capitolo 39

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Due mesi, due mesi che sono single.

La mia vita riprende forma.
Assaporo la libertà ogni giorno.
Il divorzio fu stato tutto a mie spese, ma pazienza, ho atteso ben 2 fottuti mesi per essere di nuovo me stesso.

Ho ripreso la mia attività fisica, il mio lavoro , e le mie riunioni.

Esco ogni tanto con Elena, lei è l'unica a conoscermi per quello che sono e per questo mi sfogo con lei.
Dice che è un momento no per me, ma presto mi riprenderò e cercherò una nuova sottomessa.

Anastasia non ha mai conosciuto il mio lato oscuro, non ne abbiamo avuto tempo, o forse sì... Solo lei è riuscita a vedere il buono in me, ad amarmi per quello che sono, ma se fosse ancora qui mi amerebbe anche con il mio lato oscuro?
Chi lo sa, Anastasia ormai ha la sua vita.
In grembo ha il frutto dell'amore suo e di Scott , che tra poco nascerà e formerà la loro piccola famiglia.
Mi domando se anch'io un giorno ne avrò una tutta mia.

Questa sera ci sarà una cena con diversi colleghi di altre aziende , odio queste cene del cazzo , ma devo essere presente per forza .

Alle 20 mi ritrovo a casa di questo Fry. Un riccone del cazzo che pensa prima coi soldi , col pene e poi forse con la sua testa.

Alcuni invitati li conosco, faccio un cenno e mi avvicino al buffet , non ho voglia né di parlare ne di socializzare.
Mi servo delle ostriche.

Facendomi ritornare in mente Anastasia che le mangia per la prima volta, mi scappa un sorriso a quel pensiero di lei che le definisce molle e gli fanno senso, poi mi riportano alla realtà .

<< Salve signor Grey . Sono Timothy Trump. Si sta divertendo qui?>>

<< Una serata tranquilla.>>
Rispondo secco

<< Pallosa direi . >>

Ci guardiamo e ridiamo.

È un tipo simpatico, si può parlare e scherzare liberamente con lui.

<< Ma se c'è ne andiamo Christian ?>>

<< E dove vuoi andare?>>

<< C'è un locale poco distante da qui , sicuramente sarà meno noioso. E ci saranno delle ragazze .>>

<< Accetto, ma non per le donne ma per salvarmi da questa noia.>>

Saliamo nelle nostre rispettive auto e andiamo.

Il locale da fuori sembra un night club, poi invece vediamo uscire ragazze e ragazzi e allora entriamo.

Prendiamo un tavolo che si affaccia sulla pista da ballo.

Alcune ragazze si avvicinano al nostro tavolo, ci provano spudoratamente con entrambi, ma l'unico che ci sta è Timothy.

Osservo la gente ballare ubriaca nella pista. Si divertono , urlano e cadono a terra come sacchi.
I miei occhi cadono su un ragazzo che mi sembra conoscere.

Si volta ed è Scott .
E sta baciando una donna.

Non può essere vero. Non può tradire Anastasia!

Accecato dalla rabbia e preso dall'impulso vado verso lui.
Lo prendo per il braccio.

<< Che cazzo stai facendo?!>>

<< Ehi ma che cazzo vuoi?>>
È ubriaco

<< Perché stai baciando questa? Tu devi essere a casa con la tua ragazza!>>

Mi guarda con uno sguardo interrogativo.

<< Quale ragazza?>>

<< Devi stare con lei! Ha bisogno di aiuto visto che aspetta un figlio da te!>>

Mi guarda e scoppia in una ricca e rumorosa risata.

<< Un figlio da me ahah. Ma vaffanculo riccone. >>

Lo prendo per i bordi della camicia e lo sbatto addosso alla colonna

<< Mi prendi per il culo?>>

Si libera dalla mia presa e con uno scatto mi da un pugno che mi fa barcollare e andare a sbattere contro il muro.

<< Un figlio da me è? A chi vuoi prendere per il culo! Io e lei non stiamo più insieme da mesi! E sai perché? Perché te la sei scopata! E il figlio è tuo non mio!>>

Mi urla in faccia.

Lo vedo mentre si sistema è torna in pista.

Esco dal locale. Mi serve aria!

Anastasia è incinta, e non di lui.
Il figlio è mio.
Mio.
Mio.
MIO!

Perché non me l'ha detto?

Cazzo , cazzo , cazzo !

Mi sale l'ansia , sento il ribollire del sangue in tutto il corpo.

A che mese sarà?

Facendo un calcolo è al settimo mese
Se è vero che è mio figlio, o figlia.

Già, chissà che sarà.

Mi prendo la testa tra le mano e comincio a tirarmi i capelli dal nervoso!

E se Scott mi avesse preso per il culo ?
E l'ha lasciata solo perché è incinta e non vuole un figlio?

Potrebbe essere anche vero.

Ma se invece il figlio è mio?!

Non mi rimane solo che una cosa da fare.

Cercarla.

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