17° Capitolo

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No, non le importava ormai. Lui era suo padre, non poteva lasciarlo. Lo avrebbe salvato. Aya tirò fuori dalla tasca la piccola boccetta, e sua madre sembrò riconoscerla, dato che per la prima volta la voce le tremò visibilmente.

-A-AYA? COSA STAI FACENDO?

Altre lacrime riempirono gli occhi della bambina.

-Mi dispiace, mamma...

Aya aprì la boccetta e dal suo interno il liquido brillò di una luce rosata.

-FERMATI, AYA!

Aya chiuse gli occhi e lanciò la boccetta contro di lei, mentre il grido della madre riempiva il vuoto che li circondava. Quando Aya alzò lo sguardo, una sensazione opprimente le salì sul cuore.
Lo spirito di sua madre brillava di una luce bianca molto intensa, troppo per essere normale.

-...STO... SCOM...PARENDO... IL MIO CORPO SI STA DISSOLVENDO...

Aya non resistette e le corse incontro, tenendo una mano verso di lei come per afferrarla, per non lasciarla andare.

-Mamma...!

-...YA... A...YA... AYA...

-No! Non andare!

La distanza tra le due era minima, poteva farcela. Aya tese ancora di più la mano, ma un secondo prima che potesse sfiorarla, il corpo della madre sbiadì e scomparve con uno sbuffo luminoso. Aya cadde in ginocchio a terra, piangendo, con le gambe strette al petto mentre tutto intorno a lei sbiadiva e svaniva in silenzio.

***

Aya aprì gli occhi e si ritrovò in una stanza che non aveva mai visto prima. Si rialzò in piedi e si guardò intorno. Dov'era? Girò su se stessa.

-Papà!

Corse verso di lui e gli si chinò a fianco.

-Papà!

Lui mugolò e si tirò sui gomiti facendo forza sulle braccia.

-Cosa...? Sono stato... Salvato? Aya...?

La bambina non fu più in grado di trattenersi ancora, così lo abbracciò, stringendolo a sé.

-Papà...!

-Aya... Mi dispiace, Aya... Devo averti spaventato così tanto...

-Papà... Mamma...

La voce le tremava, ma restava accanto a lui. Anche il padre cercò di stringerla.

-Sì, lo so... Deve essere stata sola. Noi visiteremo la sua tomba domani, così il suo spirito non sarà...

Non terminò la frase, ma ad entrambi bastò.

-O... Okay...

Ma la bambina non poteva vedere dietro di sé la figura semitrasparente che la guardava, ma poté sentire la sua voce.

-Aya... Non volevo che sapessi la verità... Ma con il mio ultimo potere...

La madre corse verso Aya e la attraversò, scomparendo. Aya rabbrividire, riconoscendo la voce e per quella sensazione, per il battito cardiaco che le rimbombava nelle orecchie.

***


Aya capì subito di non essere corporea, ormai quella situazione le stava quasi diventando familiare. Ma non aveva idea del perché fosse , nel laboratorio del padre, occupato da lui e Maria.

Mad Father - Il Padre FuriosoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora