capitolo 22

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Christian

Anastasia sta bene, si è ripresa, ho passato tre lunghi giorni in questo cazzo di ospedale a sperare in un miracolo ed è avvenuto.
Lei ha aperto gli occhi. I suoi meravigliosi occhi cielo.

Nel corso di questi tre giorni ho avvisato Taylor e altri per cercare questa figlia di puttana.
Non si doveva permettere di toccare Anastasia .

La guardo e dorme. Penso a quanto dolore provi, e quanto sta soffrendo da quando sta con me.

Mi riporta alla realtà il telefono.
Mi affrettò ad uscire dalla stanza e vado a rispondere

<< Grey.>>

<< Signor Grey , sono Welch. >>

<< Dimmi tutto.>>

<< Ho trovato la responsabile di tutto.>>

<< Bene. Chi cazzo è?>>

<< Si chiama Leila.>>

Sbianco. Come cazzo è possibile ! Che sia dannata !

<< Dove si trova?>>

<< Taylor l'ha trovata . Ti dirà dove si trova.>>

Riattacco.
Osservo Ana e dorme.
Prendo e me ne vado.

Entro in questo garage abbandonato.
Puzza di muffa , di chiuso e non si sa cosa. Da lontano vedo una figura appoggiata ad una piccola scrivania impolverata.

<< Leila.>>

Salta per lo spavento, si gira e mi punta una pistola contro.

<< Leila, butta la pistola a terra. Non ti faccio del male.>>

<< Perché mi hai abbandonato!>>
Grida.

<< Non siamo fatti per stare insieme.
Tu hai problemi che io vorrei poter risolvere.>>

<< Sono tutte scuse!>>
Grida di nuovo.

La guardo. Ha l'aria molto sciupata, non mangerà da tanto tempo.
Ha dei vestiti sporchi e anche l'aspetto molto trasandato.

<< Come ti sei ridotta?>>

<< Questo è come mi hai ridotto tu!>>

<< Leila, togli questa pistola e parliamo .>>

<< Di cosa?! Di come ti piace stare con quella donna? Di quanto è meglio di me?! È? Sei un bastardo!>>

<< Per favore... ascolta.>> Sospiro

<< Che cos'ha lei che io non ho?!>>

Non gli rispondo.
Mi avvicino a piccoli passi.

<< Non ti avvicinare o sparo!>>

<< Fallo!>>
Gli gridò! Lei comincia a tremare.

Mi avvicino sempre di più.

<< Christian! Vattene!>>

Mi ritrovo faccia a faccia con lei.

Gli tendo la mano.

Lei scoppia in lacrime e mi da la pistola.
Si accascia sul pavimento e mi implora pietà .

<< Basta così Leila .>>

La prendo in braccio e ci dirigiamo all'uscita.

La porto dal mio psicologo, il dottor Flynn.

Le sue assistenti gli fanno un bel bagno e la vestono.

<< Quindi la mandiamo in un ospedale psichiatrico?>>

<< Si, così si curerà e tornerà una nuova persona.>> Dice Flynn.

Esce dal bagno.
Mi avvicino verso lei.

<< Stammi bene Leila >>
<< Si, perdonami Christian >>

E se ne va. Ma prima gli dico una cosa.

<< Leila?>>
<< Mh?>>
<< Mangia!>>

Lei mi fa un sorriso e sparisce .

Ed ora che tutto questo è risolto, torno da Anastasia .

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