chapter 19

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"E quindi io dovrei scrivere un libro" Shawn conclude il suo lungo discorso mentre siamo seduti al solito tavolo nel parco

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"E quindi io dovrei scrivere un libro" Shawn conclude il suo lungo discorso mentre siamo seduti al solito tavolo nel parco.
"Shawn" dico, mettendogli le mani sulle spalle e guardandolo negli occhi "I muffin non sono un argomento di cui la gente leggerebbe"
Nash scoppia a ridere, mentre Matt è intento a rubare il muffin di Shawn che non sta guardando.
Ho imparato a conoscerlo un pò, non è così male. È semplicemente altamente idiota.
"Quello è mio!" urla Shawn.
"Tu" mi indica, chiudendo a fessure gli occhi "E tu" indica Matthew nello stesso modo "Non prenderete il mio muffin"
"Cosa c'entro io?" alzo un sopracciglio
"Tu mi stavi distraendo per aiutare Matt" incrocia le braccia, stringendo il sacchetto con il muffin all'interno.
"Ma se mi sta antipatico!" sbotto
"Ehi" si imbroncia Matthew
"Infatti è il mio muffin a starti simpatico" Lo ignora "La brunetta è l'unica di cui mi possa fidare" ammicca.
"Perché tutti continuano a chiamarmi 'brunetta'?" borbotta Emma, con la faccia tra le mani e le braccia sul tavolo.
"Emma. Credo che sia arrivato il momento di dirtelo, anche se potrebbe sconvolgerti" dice Nash, con aria preoccupata "Tu... sei castana" sussurra, ma lo sentiamo benissimo tutti.
Scoppiano a ridere e io non posso far a meno di sussurrare un "Che razza di gente frequento?"

"Ehi" mio cugino spunta all'improvviso e ovviamente io mi guadagno un'occhiataccia da Emma.
Alzo le spalle e scuoto la testa, come per farle capire che non so nulla.
"L'ho invitato io" ammette Shawn, lanciandomi uno sguardo.
Shawn può essere un tantino idiota a volte, ma tende a voler vedere le persone felici, ho già capito cosa ha in mente.
"Non funzionerà" sussurro.
Lui mi guarda serio "Ho solo invitato un mio amico" dice, ma sappiamo benissimo entrambi che non è così, insomma, a malapena si conoscono.
"Allora..." comincia Sam "Fate qualche sport?"
"Lacrosse" rispondono all'unisono Matthew e Nash.
"Già... io non ne vado matto" scrolla le spalle Shawn "Preferisco l'hockey"
"Ma è una schiappa" borbotto, sentendo ridere Emma.
"Non mi hai mai visto giocare" Risponde lui.
"Non mi serve vederti giocare"
"Non sapevo ci fosse una squadra di Hockey a scuola" ci interrompe Sammy.
"Non c'è" ammette "Mi alleno da solo. A scuola mi limito a seguire il corso di musica"
"Tu suoni?"
Mi rendo conto che non abbiamo mai affrontato l'argomento, quindi sposto lo sguardo su di lui. Sembra... nervoso.
"Un pò" è visibilmente arrossito.
"Sei strano Mendes" okay questo non avevo intenzione di dirlo ad alta voce.
"Un pò" ripete, guardando altrove.

"Andiamo a casa tua?" chiede Nash, rivolto a Shawn.
"Io devo andare, ho un'appuntamento" dico, senza dare troppa enfasi.
Già, alla fine Cameron mi ha chiamata. Non so dove voglia portarmi, ma verrà a prendermi tra tipo mezz'ora.
"Un'appuntamento?" Chiede Shawn.
Annuisco "Nulla di serio"
"Seh" borbotta Emma.
"Nulla di serio" ripeto.
"Vengo con te fino alla fermata del bus" dice lei.
"No, va pure con loro" scrollo le spalle.

Sono in cammino verso casa quando sento il telefono vibrare.
Messaggio da "Cla"
"Cavolo quanto tempo" sussurro.
Claudia è una ragazza che ho conosciuto in Italia, parecchi anni fa quando andammo in gita lì con la scuola.
Partì tutta la nostra classe, ma se penso a quel periodo in me riaffiorano solo ricordi miei e della mia migliore amica.
Miei e di Isabelle.

Words ➳ Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora