chapter 7

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Continuo a pensare alla giornata di ieri

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Continuo a pensare alla giornata di ieri.
A come mi sia ritrovata a passare il pomeriggio con due ragazzi a me quasi sconosciuti.
"Parker? vediamo di svegliarci" mi richiama la prof di chimica.
Io annuisco sotto gli sguardi dei miei compagni.
Poso lo sguardo sul banco vuoto accanto al mio, Shawn oggi è assente.
Eppure ieri stava bene, mi chiedo cosa gli sia successo.
Non che voglia vederlo, ma è pur sempre il mio compagno di banco, ho bisogno di lui per i progetti di coppia e lo star da sola in classe mi fa sentire quasi vulnerabile.

Dopo una decina di minuti la campanella suona e una massa di studenti si avvicina correndo alla porta.
Scuoto la testa sorridendo, ogni giorno è la stessa storia.
Io me la prendo con calma e raccolgo le mie cose, in modo da poter uscire tranquillamente.
Mi siedo sulla solita panchina nel cortile e apro il libro di matematica.
Abbiamo una verifica e non ho per nulla intenzione di andare di nuovo male.
Sento uno sguardo puntato su di me e alzo il volto.
Non vedo nessuno e mi rendo conto che probabilmente mi sono sbagliata, infondo siamo a scuola, tutti ti fissano.

Mi ricredo quando vedo la figura di Cameron venire verso di me.
Spero con tutto il cuore che svolti l'angolo del corridoio, ma non lo fa.
Cerco con lo sguardo qualcuno che possa salvarmi e sorrido al vedere il ragazzo con gli occhi azzurri di ieri giocare a chissà cosa con il suo cellulare.
"Nash" quasi urlo, alzandomi e lasciando Cameron impalato non molto lontano da me.
Il ragazzo alza lo sguardo verso di me e mi sorride.
"Ehi" mi saluta
"Ehi" rispondo.
"Posso sapere perchè Shawn non è venuto? Sono stata costretta a lavorare da sola in classe" cerco un argomento valido per parlargli.
"Oh, sua sorella si è sentita poco bene e ha preferito rimanere a casa"
Annuisco e mi appoggio al muro con la schiena.
"Non sapevo avesse una sorella"
"Sai veramente poco su di lui in realtà"
"Si hai ragione" sorrido.

"Sei tu Sarah?" Una voce mi fa alzare lo sguardo.
Mi ritrovo davanti una ragazzina dai capelli castani, più bassa di me.
Annuisco e lei sorride.
"Finalmente ti ho trovata" sospira
"Io sono Emma Davis, sono appena arrivata e mi hanno detto che puoi mostrarmi la scuola" sorride imbarazzata.
Almeno salto la verifica.
"Sì certo, va benissimo" mi metto lo zaino in spalla e saluto Nash.
"Aspettiamo che tutta questa folla nei corridoio passi, così faremo con calma"
Lei annuisce e aspettiamo che la campanella suoni.
"Come mai hai cambiato scuola?"
"Ecco io... diciamo solo che è per mio fratello"
Annuisco, non vorrei intromettermi troppo.
La campanella suona e noi iniziamo il nostro giro.
"Conosci New Orleans?"
"Sono nata qui in realtà" alza lo sguardo "Ma sono andata a studiare a Los Angeles"
"Non male" ammetto.
"Quella è la biblioteca" indico la porta della grande stanza.
"Oh... possiamo entrarci?" Chiede eccitata.
Sembra quasi la stessa reazione che ha avuto Shawn davanti ai muffin.
È così strano che io pensi tanto al pomeriggio di ieri, eppure mi rendo conto che tutto questo mi ha distratto dalla situazione con Cameron.
"Allora?" Emma mi sveglia dai miei pensieri.
"Sì scusami, entra pure"
Lei guarda meravigliata i vari scaffali attorno a lei.
"È gigantesco" sospira
"Nah, dovresti vedere la biblioteca cittadina e poi fare un paragone"
Lei si volta di scatto.
"Se vuoi ti ci accompagno" rido alla sua reazione.
Lei annuisce e sorride.
Passa il tempo a sfogliare i vari libri e poi le mostro le ultime cose.
Usciamo da scuola appena la campanella dell'ultima ora suona.

Words ➳ Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora