21° Capitolo (extra) - Dio

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Il ragazzo osservò Aya tra le braccia della giovane donna.

-Padrona! La prego, torni!

Lui le si avvicinò, preoccupato.

-Va tutto bene?

-Sembra che sia svenuta dallo shock... Padrona...

Maria osservava Aya con occhio clinico e preoccupazione allo stesso tempo. La donna abbracciò la bambina, mentre, dietro di loro, il corpo morto del padre di Aya sembrava ancora osservarli.

***

Aya era sdraiata nel suo letto, gli occhi chiusi. Sembrava così perfetta, in quel suo stato di calma e tranquillità più totale.
Maria era seduta su uno sgabello accanto a lei, ad osservarla con attenzione. Se le fosse successo qualcosa, probabilmente non se lo sarebbe perdonato.
Il ragazzo biondo le osservava. Non si ricordava il suo nome. Ma lì dentro avevano cominciato a chiamarlo Dio, anche se non era consapevole del perché. Poteva solo immaginare.
In quel momento, la sua preoccupazione era Aya.

-Come sta?

-Sta dormendo profondamente. Basta solo lasciarla così per un pò...

-Giusto...

Dio sorrise appena, felice che la ragazzina che stava proteggendo stesse bene.

-E... Tu starai bene?

Strano che si preoccupasse per lui. Ma a quanto pare, quella donna era molto più buona di quanto avesse mai mostrato.

-Non preoccuparti per me. Voglio dire. Io sono già molto.

Maria puntò gli occhi di smeraldo su di lui, con un misto tra la preoccupazione e la curiosità.

-Sei davvero una persona morta...?

-Huh?

Lei abbassò lo sguardo su Aya, quasi a nascondere l'imbarazzo.

-Mi dispiace. Sembri solo diverso dagli altri cadaveri, in qualche modo... I tuoi occhi, non sono vacui come quelli degli altri... Io percepiscono la vita nei tuoi occhi... Quindi, é difficile pensare a te come ad un morto.

Dio si preoccupò per quella frase, ma abbozzo comunque un sorriso.

-Bé, sembra abbastanza incredibile anche per me che sono qui in piedi e proprio ora.

Maria volse lo sguardo verso di lui dopo qualche secondo di imbarazzato silenzio.

-Mi dispiace per prima. Pensavo stessi attaccando Aya, quindi impulsivamente ho lanciato un coltello...

Sentiva ancora la sensazione della lama che gli trapassava il corpo, la pelle, le ossa. Il rosso nel suo unico occhio rimasto, la sensazione di crollare. Ma, del resto, in quel momento non importava più. Non aveva mai pensato alla vendetta, non aveva senso.

-Non preoccuparti per quello... Probabilmente avrei fatti la stessa cosa.

-Grazie per dirlo...

-Maria...

-Padrona?!

La voce di Aya risuonò in mezzo alle altre due. Il ragazzo la guardò, ma quest'ultima aveva ancora gli occhi chiusi.

Mad Father - Il Padre FuriosoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora