Stay With Me

capitolo 38

Christian

<<Che cosa? Vorresti un figlio?>>
Domando stupito.
<< Si. Dobbiamo avere un erede.>>

"Dobbiamo" ma senti tu questa.

<< Come se fosse un obbligo !>>
Ringhio.

<< Christian dobbiamo avere un figlio! Non possiamo deludere i giornali , e dobbiamo avere un erede!>>

<< Dobbiamo dobbiamo dobbiamo! Sempre questo pensi! Ti preoccupa solo stare sulla bocca di tutti! Ma che cazzo fai! >>

Sono infuriato.

<< Non rivolgerti a me così Grey! Portami rispetto!>>

<< Ma vaffanculo! Se lo porti tu a me io lo porto a te!>>

Scaraventò a terra una sedia con tutta la furia che ho!

<< Tu sei matto!>>

Prende e se ne va di casa.

Meno male , un po di pace.
Non ne posso più.
Sono 5 fottuti mesi che rompe il cazzo! Questo matrimonio è stata la mia rovina !
La odio!

*****

Anastasia

<< Sistema tutto li Kate .>>

<< E questo Ana?>> Mi chiede Nami con il seggiolone in mano.

<< Vicino alla finestra della cucina.>>

E si, ormai sono 5 mesi, il mio puntino cresce. E tra qualche mese sarà qui con me.
Ho comprato l'occorrente un po prima, se no non posso farlo all'ultimo momento, già sto male così, con il pancione ancora più grande non mi muovo più.

<< La culla è sistemata!>>

<< Grazie ragazze, venite ho fatto il thè.>>

Ci sediamo e cominciamo a sorseggiare e mangiare biscotti.

<< Come chiamerai il bambino?>>

<< Non saprei, ci sono così tanti nomi maschili al mondo che sono confusa. Credo che prenderò il libro dei nomi e cercherò.>>

<< Capisco. Tanto lo sai che ci siamo noi con te .>>

<< Vi voglio bene ragazze.>>

Con le ragazze andiamo al centro e facciamo un po di shopping per il bambino e per me. Mi sono ingrassata parecchio e mi tocca prendere qualche vestito nuovo.

<< Entriamo qui.>>

*****
Christian

Mi faccio portare da Taylor in centro. Ho un appuntamento con una casa editrice, che palle!

Scendo e vado verso l'edificio.

Mi volto e i miei occhi vedono ciò che non dovevo vedere.

Anastasia che esce da un negozio con il pancione.

L'ha messa incinta.

L'ha messa incinta.

Vaffanculo cazzo! Non posso crederci!
Qualcuno ha preso cio che era solo mio!.

Ma vaffanculo ancora!

Fanculo anche alla casa editrice!

Me ne vado.
Ho bisogno di svagarmi , quindi andrò da mio padre e lo aiuterò a preparare la cena di questa sera.

Siamo tutti riuniti a tavola.

Mia, papà , mamma, Amelia e ora è arrivato Elliott con la sua ragazza.
Kate.

La cena prosegue e mia moglie come sempre deve rompere le palle con le sue promozioni a lavoro.

Poi prende una posata e la comincia a far vibrare contro il bicchiere, facendomi irritare.

<< Scusate , vorrei fare un annuncio .>>

Annuncio?

<< Io e Christian abbiamo deciso di fare un erede.>>

A quelle parole mi si annebbia la vista. Sono nero dalla rabbia.

Mi alzo e sbatto sul tavolo facendo rovesciare bicchieri e posate.

<< Tu l'hai deciso non io! Non puoi essere padrona della mia vita! Io non voglio un figlio! E basta con questa storia del cazzo ! Vaffanculo!>>

Prendo e me ne vado in giardino imprecando come un matto.

<< Christian.>>

<< Lelliot. Vattene per favore.>>

<< Non ti ho mai visto così, tua moglie non mi è stata mai a genio. E lo pensano tutti lo sai.>>

<< Non potevo fare altro! Mi serviva l'accesso alla sua azienda!>>

<< Divorzia! Ormai ce l'hai !>>

<< Se fosse così facile lasciarla. Quella è un'arpia !>>

Ci interrompe Kate.

<< Elliott mi lasceresti sola con lui? Devo parlargli.>>

Elliott le stampa un bacio dolce e se ne va.

<< Christian, tra me e te non ce mai stata simpatia , e lo sai. Ma non auguro a nessuno di passare ciò che stai passando tu con quella.>>

Annuisco , non ho voglia di parlare. Ma poi dalla mia bocca escono parole che non mi aspettavo di dire.

<< Quindi Anastasia avrà un bambino.>>

<< Si.>>

Stringe la mano a pugno lungo i suoi fianchi.

Faccio un debole sorriso e me ne vado, lasciandola li.

La mia vita sta andando a rotoli.
Una moglie come arpia,
Anastasia incinta.
Peggio di così non si può.

A pensare che quel lurido che ha assaporato il suo corpo, è sguazzato dentro lei mi fa diventare una bestia!

Ma devo solo stare zitto.
La colpa è mia.

Torno dentro e sono ancora tutti a tavola. Amelia è furiosa e davanti a tutta la mia famiglia comincia a darmi addosso.

<< Come ti sei permesso di fare questa sfuriata a me? È? Sei un maleducato!
Io voglio un figlio con o senza la tua approvazione ! E me lo darai!>>

Mio padre abbassa gli occhi e rimane a fissare il piatto vuoto per un tempo indefinito, mia madre stritola il tovagliolo come a strapparlo , Mia invece si sta trattenendo nell'esplodere.

Ma adesso basta. La rabbia mi ha accecato , il sangue mi pulsa nelle vene e la mia sudorazione sale .

<< Basta! Sai che c'è Amelia? Sei una lurida stronza, ipocrita , una donna senza valore, senza potere, sei una nullità! E con questo vaffanculo! Domani farò le carte del divorzio.>>

Amelia forma una "o" e gli occhi gli escono dalle orbite
Non dice niente, prende la sua giacca e se ne va senza salutare nessuno mandandomi al diavolo.

Che si fotta.

Sarò un uomo libero .