4maggioduemilasedici
Finalmente eravamo scesi dall'aereo e i prof decisero che per il tour della città prima di andare in albergo le scuole si sarebbero divise. "Allora?" Chiesi io a Lizzy mentre camminavamo sotto al sole. "Allora cosa?" Sbuffò lei ammosciata per il caldo "Quello con cui ti sei andata a mettere prima vicino." Dissi io "Ohh Josh! È così carino,non vedo l'ora di rivederlo alla festa di stasera. Tu vieni vero?" Trillò lei animandosi. "Mm non saprei.." Balbettai io "Niente non saprei Elisabetta. Intese? Troveremo un bel vestito e saremo tutte e due super sexy per i nostri uomini."
"Forse dimentichi che Ethan è già l'uomo di qualcuno quindi."dissi io lagnandomi
"Ma quindi cosa? Se sarai super sexy lui mollerà quella zoccoletta da quattro soldi e ristarete insieme." Sorrise lei battendo le mani e ammirando mentalmente il suo piano.
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Erano le dieci di sera e io e Lizzy ci stavamo scapicollando per farci entrare i nostri vestiti super aderenti per la festa. "Lizzy io non me lo metto. È da mezz'ora che cerchiamo di infilarci questi vestiti." Brontolai io quando là zip del mio microscopico vestito si ruppe. "Aspetta aspetta aspet.." Disse Lizzy mentre cercava di far passare il suo sui fianchi un attimo prima di dare una testata alla parete della nostra stanza d'albergo. Cademmo a terra stremate e alla fine decidemmo in coro:"prendiamo qualcosa dalla valigia."
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Ala fine Lizzy si era messa una gonna a tubino argentata con un top rosa pastello,io un semplice vestito nero che mi arrivava a metà coscia né troppo stretto nè troppo largo. Lei si era fiondata subito alla ricerca di Josh,mentre io iniziai a cercare Nath anche se per quanto era grande il locale dove stavamo non riuscivo a trovarlo. Così iniziando ad annoiarmi,a mezzanotte e mezza andai nell'area fumatori. Fumai una sigaretta e non sapendo più che fare andai al bancone. Ordinai una coca cola e iniziai a sorseggiarla quando finalmente scorsi una persona che conoscevo. "Anche tu qui?" Dissi avvicinandomi a Ethan con la mia coca cola ghiacciata "Quello sorpreso dovrei essere io" disse lui regalandomi uno dei suoi sorrisi. "Be.."incominciai mentre con la cannuccia giravo il ghiaccio nel bicchiere "ho cambiato idea."
"Be forse avevi ragione a non venire. Prima di vederti mi stavo annoiando da morire." Elargì lui.
Arrossii. "Che ne dici andiamo a ballare?" Riprese Ethan mentre si alzava togliendomi il bicchiere di mano e mettendolo sul bancone. Annuii. A Ethan gli giravano intorno mille ragazze in pista,ma lui guardava solo me.
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Alle due di notte tutti quelli del camposcuola iniziarono ad andare verso l'albergo,dato che poi l'indomani ci saremmo dovuti alzare presto. Così anche io e Ethan ci ritrovammo poco dopo sul marciapiede a aspettare un taxi. Faceva freddissimo e io mi accorsi di avere incominciato a tremare. Ethan lo notò perché si levò la felpa ,mi aiutò a mettermela,e una volta infilata mi richiuse la zip fino al collo quasi fossi una bambina. "Ora non hai più freddo." Rise lui insieme a me. Quando arrivò il taxi si erano fatte le due trenta ma io non avevo per niente sonno. Arrivati all'hotel iniziammo a salire verso le nostre camere notando che quasi tutti erano andati a dormire a parte qualcuno. Ad un certo punto mi squillò il cellulare
Pronto?Pronto Eli sono Lizzy
Sei strana. Tutto a posto? Sto venendo in camera.
Tutto ok ma stasera dormo nella camera di Josh.. Non premetto niente ahah.
Sei pazza? Lizzy?Lizzy? Pronto?
Lei aveva già riattaccato.
"Va tutto bene?"mi chiese Ethan notando la mia espressione confusa. "Tutto ok ma stanotte Lizzy passerà la notte con Josh."sospirai io. "Nella tua stanza?" Mi chiese Ethan
"No no. Per fortuna in quella di Josh." Dissi io "cosa?che cazzo. Josh è il mio compagno di stanza. Che rottura di palle."
"Ethan è della mia amica che stai parlando. Comunque se vuoi puoi dormire in camera mia." Aggiunsi io con una voce piccola piccola. Si girò verso di me guardandomi negli occhi e annuii. Entrammo nella mia stanza e notai che c'era solo un letto matrimoniale. Diventai rossa come un peperone e biascicai di dovermi andare a mettermi il pigiama mentre veloce come una anguilla mi chiudevo in bagno. Mi misi una maglietta nera e un paio di pantaloncini del pigiama morbidi neri,mi lavai i denti e uscii dal bagno. Ethan aveva spento le luci e si era già sistemato sul letto. Mi misi sul polo opposto rispetto a lui e mi ritrovai a fissare il buio,incapace di addormentarmi. "Elisabetta.." La voce di Ethan risuonò nella stanza ,sentii uno movimento ,mi girai e lo trovai seduto sul letto a gambe incrociate. Mi misi nella sua stessa posizione. "Che c'è?"
"Ho fatto qualcosa di sbagliato? In questi giorni sembra quasi che tu voglia evitarmi." Esordì lui. "Niente..è solo che,ecco..pensavo fossi interessato a me e invece ti sei messo con quella." Balbettai io. "Quella chi?" Disse lui con puro stupore. "Quella della foto" sbuffai io incominciando a spazientirmi
"Madison? Madison è mia cugina! Hai letto tutta la didascalia che c'era scritta sotto?" Disse lui prendendo il telefono dal comodino e facendomi vedere quell'odiosa foto. Scorse giù con il dito e sotto a scritto "MIA" c'era scritto "la cugina più bella di tutte." In effetti non avevo letto tutto. "Scusa." Dissi io mortificata. Lui si mise a ridere :"non fa niente ." Posò il telefono sul comodino e mi guardò,attraverso la luce dei palazzi che spuntava dalla finestra. "Quando ti ho conosciuta eri così fragile,che per ogni cosa che facevo avevo paura di spezzarti. Ora anche lo sei ma a differenza di prima ti vergogni di mostrarmi le tue vulnerabilità."
Ethan aveva ragione. Anche ora ero fragile,anche ora stavo sul punto di crollare. Los Angeles,Lizzy ,Nath e lui mi avevano resa più forte ma era solo un guscio esteriore,perché dentro ero ancora la depressa ragazza di New York. Una lacrima inzió a scorrermi sul viso. "Perché piangi? A volte non riesco proprio a capirti.." Sussurrò lui . "tu mi capisci meglio di chiunque altro." Dissi io singhiozzando e avvicinandomi a lui. Mi misi sulle sue gambe e mi appoggiai sulla sua spalla mentre le sue braccia mi tenevano stretta. Ad un certo punto Alzai la testa,gli misi le braccia al collo e ci baciammo. Era un bacio che sapeva di menta ,lacrime e alcool,ma era il bacio più bello e emozionante di tutti. "Mi sei mancata." Disse lui una volta finito il bacio. "Anche tu." Sussurrai io. "Dormiamo ora ok? Sono già le tre e mezza." Mi disse lui recitando la parte del bravo ragazzo. Annuii e ci sdraiammo ,questa volta vicini. Io gli davo le spalle e lui mi teneva da dietro per la vita accarezzandomi. "Buonanotte Amore mio." Disse lui. Mi misi a ridere sonoramente e gli rifilai anche io un "buonanotte".
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Diario di un ex - autolesionista
Novela JuvenilElisabetta Querci ha diciassette anni, vive a New York ma nel chiasso della sua città non è mai riuscita a trovare degli amici o qualcuno che la amasse ,inclusi i suoi genitori. Elisabetta odia il suo corpo ,pensa di essere troppo magra,si taglia e...