capitolo 41

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<<Theodore Grey. Mi piace.>>

Sussurro per paura di svegliare Christian. Mi sono alzata prima per preparare la colazione, perché alle 10 dovremmo andare a fare l'ultima ecografia.
Siamo quasi alla fine del mio tempo, manca un mese scarso e darò alla luce il bambino più bello del mondo.

Mentre cucino fantastico su come possa essere, e mi viene in mente subito un piccolo Christian .

Spero che almeno non prende il carattere del papà , già è difficile tenere a bada a un Grey pensa a due.

Sorrido tra me e me,
Mi sento abbracciare da dietro .

<< Buongiorno piccola.>>

<< Oh, buongiorno >>

Si abbassa e da un bacio al pancione,

<< Buongiorno anche a te piccolo Ted>>

< Pancake ! Ti vanno bene?>>>

<< Tutto ciò che è fatto da te va bene>>

Mi da un dolce bacio e cominciamo a mangiare.

Finita la colazione Christian è in bagno a farsi la doccia ed io a scegliere un vestito.

Piagnucolo , pensando a quanto sono grassa! Non mi entra più niente!

<< Vieni, ti metto le scarpe.>>

Prova ad infilarmi le scarpe ma non entrano .

<< Mmmh! Uff ... mi sento così grassa, guarda ! Anche i miei piedi lo sono.>>

<< Oh amore. Sei bellissima lo stesso.>>

Mi sciolgo a quelle parole..

Dopo la dura lotta a far entrare queste scarpe maledette siamo pronti e andiamo verso l'ospedale.

<< Che bello, vedremo il piccolo Ted oggi.>>

<< Si, per l'ultima volta in foto.>>

Arrivati in ospedale , mi da una mano a scendere e entriamo nella stanza delle ecografie.

Mi cosparge , la dottoressa , di un liquido denso e trasparente su tutta la pancia .

<< Bene, ora vedrete il bambino .>>

Posiziona questa specie di macchinetta ed ecco qui .

Questo piccolo bambino rannicchiato su se stesso , si vedono i piedini e le manine , il viso solo di lato.

<< È bellissimo >> dico.

Christian non dice niente, fissa lo schermo con estrema attenzione, senza farsi scappare niente.

<< Che ne pensi?>>

<< Non ci sono parole per descrivere questa creature, è l'insieme di me e di te. Il ritratto del nostro amore.>>

Mi stringe forte la mano e rimaniamo così per un bel pò.

Finita l'ecografia salutiamo la dottoressa e andiamo via.

<< Questa foto la metterò nell'album del bimbo insieme alle altre . Da un piccolo puntino a un bambino.>>

Sbotta a ridere.

<< Che c'è?>>

<< Puntino, ahah, e pensare che lo hai chiamato così fino a quando non ci siamo rivisti.>>

<< Già, se non ci vedevamo penso che ormai quello era il suo nome hihi>>

<< Sei pazza >>

<< Si, di te.>>

<< Piccola vieni al bar , prendiamo qualcosa.>>

Scendiamo dalla macchina e entriamo , mi prendo un succo ai mirtilli e Christian il solito caffè accompagnato da un grande muffin.

<< Hai fame è >>

<< No avevo solo voglia di caffè.>>

<< E il muffin?>>

<< L'ho salvato dalla vetrina , era un sos >>

Lo guardo con aria divertita e ridiamo e scherziamo fino all'ora di pranzo

<< Amore ti aspetto fuori, bisogna andare che devi preparare il pranzo >>

<< Si, fa attenzione .>>

Mentre Christian fa la fila per pagare io esco a prendere un po d'aria .

<< È così che doveva finire!>>

Ma chi è che parla?

Mi volto e i miei occhi si incrociano con i suoi.

<< Così ci incontriamo, ricorda bene il mio viso, perché sarà l'ultimo che vedrai per il resto della tua vita.>>

Estrae una pistola e me la punta contro.

Mi giro di scatto e cerco di correre il più veloce possibile.

Bam!

Una pallottola mi si conficca nella spalla .

Non mi fermo, continuo a correre, voglio Christian!

Bam!

Una pallottola nella gamba.

Mi accascio a terra.

<< F-fermati... ti prego...>>

<< Addio Anastasia Steele .>>

Bam.

La pallottola stavolta mi passa sulla pancia.

La vista mi si appanna, il mio respiro è corto.

Mi rendo conto che sto sguazzando nel mio sangue.

Delle persone si avvicinano a me, urlano per lo spavento.

Ma l'unica cosa che ho in testa è Christian e Theodore.

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