Capitolo 17

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MORGANA POV
Lentamente mi stacco dal bacio. Mi sorride e io ricambio.
<Mi dispiace.> alzo lo sguardo, confusa gli chiedo<Per cosa?> sembra preoccupato<Per tutto. Per colpa mia hai passato momenti orribili e mi dispiace anche per averti costretto a far riemergere il tuo passato.> gli prendo il viso tra le mani e gli dico<Hei...va tutto bene...prima o poi te l'avrei dovuto dire e comunque il mio passato è riemerso quando ho detto tutto a Clary.>

<Quindi Clary sa tutto?> mi chiede.

<Si sa tutto e anche Tommaso.>

<Adesso capisco perché non è rimasta sconvolta la prima volta che i bambini sono venuti a scuola.> 

<Si li aveva conosciuti il giorno prima.> ad un certo punto ricordo che devo assolutamente andare, Sam mi potrebbe uccidere a questo punto.

<Oddio...devo assolutamente andare!> lui annuisce e io faccio per avvicinarmi alla porta. Prima che io possa uscire lui mi fa voltare e mi bacia, sorrido sulle sue labbra e me ne vado.

ALEXANDER POV

Lei esce e io torno al mio tavolo. Non devo far trapelare nessuna emozione ma,soprattutto adesso,se parlano di lei,un pugno non glielo toglie nessuno.

<Moore...ti sei divertito?> come non detto.

<Chiudi la bocca Adam.>

<Che c'è? Volevo solo sapere prima di andare a verificare io stesso.> cosa!?

<Non dire mai più una cosa del genere, ti ho già detto di starle alla larga.> Simon sta sorridendo come un deficiente e Adam assume la stessa espressione girandosi. Mi volto e capisco. Morgana sta tornando al tavolo. In questo momento vorrei tanto mettermi davanti a lei, solo per non farla vedere da quei due che la stanno mangiando con gli occhi. Lei arriva e passa di nuovo vicino ad Adam. Lui si alza e le sussurra qualcosa all'orecchio. Lei si mette a ridere e gli dice <Guarda che il numero della sicurezza lo so a memoria.> rilascio il respiro che non sapevo di aver trattenuto.
Lei mi lancia uno sguardo che non fa trapelare niente. È davvero brava a fingere. Dopo che Morgana si è allontanata io mi avvicino ad Adam e con il tono più minaccioso che riesco a fare gli dico <Prova un'altra volta ad infastidirla e io non rispondo delle mie azioni.>
<Non puoi sapere se le do fastidio.> Mi dice sorridendo soddisfatto.
<Oh...credimi...lo vengo a sapere...e per te non finisce bene.> sembra infastidito ma non ribatte.
Passano ore e mi sto annoiando a morte...passo il tempo ad osservare Morgana che fa avanti e indietro per i tavoli. In questo momento vorrei tanto baciarla, ma non posso, primo perché lei, ufficialmente, non è mia, secondo perché i miei amici non lo devono sapere, avrebbero un motivo in più per infastidirla.
Non riesco a decifrare ciò che provo per lei, so solo che se penso che lei adesso non è ancora mia, ho un tuffo al cuore.
La festa finisce con mio padre e il suo discorso.
Dopo 20 minuti,finalmente, posso andarmene. Vedo Morgana correre fuori e istintivamente la seguo.
Appena le sono vicino le afferro un polso. Lei si gira e vedendo che sono io si rilassa.
<Dove vai?> le chiedo.
<È tardissimo...devo andare a prendere i bambini al piano di sotto e chiedere a Amy di accompagnarmi a casa...in più domani c'è scuola.>
<Perché devi chiedere a questa Amy di accompagnarti a casa?> lei mi guarda confusa.
<Secondo te...come li porto 7 bambini addormentati a casa...da sola?>
<Non intendevo quello...volevo dire che ti aiuto io.> lei sembra sorpresa ma sorridendomi annuisce.
Dopo essere scesi al piano inferiore lei mi conduce in una piccola sala che da fuori sembra invisibile.
È una stanza con le pareti verdi e gialle...a terra,al posto del pavimento ci sono tanti tappeti di gomma. Sparsi qua e là ci sono giochi e giostre. La cosa che cattura la mia attenzione però, sono i 7 bambini addormentati per terra. Sorrido vedendoli.
Sono meravigliosi l'ho sempre pensato.
Morgana si avvicina e mi sussurra<Tu prendi in braccio i biondi senza svegliarli. Io prendo i castani e se ci riesco anche Monica.> Mi avvicino e prendo i tre bambini. Dato che riesco prendo in braccio anche Monica. Morgana mi rivolge un sorriso di ringraziamento e prende gli altri tre. Usciamo dal ristorante e ci avviamo a casa sua.
Ancora non mi capacito di come faccia a badare a questi bambini, e non solo...a lavorare, a studiare e a fare tutto ciò che fa.
Arriviamo a casa sua senza parlare per paura di svegliare i bambini.
Mi indica la stanza dei bambini e quella di Monica.

Mi indica la stanza dei bambini e quella di Monica

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*questa è Monica*

Quando abbiamo finito di mettere a letto i bambini scendiamo di sotto.
Fa per parlare ma io la zittisco con un bacio. Mi erano mancati i suoi baci. Lei ricambia e ci stacchiamo tutti e due senza fiato.
<Che succederà domani?Che cosa faremo?> mi chiede.
<Non so come andranno le cose.>
<Ho paura. È la prima volta che mi fido di un ragazzo dopo quella notte.> Mi sembra di morire. Ricordo come, quando mi ha raccontato di quella notte, era terrorizzata.
<Hei...> le dico facendole alzare la testa per guardarmi<...anche io ho paura ma non ti lascio da sola...te lo prometto.> lei mi guarda come per vedere se dico la verità poi mi bacia. Mi bacia come non mi ha mai baciato nessuno, mi bacia con desiderio, con passione ma allo stesso tempo con una dolcezza infinita. In questo momento sento di non avere più bisogno di niente, se avrò questo per sempre non mi servirà nient'altro, non vorrò nient'altro.
Ci stacchiamo dal bacio senza fiato.
Le do un bacio a stampo ed esco da quella casa consapevole che lei mi mancherà, anche se la rivedrò domani, lei mi mancherà.

MORGANA POV
Lui esce di casa e mi sorprendo perché fino a stamattina il mio piano era di ignorarlo e adesso...adesso non posso fare a meno di lui.

Ciao a tutti,ecco il nuovo capitolo. È un capitolo di passaggio. Forse vi sembrerà strano che si siano innamorati così d'improvviso ma...non vedevo l'ora, è questa la verità *ride essendo in imbarazzo*
Mi farebbe molto piacere se lasciaste qualche commento e qualche stellina.

Un bacio

-G 

Mi hai stravolto l'esistenzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora