mattina era il giorno della partenza per il camposcuola,avevo dormito con Nath,dato che mia madre e Elias sapevano che era gay lo avevano lasciato dormire nel mio letto liberamente. -Nath svegliati tra un'ora abbiamo appuntamento all'aeroporto. Andiamo in Florida,a Palm Beach! Svegliati Nath.- dissi io a Nath che ancora dormiva beatamente quando io ero già vestita con la valigia chiusa. -Lasciami dormire un altro po'- mugolò lui. Siccome con le buone non avrei risolto niente lo presi per i piedi e lo buttai per terra e cominciai a urlare:"Lavati i denti ,vestiti, colazione la facciamo all'aeroporto ,forza forza forza.!!" Nath come un soldatino fece quello che gli ordinai ,e quarantacinque minuti dopo eravamo nel taxi che ci avrebbe portati a destinazione. Quando arrivammo c'erano già la maggior parte delle classi,e con mio dispiacere scesi dal taxi in un punto a qualche metro da Ethan,(stupendo come al solito)il quale appena scesi mi guardò,e subito dopo guardò Nath,sceso accanto a me con una espressione omicida,dato che l'aveva riconosciuto per quello che avevo baciato in discoteca. Anche io non ero molto felice quando al momento di salire sull'aereo spuntò quella biondina a abbracciarlo per salutarlo. Troia.
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-Ti do una mano?-mi chiese una voce familiare mentre cercavo di infilare la mia valigia pesante nella cappelliera dell'aereo. Mi girai e capii che era Ethan. Stava sorridendo. -Grazie.- risposi io fredda. Prese il bagaglio e con una semplice mossa del braccio lo mise perfettamente nello scompartimento. -Allora,come stai?- mi chiese poi -Bene grazie. Tu?- chiesi io anche se non avevo nessuna voglia di parlargli. -Bene.- disse lui sorridendomi -Se vuoi puoi sed..- iniziò lui ,ma non lo lasciai finire :"Ora devo andare a sedermi ci vediamo Ethan."
:"ok.." Disse lui con la faccia a punto interrogativo non capendo la mia freddezza. Cretino.
-Allora ci vediamo dopo!- mi urlò speranzoso
-si.- brontolai io con voce scocciata senza nemmeno voltarmi a guardarlo. Andai a sedermi vicino a Lizzy dalla parte del finestrino proprio mentre osservavo Ethan che faceva lo stronzo con alcune che gli andavano dietro. Che strano,con me non si comportava in quel modo. -Signorina deve spegnere il cellulare stiamo per decollare.- Rimbeccò una hostess a Lizzy,la quale molto sgarbatamente le grugnì un :"Come vuole."
"Io mi metto a dormire ,e dovresti farlo anche tu invece di pensare a Ethan." Mi disse Lizzy rimproverandomi. "Shhh. Ma che ti urli,guarda che ti sente stupida." Le dissi io. "Calmati sorella,e inizia a rilassarti,perché abbiamo cinque ore di viaggio da sorbirci." Concluse lei mentre si metteva la mascherina per dormire rosa sugli occhi dato che erano le cinque di mattina e tutti stavano morendo di sonno. Così mi girai anche io in una posizione comoda e mi misi a dormire.
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Quattro ore dopo mi svegliai con la bocca impastata e gli occhi appiccicosi. Presi al volo una gomma dalla tasca cercando di non pensare in che stato potesse essere il mio alito in quel momento e iniziai a masticarla sentendo in bocca la menta fresca. Mi girai e per poco non mi prese un colpo. Accanto a me che dormiva come quasi tutti c'era Ethan. Solo ora mi accorsi che aveva la sua mano sul mio ginocchio. La sfiorai con la punta delle dita per non svegliarlo ma fallii perché un attimo dopo Ethan aprii i suoi bellissimi occhi verdi e appena mi sorprese a guardarlo sorrise. -Come mai sei qui?- chiesi io. -E come mai sei così antipatica con me? Pensavo avessimo chiarito.- disse lui lasciando la mano sul mio ginocchio. -Abbiamo chiarito infatti.- dissi io facendo un sorriso finto -Si ma..- iniziò lui.-La domanda l'ho fatta prima io- dissi io interruppendolo cercando di essere seria anche se mi era scappato un mezzo sorriso. Al mio cambio di umore gli occhi di Ethan emisero un guizzo e finalmente rispose alla mia fatidica domanda:"ho fatto scambio posto con Lizzy perché un mio amico la voleva conoscere. Comunque stasera ci sei? I prof ci lasciano liberi per Palm Beach e ci siamo già organizzati tutti per andare in una discoteca."
"Forse." Riposi io ritornando fredda e rimettendomi a dormire.

Diario di un ex - autolesionistaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora