Capitolo 3

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Ho detto tutto a Clary senza, peró, guardarla in faccia.
Finito il racconto mi giro verso di lei e realizzo che sta piangendo.
Mi avvicino a lei e la stringo in un abbraccio.
<Drovrebbe essere il contrario.> mi sussurra.
<Clary non piangere per me io adesso ci sono abituata.>
<Morgana! Come ci sei abituata? Hai 7 bambini a cui badare, una casa e un lavoro da portare avanti in più la scuola!>
<Pensi che non lo sappia. Mio padre mi ha abbandonato e così mia madre, scrivendomi un misero bigliettino! Non ci posso fare niente, i bambini non li abbandono, lo faccio per loro.
Anche se non ho un attimo di libertà, non posso fare niente.
Non ho mai avuto amici e non sono mai andata ad una festa.
Questa vita ti limita in tutto, ma non posso far altro che andare avanti. Lo faccio per loro. Sono la mia vita.>
Clary si alza e mi stringe in un abbraccio.
Vedo entrare dalla porta della cucina Emanuele che mi chiede i biscotti.
Apro il forno e caccio i biscotti che avevo infornato mentre parlavo.
Li metto in un vassoio.
Appena li vede Emanuele mi salta addosso e mi da un bacio.
<Ti voglio bene.> mi dice
<Anche io piccolo.>
<Vuoi venire a conoscerli?> chiedo a Clary
Lei annuisce e la accompagno in salone.
Appena i bambini mi vedono con i biscotti urlano di gioia.
Gli dico di fare silenzio e poggio la teglia per terra.
Ci sediamo tutti intorno ai biscotti e i bambini iniziano a mangiare.
Mentre li guardo non posso far altro che sorridere.
<Allora Clary, i tre bimbi biondi sono Edoardo, Carmine ed Emanuele. I tre bimbi castani sono Patrizio, Alessandro e Gabriele, mentre lei é Monica.>
Appena la nomino lei si gira e ci fa un sorriso.
<Credo di aver capito. Sono tanti per ricordarli tutti insieme.> mi dice ridendo.
Rido a mia volta e le do ragione.
<Sono stupendi.> mi dice
<Lo so.>
<É anche stupendo il modo in cui li ami tutti senza distinzioni.>
<Con loro sono un'altra persona. Con le persone sono chiusa non voglio che sappiano tutto questo perché non voglio fargli pena. E non voglio fare pena neanche a te.>
<Morgana non mi fai pena. Ti ammiro. Sei fantastica.>
<Grazie. Mi fai un favore?>
<Si dimmi.>
<Domani a scuola, non dire a nessuno questa cosa.>
<Va bene. Te lo prometto.>
Mi sorride. Ricambio e mi giro verso i bambini.
Monica si é addormentata così come Edoardo e Carmine.
<Clary vuoi prendere Monica e portarla di sopra io prendo i bambini.>
< Si certo.>
Prendo in braccio i due bambini e li porto nella loro stanza.
La casa é abbastanza grande ha quattro camere e due bagni,poi al piano di sotto la cucina e il salone.
Sono stata fortunata a trovarla a basso prezzo.
In una stanza ci sono io poi affianco c'é Monica. In fondo al corridoio ci sono Edoardo, Carmine e Emanuele e la camera a fianco Patrizio, Alessandro e Gabriele.
Vado in camera di Monica per vedere se Clary ha fatto.
La trovo mentre sistema le coperte alla bambina.
Mi avvicino e do un bacio a Monica così come ho fatto con gli altri.
Sorrido a Clary e scendiamo di sotto dagli altri.
Mentre i bambini giocano sento il campanello suonare così vado ad aprire.
<Lei é la signorina Evans?>
<Si sono io, mi dica.>
<Sono la vicepreside Carper. Sono qui per conto del preside della scuola.>
<Oh...entri prego.>
<Grazie.>
La conduco nel salone e sembra spaesata quando vede i bambini.
<Bambini andate nelle vostre camere a giocare,va bene? Io devo parlare con questa gentile signora.>
<Va bene.> mi dicono in coro.
Salgono sopra non prima di avermi dato un bacio ciascuno.
Mi siedo sul divano vicino a Clary.
<Salve vicepreside Carper.> dice lei con un sorriso.
<Salve a lei signorina Miller.>
<Signorina Evans...> continua<...sono venuta a conoscenza delle sue condizioni e le volevo chiedere,dato che la scuola finisce alle ore 16, dove pensa di lasciare i bambini?>
<Veramente stamattina ho avuto un colloquio con il preside in cui abbiamo concordato un permesso di uscita anticipato.>
<E lei pensa di lasciare 7 bambini da soli per così tanto tempo?>
<So che questo é un problema, ma non ho altra scelta. Il pomeriggio inizio il lavoro alle 16 e porto i bambini con me. Ci sarebbe un modo per farmi stare con i bambini per il pranzo?>
<In realtà,signorina Evans,sono venuta proprio per questo. Abbiamo chiesto ad un bidello della scuola se prima dell'ora di pranzo sarebbe disposto a venire a prendere i bambini e portarli da lei per il pranzo,sempre se a lei sta bene.>
<Quindi i bambini starebbero con me e tutta la scuola in mensa e fino alla fine della scuola?>
<Non ha altra scelta.>
<Va bene. Per il bene dei bambini.>
La vicepreside mi fa un sorriso comprensivo,ci saluta ed esce di casa.
<Morgana...> mi dice Clary.
<Dimmi.>
<Io ci saró, per qualunque cosa.>
Sono sorpresa dalle sue parole. Le faccio un sorriso e la ringrazio.
<Io devo andare....per qualunque cosa vieni a bussarmi e non ti dimenticare che domani mattina ti passo a prendere.>
<Ci vediamo domani.>
Mi da un bacio sulla guancia ed esce di casa.
Salgo dai bambini e vedo che sono già tutti a letto.
Vado in camera mia, prendo i vestiti e vado a farmi una doccia.
Finita la doccia mi metto il pigiama e scendo in cucina.
Mi faccio un panino e poi vado a dormire.
Domani sarà una lunghissima giornata.
Ed é con questi pensieri che mi addormento.

Mi hai stravolto l'esistenzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora