2° Capitolo

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Aya continuava a cantare, intonando la splendida nenia che le aveva insegnato sua madre. Le aveva detto che gliela cantava quando ancora era nella culla, e perciò adesso aveva voluto impararla.
E ora, seduta sul tappeto di fiori nel giardino di casa, intonava le dolci note. 

-Canti così bene, Aya!

La bambina stava dando le spalle al padre, che le aveva detto di girarsi e stava trafficando con qualcosa nelle mani. Era felice di ricevere complimenti dal padre, e soprattutto di passare del tempo con lui. La bambina si fermò.

-Papà, puoi guardare da questa parte?

-Dammi un secondo. Basta solo che metto questo qui... Ecco! Ho finito! 

Il padre si girò e mise sui capelli nero corvino della figlia una bellissima ghirlanda. La bambina, felice, si portò le mani alla testa e toccò delicatamente la tiara per non rovinarla.

-Una corona di fiori? 

Si alzò e si girò verso il padre, in modo da lasciarsi ammirare. 

-Mi sta bene?

-Sì. Penso ti si addica molto. 

La bambina rise, felice del regalo del padre, e ruotò su se stessa, per poi ringraziarlo. Lui abbozzò un sorriso, sembrava essere felice. 

-Mi dispiace di non poter sempre giocare con te.

-Papà... 

Era vero che lui non giocasse quasi mai con lei, ma la bambina non aveva mai avuto intenzione di farglielo pesare, non ce n'era bisogno. Tentò di rassicurarlo.

-Va bene lo stesso! Sono comunque lieta di poter giocare con te oggi, papà!

Mentre i due parlavano una terza figura si avvicinò lentamente a loro, fermandosi in piedi a poca distanza. 

-Oh cielo! Voi due stavate giocando?

Sul viso di Aya spuntò un sorriso ancora più grande alla vista della madre. Si alzò saltellando e corse da lei per abbracciarla, per poi mostrarle la corona.

-Mamma! Guarda! Papà mi ha fatto una corona di fiori!

-Oh, è meravigliosa! E ti sta benissimo. Così... Hai giocato con lui tutto il giorno?

-Sì! Dovremmo farlo di nuovo, papà!

La bambina era al settimo cielo quel giorno, si stava divertendo un sacco. 

-Sì, dovremmo. E magari la prossima volta anche la mamma si unirà a noi. 

I due si guardarono.

-Bene. Attenderò con ansia il...

La donna fu scossa all'improvviso da un violento attacco di tosse, tanto che fu costretta a tenersi una mano al petto. L'uomo e la bambina si alzarono di colpo e le si avvicinarono. 

-Mamma!

-Mi dispiace... Era solo un altro attacco...

Tossì ancora, stavolta ancora più violentemente. Il marito le si avvicinò, cercando di sorreggerla. 

-Non sforzarti se non ti senti bene!  Su, vai a prendere delle medicine da Maria. Dovrebbe aiutarti a stare meglio. 

La donna lo guardò in cagnesco, arrabbiata e forse un pò umiliata dato che non la riteneva in grado neanche di prendersi delle medicine.

Mad Father - Il Padre FuriosoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora