Dalle labbra di Aya uscì un mugolio di stanchezza e di dolore. La bambina aprì gli occhi blu e si tirò a sedere massaggiandosi la testa. Aveva preso una bella botta cadendo lì. Si guardò intorno e vide solo il buio intorno a lei. L'unica cosa di diverso colore era la piattaforma di rocce rosse sulla quale si trovava, sospesa nel vuoto.
Cos'era quel posto?
Aya si rialzò in piedi. Quel posto sembrava tanto un ambiente di quelli che si trovavano nei libri o nelle favole. Ma non poteva restare lì a cincischiare, si doveva muovere. Si avvicinò al bordo e vide un'altra piattaforma rossa sospesa in aria. Saltare? Non ci pensò neanche, era troppo lontano.
Il percorso invece comparve da solo, quasi ad invitarla ad avanzare.
Aya raggiunse l'altra isoletta e vide un altro portale, per poi lanciarvisi dentro.
Aya si ritrovò su un'altra isola ancora, ma diversa dalle altre. Di fronte a lei, a qualche metro di distanza, vide il corpo del padre steso a terra, sperò solo svenuto, e lo spirito di sua madre al suo fianco, china con fare affettivo su di lui. In un angolo dell'isoletta, stava il corpo di Maria, anch'esso all'apparenza senza vita.-Mamma...
-Così sei venuta, Aya...
-Così sei davvero tu, mamma...
Aya provò a tenersi dentro tutto, ma quello fu troppo. Sua mamma era lì. Con lei.
-Mamma!
Le corse incontro, ma fu ricacciata indietro con un urlo. Ora sua mamma era in piedi, sempre di fianco al padre. I suoi occhi erano nascosti dalla frangia troppo lunga e dal buio che li circondava. Gli occhi luminosi e generalmente sempre allegri di Aya, invece, erano ben visibili e pieni di lacrime, che stavolta non tentò neanche di ricacciare indietro.
-M... Ma...
-Non saresti dovuta venire.
-Perché... Perché hai fatto tutto questo?
Se la voce di Aya era singhiozzante e rotta dal pianto, quella della madre era fredda e severa.
-Tu l'hai visto mentre venivi qui, non è vero, Aya? Tutte le atrocità che quest'uomo continua a commettere? Non voglio altre vittime per colpa sua!
-...Tu stai mentendo!
Aya si alzò in piedi, cercando di guardarla negli occhi che non riusciva a vedere.
-Se c'era qualcuno che capiva papà, quella eri tu, mamma! Era Maria che non ti piaceva, giusto?
La madre per la prima volta sembrò provare qualcos'altro, forse curiosità o sorpresa, o rabbia.
-Lei amava papà, quindi a te dava fastidio lasciarli da soli. So come ti senti! Anche io voglio bene a papà, per questo mi sembrava che Maria volesse portarmelo via... Ero così spaventata, non potevo respirare...
Aya smise di parlare, portandosi le mani al petto, stringendo i pugni per fermarsi. Il suo sguardo era basso. Dalle labbra socchiuse della madre uscì una risata per nulla rassicurante. Non come di quelle che faceva quando ancora era in vita, anzi, sembrava l'esatto contrario.
-Lo so. Sì, è tutto come dici tu. Io non potevo restare a guardare tuo padre e Maria insieme...
La donna si voltò verso il corpo dell'uomo e piegò le ginocchia. Aya alzò lo sguardo verso di lei, la osservò.
-Quindi tu ami ancora papà, non è vero? Allora...
La rabbia e la tristezza dentro di Aya quasi esplosero, mentre altre lacrime le rigavano il viso.
-Allora perché lo stai facendo soffrire?!
La madre sembrò sussultare.
-Io non voglio che lui soffra...
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Mad Father - Il Padre Furioso
TerrorUna grande casa in Germania, isolata da tutto il resto, ma tutto sommato conosciuta. Nessuno sa cosa succeda al suo interno, ma chiunque vi entri non fa ritorno...