Aya continuava a cantare, intonando la splendida nenia che le aveva insegnato sua madre. Le aveva detto che gliela cantava quando ancora era nella culla, e perciò adesso aveva voluto impararla.
E ora, seduta sul tappeto di fiori nel giardino di casa, intonava le dolci note.-Canti così bene, Aya!
La bambina stava dando le spalle al padre, che le aveva detto di girarsi e stava trafficando con qualcosa nelle mani. Era felice di ricevere complimenti dal padre, e soprattutto di passare del tempo con lui. La bambina si fermò.
-Papà, puoi guardare da questa parte?
-Dammi un secondo. Basta solo che metto questo qui... Ecco! Ho finito!
Il padre si girò e mise sui capelli nero corvino della figlia una bellissima ghirlanda. La bambina, felice, si portò le mani alla testa e toccò delicatamente la tiara per non rovinarla.
-Una corona di fiori?
Si alzò e si girò verso il padre, in modo da lasciarsi ammirare.
-Mi sta bene?
-Sì. Penso ti si addica molto.
La bambina rise, felice del regalo del padre, e ruotò su se stessa, per poi ringraziarlo. Lui abbozzò un sorriso, sembrava essere felice.
-Mi dispiace di non poter sempre giocare con te.
-Papà...
Era vero che lui non giocasse quasi mai con lei, ma la bambina non aveva mai avuto intenzione di farglielo pesare, non ce n'era bisogno. Tentò di rassicurarlo.
-Va bene lo stesso! Sono comunque lieta di poter giocare con te oggi, papà!
Mentre i due parlavano una terza figura si avvicinò lentamente a loro, fermandosi in piedi a poca distanza.
-Oh cielo! Voi due stavate giocando?
Sul viso di Aya spuntò un sorriso ancora più grande alla vista della madre. Si alzò saltellando e corse da lei per abbracciarla, per poi mostrarle la corona.
-Mamma! Guarda! Papà mi ha fatto una corona di fiori!
-Oh, è meravigliosa! E ti sta benissimo. Così... Hai giocato con lui tutto il giorno?
-Sì! Dovremmo farlo di nuovo, papà!
La bambina era al settimo cielo quel giorno, si stava divertendo un sacco.
-Sì, dovremmo. E magari la prossima volta anche la mamma si unirà a noi.
I due si guardarono.
-Bene. Attenderò con ansia il...
La donna fu scossa all'improvviso da un violento attacco di tosse, tanto che fu costretta a tenersi una mano al petto. L'uomo e la bambina si alzarono di colpo e le si avvicinarono.
-Mamma!
-Mi dispiace... Era solo un altro attacco...
Tossì ancora, stavolta ancora più violentemente. Il marito le si avvicinò, cercando di sorreggerla.
-Non sforzarti se non ti senti bene! Su, vai a prendere delle medicine da Maria. Dovrebbe aiutarti a stare meglio.
La donna lo guardò in cagnesco, arrabbiata e forse un pò umiliata dato che non la riteneva in grado neanche di prendersi delle medicine.
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Mad Father - Il Padre Furioso
HorrorUna grande casa in Germania, isolata da tutto il resto, ma tutto sommato conosciuta. Nessuno sa cosa succeda al suo interno, ma chiunque vi entri non fa ritorno...