chapter 14

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Alzo un sopracciglio confusa

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Alzo un sopracciglio confusa.
"Vi conoscete?" chiedo.
"Emma?" ripete mio cugino.
"Sam" continua lei.
"Ehi?" vengo ignorata io.
"Emma" Sammy si siede sul divano continuando a ripetere il suo nome.
"Sì per quanto ne so si chiama così, non c'è bisogno che continui a dirlo" borbotto, sedendomi sulla poltrona di velluto bianco.
Emma è appoggiata allora stipite della porta mentre guarda ancora il cappotto sul pavimento.
Lentamente lo prende mettendolo al suo posto e si siede dall'altro lato del divano, quello opposto a Sammy.
Non hanno il coraggio di guardarsi negli occhi.
"Allora?" dico "come vi conoscete?"
"Los Angeles" sospira Sam.
un "oh" molto silenzioso esce dalla mia bocca.
"Perché siete così turbati?" sì lo so, sono poco invadente.
Emma guarda fuori dalla finestra, come se col buio della sera invernale potesse vedersi qualcosa.
"Niente" si volta "ci conoscevamo. Tutto qui"
Sammy la incenerisce con lo sguardo "Tutto qui?" chiede.
Mia madre entra nella stanza prima che possa ribattere "Ehi Emma!" saluta "È pronta la cena" sorride, io faccio lo stesso mentre gli altri due annuiscono.
In che situazione mi sono cacciata?

Ci sediamo a tavola nel completo silenzio. Mio padre è a lavoro e mia madre fa avanti e indietro dalla cucina.
Nessuno dei tre osa parlare.
Il telefono di Emma vibra, lo guarda per un secondo e poi alza lo sguardo.
"Credo di dover andare" si alza.
"Ma aspetta cinque minuti, ti accompagno!" dico, confusa.
"No non preoccuparti"
"Non ti lascio andare da sola in quel posto" borbotto, lei mi lancia un'occhiataccia.
"Ci sono abituata" alza le spalle.
"Ma cosa cambia se te ne vai tra dieci minuti?"
"Eleonor si è sentita male, ha solo la febbre, ma preferirei andare da lei" dice, sotto lo sguardo confuso di Sam.
Strano, mi sembra stamattina stesse bene.
"Emma!" rientra mia madre "E il dolce? Portane un pò con te se proprio devi andare" lei scuote la testa "la ringrazio ma-"
"Niente 'Ma'" la interrompe "ci metto due minuti" rientra in cucina.
Lei sbuffa "Vado a prendere il cappotto"
"Ti accompagno" si alza di scatto Sam.
Oh questa voglio vederla.
Lei lo ignora mentre lui la segue uno soggiorno.
Sbircio dalla porta, ma sembra tutto in completo silenzio. Si notano solo frecciatine e sguardi da parte dei due.
Non so se siano arrabbiati, sorpresi o altro. Ma il tutto mi confonde parecchio.

Emma afferra il dolce di mia madre, promettendo di farci riavere il contenitore, e poi esce di corsa evitando più sguardi possibili.

"Cosa le hai fatto?" incrocio le braccia e guardo Sammy, appena mia madre esce dalla stanza.
Lui alza le mani ricevendo una delle mie peggiori occhiatacce.
Ci sediamo sul divano in salotto.
"Non le ho fatto proprio nulla" sospira.
"Anzi a dirti la verità è stata la persona che ho trattato meglio in tutta la mia vita praticamente" alzo un sopracciglio.
"Ormai non penso di poterti nascondere qualcosa" alza gli occhi al cielo ed io sorrido.
"Sai come sono i miei rapporti con le ragazze. Ci passo un pò di tempo e se poi non mi piacciono via" scrolla le spalle.
"A quei tempi stavo con una certa Carol. A me piaceva. Cioè... era nelle cheerleader e aveva sempre una festa a cui andare" sbuffa, ricordando quel momento "Nei corridoi, un giorno, una ragazzina bruna andò a sbatterle contro e di rimando ricevette un frullato in testa in sala mensa. Mi accanii contro di Carol. Non doveva farlo, non era giusto. Così corsi alla ricerca di quella ragazzina, la trovai in un angolo della biblioteca.
Non parlammo. Mi sedetti solamente accanto a lei, potevo sentire i suoi singhiozzi e quando si calmò mi rivolse un caldo sorriso. Non potrei mai dimenticarlo" sorride "Ruppi con Carol, ma questa volta non avevo voglia di sostituirla, passarono i giorni e continuai ad incrociare lo sguardo della brunetta per cui avevo rotto con Carol. Era sempre in disparte, la osservavo, a volte leggeva in un angolo oppure semplicemente guardava il 'niente' fuori dalla finestra.
Mi incuriosiva, ma non avevo il coraggio di parlarle, finché... il prof di chimica non ha deciso di dividere in gruppi di ricerca la classe" Ora ha uno sguardo completamente perso nel vuoto "Non sapevo cosa fare, 'scegliete un compagno' disse. Non avevo voglia di stare con qualche ragazza che avrebbe fatto fare tutto il lavoro a me, e per lo più l'unico ragazzo della squadra di football che era nella mia stessa classe di chimica era il solito ragazzo montato che non avrebbe contribuito molto. Così mi voltai incontrando il suo sguardo. Quello della brunetta. Di Emma.
Le chiesi di fare squadra e lei annuì incerta.
Non so perché lo feci. Non so perché non scelsi uno di quei secchioni che mi avrebbero semplificato le cose.
Fatto sta che iniziammo a vederci, a volte nella sua stanza, quando la sua coinquilina era via. Oppure nella mia, quando il mio coinquilino non organizzava feste a cui preferivo non partecipare. Non più almeno" prende qualche minuto per rifletterci su, mentre io non posso fare a meno di osservarlo. Non l'ho mai visto così, ha lo sguardo perso nel vuoto e continua a passarsi le mani tra i capelli.
"Me lo ricordo quel giorno, era venerdì pomeriggio e non era la prima volta che ci vedevamo per il progetto.
Eravamo appena entrati in camera mia quando Emma scorse dalla finestra un manifesto di un film che voleva assolutamente vedere. È buffo che non mi ricordi nemmeno il titolo di quel film, ma l'unica cosa che riuscivo a vedere in quel momento era Emma che saltellava immaginando di andare a vederlo" sorride.
"Le dissi che ce l'avrei portata io, mi sarebbe piaciuto. Lei arrossì annuendo, probabilmente rendendosi conto di quello che aveva fatto. Ci sedemmo sul pavimento e dopo aver scritto un pò di roba ci sedemmo sul mio letto per fare una pausa. Le dissi che quello che aveva fatto appena entrati doveva farlo sempre, doveva mostrare la vera se stessa. Lei mi chiese a chi sarebbe potuta piacere se si fosse mostrata così e io senza pensarci risposi semplicemente 'a me'" abbassa il capo imbarazzato "Lei alzò lo sguardo ed io incontrai i suoi occhi, e poi semplicemente successe. L'ho baciata"
Lancio un urletto alzandomi dal divano.
"Frena l'entusiasmo, non andammo mai a vedere quel film insieme"
"come?" sussurro.
"L'uscita era programmata per una settimana dopo, continuai a vedere Emma, ma non ci furono altri baci, semplicemente mi piaceva stare con lei. Sembrava si stesse aprendo." Sorride, per poi rabbuiarsi "Ma il giorno in cui dovevamo uscire, quello in cui avevo intenzione di dirle che mi piaceva sul serio, lei non si presentò.
Andai in camera sua, ma trovai solo la sua coinquilina che mi disse che era andata via"
"Oh" dico "Già" mi risponde lui dopo un pò.

"L'ultima volta che incontrai il suo sguardo fu nel parcheggio dell'Accademia. Lei era in quell'auto con le lacrime agli occhi e io non potei far nulla per fermarla"
Nessuno parla per un pò.
"Mi convinsi che era colpa mia"
Scuoto la testa "oh no"
"E allora perché è andata via?" alza la voce, ma non troppo, non penso voglia che i miei lo sentano.
"Io..." rifletto sulla giornata di oggi "Io so perché" gli prendo una mano "Ma non posso dirtelo, non voleva mostrare nemmeno a me quello che ho visto"
Lascia la mia mano "Non ci crederò finchè non me lo dirà lei" sbotta, per poi alzarsi ed iniziare a salire le scale sotto il mio sguardo.

"E perché tu lo sappia" si volta un'ultima volta "Sì, mi ha ferito" sospira "Ma rifarei altre mille volte quello che ho fatto. La difenderei da Carol mille volte, la sceglierei per il progetto altre mille volte... e soprattutto la bacerei ancora mille volte" mi fissa con il suo sguardo gelido "Perché dopo che ho incontrato lei non ho più pensato a nessuno. E da quando se n'è andata ho smesso praticamente di vivere. Perché mi sono finalmente innamorato seriamente. Ma per una volta sono stato io ad essere ferito"

my corner

capitolo di passaggio sì. Allora, lo so che avevo detto che non ci sarebbe stato prestavolto per Sarah, ma siccome necessito di darglielo per una collaborazione che dovrò fare, ho deciso di utilizzare Sarah Carpenter :)

 Allora, lo so che avevo detto che non ci sarebbe stato prestavolto per Sarah, ma siccome necessito di darglielo per una collaborazione che dovrò fare, ho deciso di utilizzare Sarah Carpenter :)

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Words ➳ Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora