17maggioduemilasedici
La luce che entra dalle persiane mi sveglia facendomi aprire gli occhi tutti appiccicosi. Sono nuda nel mio letto ,con il lenzuolo bianco che mi copre dalle ascelle in giù, e improvvisamente mi ritorna alla mente cosa è successo la sera scorsa,guardo sotto la coperta e vedo una macchia di sangue,simbolo della mia verginità perduta. Non sapevo proprio dove avevo trovato il coraggio ieri notte,ma ormai era successo,ed ero felice così. Mi giro e accanto a me che dorme c'è Ethan,nudo anche lui senza il lenzuolo che lo copre però. Lo copro subito quindi e approfittando che ha gli occhi chiusi mi alzo,e sgattaiolo in bagno.
Ho un aspetto schifoso, i capelli pieni di nodi, il viso smunto,e in più sulle clavicole sono piena di succhiotti. Mi infilo nella doccia e mi lavo i capelli,quando esco li asciugo un po con il phon,e poi mi faccio una treccia a spina di pesce,lasciandoli umidi. Poi mi infilo la biancheria pulita che mi ero portata al bagno,una camicia bianca e un paio di pantaloncini neri morbidi. Esco e il letto è vuoto,così scendo di sotto e in cucina trovo Ethan che fortunatamente si è rimesso i boxer,mentre sta togliendo il suo telefono dalla carica. "Ciao." Dico io entrando,leggermente imbarazzata per quello che avevamo condiviso ieri. Lui si gira,stupendo con i capelli scompigliati e con soltanto i boxer neri. Gli si illuminano gli occhi quando mi vede :"Ciao,hai dormito bene?" Dice mentre mi abbraccia da dietro
"Io si tu?" Gli chiedo io
"Benissimo." Mi da un bacio sulla nuca. "Vuoi andare a farti una doccia? Puoi usare il mio bagno se vuoi." Gli dico io
"Va bene." Risponde lui mentre sale le scale verso la mia camera
Ad ogni gradino che percorre mi godo la visuale del suo fondoschiena,poi quando sparisce dalla mia vista,ritorno alla realtà,mi siedo su una sedia in cucina e mi accingo a chiamare Lizzy,ma purtroppo ha la segreteria. Suona il campanello,mi chiedo chi sia alle dieci di mattina dato che i miei genitori sarebbero dovuti ritornare la sera e la cameriera la domenica non lavora.
"Nath?" Dico io sbigottita ;indossa un cappello da pescatore,un gilè con niente sotto,e un paio di jeans al ginocchio strappati. "Ciao amore." Dice lui entrando come se fosse a casa sua "ma che ti è successo?" Gli chiedo
"Ti ricordi quando sono andato in campagna con mia madre,be ci siamo stati fino ad oggi ,siamo ritornati dieci minuti fa,e sono venuto da te per dirti che..." Dice lui interrompendosi mentre si tormenta le mani. "...che?" Lo sollecito io. "Oddio be... Credo di essermi innamorato." Sbotta lui
"Perché era così difficile da dire? È fantastico. E poi ti devo raccontare anche io qualcosa." Gli dico mentre gli verso un bicchiere di tè freddo. "Dimmi tutto sorella." Dice lui mentre sorseggia il te come se non bevesse qualcos'altro che non fosse acqua di lago da una settimana. "Ieri l'ho fatto con Ethan." Dico io tutto d'un fiato. Ci manca poco che si strozza con il tè, mi guarda e lancia un urlo strozzato. Viene verso di me e mi abbraccia. Mentre ci abbracciamo spunta Ethan,appena uscito dalla doccia con solo l'asciugamano legato in vita,che ci guarda male.
Nath si gira a vederlo e fischia,con gli occhi a cuoricino. "Tu sei,quello ubriaco della discoteca." Dice Ethan mentre lo riconosce per quello con cui mi ero baciata. "In realtà non eravamo ubriachi,Elisabetta mi ha baciato solo per farti ingelosire." Dice Nath. Gli tiro una gomitata in un fianco,che lo fa restare senza fiato mentre biascica :"stronza."
Intanto la faccia di Ethan si è un po rilassata ma è sempre un po tirato. "Nath è gay ,Ethan." Dico io mentre mi siedo sopra il tavolo lasciando le gambe penzoloni. "Lui è gay? Ah. Ok,io sono Ethan." Dice lui facendo tutto il gentile all'improvviso. "E io Nath." Dice
"Nath resta a pranzo,resti anche tu?" Gli dico io prendendo Ethan per i fianchi e baciandolo a stampo. Lui mi prende il viso con le mani approfondendo il bacio ma poi mi dice rattristito :"Vorrei ma ho una partita di calcio a mezzogiorno e ho gli allenamenti tra un'ora. Devo andare." Dice mentre mi lascia andare.
"Se vuoi puoi anche cambiarti qui davanti a noi,per me non c'è problema.." Dice Nath all'improvviso mentre fa il vago.
"Stava scherzando." Mi affretto io a dire a Ethan dato che mi era sembrato un po preoccupato.
"Ti accompagno in camera mia così prendi i vestiti." Dico io prendendolo sotto braccio e lanciando uno sguardo truce a Nath che alza gli occhi al cielo mentre si scola la bottiglia di tè.
"Davvero l'avevi baciato per farmi ingelosire?" Mi chiede Ethan all'improvviso mentre saliamo le scale di marmo bianco. "E come mai tutt'un tratto ti sta simpatico Nath?" Gli chiedo io bisbetica.
Si mette a ridere mettendosi una mano fra i capelli umidi e mi risponde :" mi sta simpatico da quando so che nella storia del bacio è totalmente innocente,oltre ad essere gay."
"Avevo le mie ragioni." Cerco io di difendermi. "Parlare non sarebbe stato meglio?" Mi chiede lui
"Tu mi evitavi,ti ho scritto e ti ho chiamato ma tu niente." Dico mentre gli cerco qualcosa dal mio armadio che può stargli. "Mi hai scritto e chiamato una volta." Dice lui "Vedi se ti sta questa maglietta,a me sta enorme." Gli passo una maglietta che a me mi arriva appena sotto al sedere,grigia semplice che usavo per dormire. "Non posso mettermi lo smoking?" Chiede lui
"No,è tutto stropicciato e puzza di alcol. Ti do qualcosa io." Dico io tirando fuori anche un paio di pantaloncini da calcio dimenticati nell'armadio che mi avevano dato a New York per entrare nella squadra di calcio femminile della scuola,soltanto che me li avevano dati di tre taglie più grandi e in più non ero mai entrata nella squadra. Mi giro mentre lui si toglie l'asciugamano e si mette i boxer. Dopo che ha finito mi rigiro. "Ti fa schifo vedermi nudo?" Dice lui mentre si infila i pantaloncini,che gli stanno bene. "Non mi fai schifo,ma preferirei non guardare." Dico io mentre cerco le sue scarpe e i suoi calzini. "Io preferirei guardarti se sei senza vestiti,ho rosicato che stamattina ti sei alzata prima di me." Dice lui mentre ride
"Perché tu sei un maschio." Dico io ridendo
"E che c'entra." Dice lui vestito con le mie cose. "Le femmine sono più timide,a voi maschi non ve ne importa niente se qualcuno vi guarda e non siete per niente imbarazzati se guardate una ragazza nuda." Dico io lanciandogli le scarpe
Lui alza le spalle mentre sorride. "Siamo fatti così." Dice
Ritorniamo di sotto e sento la doccia nel bagno degli ospiti scorrere,segno che finalmente Nath si sta togliendo l'acqua di palude di dosso.
"Vuoi che ti accompagno giù?"chiedo a Ethan mentre apro la porta di casa dato che se ne deve andare. "Non ti preoccupare,vado da solo. Ciao amore." Dice lui prendendomi per la vita e baciandomi. Ricambio il bacio,poi lo saluto a malincuore e chiudo la porta. "Ho bisogno di una sigaretta. Lo sai da quant'è che non fumo? Se in campagna provavo a far scattare l'accendino facevo scoppiare un incendio." Si lamenta Nath appena uscito dalla doccia con indosso uno dei tanti accappatoi bianchi di spugna.
"Andiamo in camera." Dico io prendendolo per mano ridacchiando. "Ci sono ancora i vestiti che ho lasciato l'altra volta qui?" Mi chiede lui
Glieli passo e mentre aspetto che si cambia nel bagno ,cerco le sigarette. Chiudo la porta della camera e apro la finestra,poi levo il lenzuolo sporco di sangue e lo metto in una busta,dato che ho intenzione di farlo lavare in tintoria. Esce Nath dal bagno vestito e si siede sulla mochette bianca della mia stanza a gambe incrociate. "Vieni siediti sul letto,ora fanno in TV Hunger Games." Dico a Nath passandogli una sigaretta. Ci sediamo con le gambe stese e le schiene appoggiate alla testiera del letto.
Mentre parte la scena iniziale con Prim,la sorella di Katniss che fa un incubo, Nath parla :"Approposito,prima mi ha chiamato Lizzy mentre piangeva e ha detto che sta venendo,era disperata."
Mi va il fumo di traverso e inizio a tossire :"Cosa? Ma che è successo?" Gli chiedo con gli occhi lucidi
"Ah bo. Ah e poi potrei anche averle detto che l'hai fatto con Ethan.." Dice Lui mentre butta la cenere nel portacenere rosso
"Ma che cavolo Nath,glielo volevo dire io,sei un rompipalle." Sbuffo.
Suona il campanello.
"Deve essere lei." Dice Nath mentre è impegnato a guardare Katniss che si offre volontaria agli Hunger Games.
Prima di scendere giù spengo la sigaretta,dato che sennò la puzza di fumo riempirebbe la casa.
Apro il portone e mi ritrovo davanti Lizzy con il mascara tutto colato,i capelli spettinati e una tuta. Sta sorridendo, "Eli oddio com'è stato? Ti ha fatto male? E la mattina dopo?" Inizia a blaterare.
"Tutto bene. Ma non eri super disperata?" Dico io iniziando a preoccuparmi per la sua salute mentale.
Alle mie parole perde il sorriso e una lacrima gli scende sulla faccia. "Ecco..prima che tu mi dicesti che Josh voleva solo portarmi a letto..io...io..ecco.." Balbetta Lizzy.
"Tu cosa? Dai dillo e basta." Dico.
"Ci ero già andata a letto." Dice lei sputando il rospo.
"Punto uno:sei una stupida
Punto due:pensavo avessi superato i drammi con Josh. È successo qualcos'altro?" Chiedo io mentre andiamo in camera da Nath. "Credo di essere incinta...non sono sicura eh,però tipo il ciclo mi sarebbe dovuto venire mercoledì,poi ho la nausea continua, volevo dirtelo perché non so sul serio che fare,ho solo diciassette anni,non voglio un figlio ora" singhiozza lei mentre piange come una fontana.
"Porco cazzo." Commenta Nath ancora disteso sul letto. "Lizzy oddio ma sei sicura? Magari è solo un ritardo,e magari ti sarai presa l'influenza intestinale." Cerco io invano di rassicurarla. Lei però non mi ascolta,si fionda su Nath e fa un tiro di sigaretta :"magari così il bambino non si forma." Dice delirando. Vado verso di lei e le do uno schiaffo piano sulla faccia che però la fa risvegliare. "Adesso basta,il casino ormai è successo capito?" Urlo io.
Vado verso la sua borsa,la apro e trovo un test per gravidanze nuovo. Lo prendo,lo tiro fuori dalla scatola,leggo le istruzioni e vado verso di Lizzy,che intanto si sta deprimendo sempre di più mentre guarda alla TV il pezzo di Hunger Games in cui muore Rue,l'amica di Katniss. "Se compare il + vuoldire che sei incinta, se compare il - non lo sei. Vai in bagno e fai la pipì su questo bastoncino che spunta, poi esci e ci dici ,ok?" Le dico io. Con la manica della felpa si pulisce il naso,annuisce e va in bagno con il test. Io e Nath la stiamo aspettando fuori, e non osiamo parlare. Dopo due minuti circa la porta del bagno si apre,la faccia di Lizzy è indecifrabile ma poi si decide a parlare :"È positivo."
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Diario di un ex - autolesionista
Teen FictionElisabetta Querci ha diciassette anni, vive a New York ma nel chiasso della sua città non è mai riuscita a trovare degli amici o qualcuno che la amasse ,inclusi i suoi genitori. Elisabetta odia il suo corpo ,pensa di essere troppo magra,si taglia e...