10° Capitolo

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Aya sentì un rumore di passi, molto ovattato. Qualcuno si stava avvicinando a lei. Un fruscio, altri passi.

-Pa... Papà...

Sussurrò il suo nome, nella speranza che fosse lui. Nella speranza che tutto quello fosse stato solo un terribile incubo, solo un brutto sogno che avrebbe dimenticato.
Aprì piano gli occhi mugolando e osservò la figura accanto a lei.

-Sei di nuovo tra noi?

Aya si tirò a sedere si scatto e si voltò. Di fronte a lei stava il ragazzo biondo, in ginocchio. Stavolta si era coperto la cavità oculare con una benda bianca, macchiata in alcuni punti, ma di sicuro era meno spaventoso di prima, si sarebbe quasi potuto scambiare per un ragazzo normale. Lui si alzò e la aiutò, mentre le rivolse un sorriso rassicurante.

-Non preoccuparti, sono tuo alleato.

La bambina lo guardò, ma non rispose. Lo osservò con semplice curiosità, e forse un po' di timore.

-Mi dispiace per averti spaventato prima. Il mio aspetto deve averti sorpreso.

La bambina annuì, poi abbassò lo sguardo, dispiaciuta e timorosa.

-Quella ferita sul tuo viso... È stata colpa di mio padre?

Lui le sorrise, cercando di rassicurarla.

-Non preoccuparti di questo. È passato ormai.

-Sono tutti fuori di sé per colpa di mio padre... Lo odi anche tu, non è vero?

-A causa del nostro odio per tuo padre, noi non possiamo essere salvati... Per questo sono venuto qui per salvare te. Usciremo da qui insieme.

Lui le prese la mano e cominciò a camminare, muovendosi verso il corridoio delle celle, quando Aya lo fermò.

-Non posso...

Lui le lasciò la mano e si voltò verso di lei, confuso.

-Devo salvare mio padre!

Aya riprese a camminare verso la porta oltre l'altare, ma si fermò sentendo la voce del ragazzo.

-Non andare! Alcuni di questi cadaveri cercheranno di ucciderti, non ti risparmieranno! Se resti qui, loro porteranno via la tua vita...

-Ma io non posso lasciare papà!

Il ragazzo le si avvicinò nuovamente e le prese di nuovo la mano.

-Devi arrenderti con tuo padre!

-No! Io devo salvarlo!

Aya cercò di liberarsi dalla presa del ragazzo, ma era più forte di lei.

-Lasciami andare!

-Ascoltami!

Aya si fermò di colpo, spaventata dal suo tono di voce. Non sapeva nulla del ragazzo, e nonostante non sembrasse avere cattive intenzioni, stava comunque cercando di fermarla.

-Anche lei mi ha chiesto di venire qui! Lei mi ha chiesto...

La sua frase fu interrotta a metà. Il ragazzo fu scaraventato a terra, un coltello gli trafiggeva il petto. Aya cadde all'indietro per il contraccolpo e guardò con orrore il corpo del ragazzo. Dopo tutto stava cercando di aiutarla, non si meritava di morire di nuovo.

-Padrona!

Aya si voltò e vide arrivare Maria, composta come al solito, e la vide avvicinarsi a lei.

-Padrona, sta bene?

Aya si rialzò, stupita per il fatto che la donna fosse lì, sconvolta per il ragazzo.

Mad Father - Il Padre FuriosoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora