Capitolo 8

208 30 10
                                    

ALEXANDER POV

Mi sento uno schifo.Quando Morgana è scappata dall'aula terrorizzata e percossa dai singhiozzi mi sono sentito uno schifo, un verme. MAI, e dico mai, una ragazza mi ha fatto sentire così. L'ho fatto per sapere cosa nasconde. So che nasconde qualcosa e sono intenzionato a scoprire cosa. Quella ragazza è un mistero. Tutta la scuola è rimasta scandalizzata quando, il primo giorno, si sono presentati quei bambini e le sono saltati addosso e quando è uscita prima da scuola come se fosse una cosa normale. La prima volta che l'ho vista, all'armadietto, ho pensato fosse bellissima, poi mi sono ricordato di essere Alexander Moore, il puttaniere della scuola. Sono rimasto sconvolto quando questa mattina ha risposto a tono alla ragazza con cui mi stavo baciando sul suo armadietto. Ho sempre avuto a che fare con ragazze che si sottomettevano. Ragazze facili. Lei ovviamente non è così. Ci hanno messo in coppia insieme, una buona occasione per capire cosa nasconde. Anche se non lo ammetterei mai, sono alquanto incuriosito da questa ragazza. So che è italiana, chi sa perché è venuta a vivere qui. L'altra sera, sul tardi, l'ho incontrata per strada con i bambini al seguito. Aveva come un'uniforme. Devo assolutamente scoprire cosa nasconde o uscirò pazzo. Sono chiuso in questo bagno da quando quegli occhi azzurri trasparenti mi hanno guardato con terrore. Era terrorizzata, quando l'ho toccata era  fottutamente terrorizzata. Esco dal bagno e mi diriggo alla mensa sperando di trovarla lì. Ho paura che possa ancora essere traumatizzata. Nel corridoio incontro Jamie, un ragazzo di quarta che mi procura droga e ragazze alle feste. Gli faccio un cenno col capo e poi entro in mensa. Vado a sedermi al solito tavolo con i soliti ragazzi. Che monotonia. Sono passati 20 minuti ma di lei non c'è traccia. Continuo a fissare la porta. Passano altri minuti interminabili e poi la vedo attraversare la mensa con quei bambini. Il bambino che ho scoperto si chiama Alessandro è in braccio a lei con la testa nel suo collo. Ha ancora paura da quando quello stronzo di Stevenson l'ha spaventato. I bambini assomigliano a Morgana in un modo incredibile, soprattutto la bambina. Tutti nella scuola sono convinti che siano figli suoi ed è per questo che la definiscono una puttana. Io non ci voglio credere. Devo scoprire cosa nasconde questa ragazza, assolutamente. Mi lancia un'occhiata intimorita ma allo stesso tempo furiosa. Si dirige al tavolo dalla sua amica e fa sedere i bambini attorno a lei, rigorosamente lontani da tutta la scuola. Si preoccupa tantissimo per quei bambini e cambia completamente carattere quando è con loro. Perché vengono a scuola da lei tutti i giorni? Non possono stare con i suoi genitori? Perché esce prima da scuola e ha meno compiti? Da dove veniva l'altra sera? Quando glielo chiesto poco fa non mi ha voluto rispondere. Ha detto che non poteva. Mi accorgo che la sto fissando e distolgo subito lo sguardo. La sua amica non sembra stranita da quello che succede e soprattutto sembra conoscere quei bambini da parecchio. Se Morgana non mi vuole dire niente dovrò chiedere alla sua amica. Finita l'ora di pranzo mi alzo per andare in classe. Mi metto all'ultimo banco e aspetto che lei entri per mettersi vicino a me. La vedo entrare con la sua amica e i bambini. L'amica, Clarissa Miller se non sbaglio, va a sedersi accanto a David Carper, il figlio della vicepreside. Morgana viene verso di me e dopo aver sistemato i bambini in un banco accanto al nostro va dalla sua amica. Ci avvisano che la prof arriverà con mezz'ora di ritardo. Ottimo. Mi accorgo che uno dei bambini mi fissa e dopo qualche istante mi chiede<Tu sei quello che ha difeso Alessandro?> lo dice con una voce bellissima, non deve avere più di 2 anni.<Si sono io...e tu chi sei?>gli domando nel modo più gentile possibile.<Io sono il fratello.> <Sei il fratello di Alessandro?>gli chiedo<E di tutti gli altri. Siamo 7 gemelli.> < E tu come ti chiami?> <Io sono Edoardo.> C'è ancora un'altra cosa che devo sapere però.<Morgana è la vostra mamma?> lui sembra stupito.< No Morgana è la nostra sorellina.> Appena nomina Morgana gli altri si girano con un sorriso enorme. Devono volerle molto bene. Non posso continuare con le domande, mio malgrado, perché arriva lei e si siede vicino a me.<Allora non sei la loro madre. Dovremmo smentire le voci che circolano a scuola.>Lei mi guarda con occhi sgranati.<Chi te l'ha detto?!>mi domanda<Edoardo.>sembra furiosa.<Hai parlato con i bambini?!> Si, è furiosa.<Solo con lui, stai calma bambolina.> Lei sbuffa e si volta per controllare i bambini.Non si gira più verso di me ed io ne approfitto per osservarla da vicino. E' bellissima in tutto quello che fa. Noto che i suoi occhi si fanno di un blu scuro quando è arrabbiata ma tornano subito di un azzurro chiarissimo quando si calma. Mi riscuoto dai miei pensieri quando vedo entrare dalla porta Ally. E' una puttana, si è fatta tutta la scuola e ovviamente anche me. Si viene a sedere sulle mie gambe e inizia a baciarmi. Mai nessuno si è permesso di interromperci e infatti anche adesso tutti si fanno i fatti propri. Noto che Morgana è parecchio irritata e che cerca di non far vedere niente ai bambini. Tutto questo con l'aiuto di Clary. Non so cosa mi prende ma per un secondo mi sono immaginato di baciare Morgana. Ally si stacca da me e mi sussurra <Tra mezz'ora nello sgabuzzino a piano terra.> Le faccio un cenno e lei esce dall'aula. Ogni volta che ne ho voglia vado da lei, è un passatempo. Faccio così con tutte. Morgana torna al suo posto e mi lancia un'occhiataccia, non posso far altro che sghignazzare. Arriva la prof e incomincia la lezione. Quando la lezione sta per finire chiedo di uscire per andare da Ally e nello stesso momento la professoressa dice a Morgana che può andare via. Usciamo nello stesso momento e sento David Carper sussurrare "puttana" a Morgana. Lei alza gli occhi al cielo ed esce dall'aula. Clary da una gomitata nelle costole a David e la ringrazio mentalmente. Esco dall'aula e insieme,seguiti dai bambini, ci dirigiamo verso il piano inferiore. <Tu non dovevi andare solo in bagno?>mi domanda incuriosita.<Ho un'appuntamento con Ally.> <Ally?> <La ragazza di prima.> Ha una faccia disgustata ed io sghignazzo.<E tu dove vai?>le domando.<Non sono fatti che ti riguardano.> Lascio cadere l'argomento ma prima o poi lo verrò a sapere. La vedo uscire dalla scuola, poi mi giro e vado verso lo sgabuzzino. Ally è già dentro. Mi tiro giù i pantaloni e affondo in lei per levarmi dalla testa quegli occhi trasparenti.

hey ciao a tutti!! scusate per il ritardo ma ovviamente la sfiga mi perseguita e mi è finito il cellulare in mare. irrecuperabile. spero che il capitolo vi piaccia. il primo dalla parte del nostro misterioso Alexander. non penso di riuscire ad aggiornare tutti i giorni ma farò del mio meglio.

Un bacio

-G


Mi hai stravolto l'esistenzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora