Chapter 29

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Giro la testa sul cuscino, ormai vado avanti così da ore

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Giro la testa sul cuscino, ormai vado avanti così da ore.
Ho tante cose per la testa, eppure se andassi sul tetto starei solo peggio.
Sblocco il telefono, sono le quattro del mattino.
Ho un'altro messaggio da Shawn
"Cavolo Sarah scusami"
Non mi va di bloccarlo, mi ero limitata a silenziarlo, eppure ho sempre l'impulso di controllare i suoi messaggi.
Ripongo il cellulare sul comodino accanto a me e cerco ancora di dormire.

Nelle ore successive è una lotta tra sonno e pensieri che si susseguono nella mia testa, finchè la voce di Sam non attira la mia attenzione.
"Sarah, c'è Emma" mi sveglia "Andiamo a scuola insieme, vieni con noi?"
Scuoto la testa "Andate pure, entro alla seconda ora" mi metto a sedere sul letto.
Annuisce "Quindi... oggi verrai?"
"Non posso fare altre assenze" ammetto "Voglio solo non parlare con nessuno e evitare tutti. Alla prima ora avrei chimica, non voglio vedere Shawn, quindi entrerò dopo"
Si siede sul bordo del mio letto "Preferirei che tu non dovessi far tutto questo" mi da un leggero bacio sulla testa "Ieri ho parlato con Shawn"
"Non voglio parlarne"
Alza le mani "Sappi solo che dovresti ascoltarlo, ci tiene a te"
"Se ci tenesse a me non mi avrebbe mentito"
"Se non ci tenesse ora non starebbe male" dice serio.
"Sam, Emma ti aspetta" distolgo lo sguardo.
Lo sento sospirare ed alzarsi dal letto "Ci vediamo a scuola" chiude la porta.
Sbuffo, è ovvio che preferirei anche io non dover far tutto questo.
Vorrei che Shawn mi avesse detto tutto da subito.
Non so neanche perché mi ostini ad essere arrabbiata con lui, volevo così tanto trovare il ragazzo del diario ed ora che è successo ne sono irritata.
Volevo fosse lui, l'ho sempre voluto, eppure non riesco a capacitarmi di quanto io possa essere stata ingenua, avevo tutti gli indizi davanti agli occhi.

Vado in bagno e mi preparo con calma. Nel pettinarmi osservo lo specchio e ripeto l'argomento di fisica ad alta voce.
"...questo dimostra come anche la luce sia soggetta alla riflessione" concludo, soffermandomi sul mio riflesso.
Si vede quanto non abbia dormito, ma non credo la gente mi noterà.
Ormai mi domando chi io sia in realtà da parecchio tempo, e sono giunta alla conclusione che questo sia un enigma irrisolvibile.
La scarsa conoscenza degli altri è ormai una diffusa realtà nel mondo che ci circonda, ma la conoscenza di noi stessi scarseggia ancor più maggiormente.
A questo punto, quanto può essere grande la conoscenza che abbiamo degli altri se a malapena conosciamo noi stessi?

Il mio telefono vibra e io metto il mio cerchietto tra i capelli per poi afferrare il cellulare.
Emma:

"Perdonami Sà, non ti ho neanche salutata. Questa cosa dello stare con Sam mi manda fuori di testa, non capisco più nulla. Dopo scuola Sam va via con i ragazzi, torniamo a casa insieme e sto da te, ti va bene?"

"Em, tranquilla. Sono felice che le cose vadano bene tra voi. Per me va benissimo"

Words ➳ Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora