MORGANA POV
Ho appena finito il turno di lavoro e insieme ai bambini sto tornando a casa. Solo pensare a ciò che è successo oggi mi fa venire da piangere. Un modo migliore per essere umiliata sicuramente non c'era. Ho cercato di nascondere la vergogna andandomene. Non sono uscita dai bagni per tutta la serata, fino alla chiusura del ristorante. Con che coraggio lunedì mi presenterò a scuola? L'unica idea che mi viene in questo momento è quella di chiamare Clary. Arrivata a casa, metto a letto i bambini e scesa giù in cucina la chiamo. Mi risponde ma subito capisco che l'ho svegliata. E' logico, è mezzanotte passata! <Pronto, chi è?> mi chiede.<Hey...sono io.>le dico sperando che capisca.<Morgana!?>chiede stupita.<Già...> <E' successo qualcosa? Perchè mi chiami a quest'ora?>mi chiede preoccupata. <No...niente...cioè in effetti si ma...>non riesco ad articolare una frase di senso compiuto.<Morgana parla mi stai facendo preoccupare>dice in tono severo.<Si tratta di Alexander.> dico tutto d'un fiato.<Che ha fatto?> mi dice seria.<Io...stavo lavorando...tu sai cosa faccio il sabato e...lui mi ha vista e...mi ha fatto un sacco di domande e...non era da solo, era con una ragazza che mi ha presa in giro e non so perchè ma mi ha dato fastidio che stesse con lui e poi lui...lui non ha detto niente ha solo assistito e io...mi sono sentita umiliata e...come torno a scuola lunedì Clary?> parlo a raffica dicendo tutto ciò che mi passa per la testa e senza curarmene sapendo che in fondo è Clary e non mi può giudicare.<Ascoltami Morgana...Alexander è così, lo sapevi fin dall'inizio...non posso assolutamente sapere come ti senti, insomma io non l'ho mai provato ma...se vuoi adesso io vengo li e ho un piano per tirarti su che ne dici?> sembra euforica. Ho decisamente bisogno di distrarmi e poi ho tutto domani per riprendermi da queste tremende figure che ho fatto.<Va bene...ti aspetto. Fai presto ti prego.> <Arrivo bellezza.>
Vado ad aprire la porta così da non far svegliare i bambini con il suono del campanello. Sono felicissima di avere un'amica come lei. Chi a mezzanotte passata si offre di venirti a tirare su il morale!? La adoro. Senza accorgermene mi è spuntato un sorriso.
Sento la porta aprirsi e chiudersi e vedo entrare Clary con una borsa enorme. Oddio. Alzo lo sguardo sul suo viso e mi rendo conto che effettivamente si è appena svegliata. Le sorrido a mo di ringraziamento e lei corre ad abbracciarmi. <Cos'è?> le chiedo indicando la borsa ai suoi piedi. Lei mi guarda con divertimento e caccia dalla busta tantissimi cd. Film comici, ma che gli è saltato in testa!? E dopo caccia anche due vaschette di gelato.
<Allora scegli il film o vuoi una mia foto?>mi chiede con divertimento. Io scoppio a ridere e l'abbraccio di nuovo. Lei ricambia e poco dopo mi ritrovo a ridere sul divano con una vaschetta di gelato sulle gambe. Chiedo a Clary di restare per la notte, lei mi dice che l'aveva previsto e caccia dalla busta il suo pigiama. Sorrido a quella scena e insieme ci avviamo in camera cercando di non svegliare i bambini. Guardo l'orologio e vedo che sono le 2:00. Dopo qualche minuto che siamo sotto le coperte mi addormento.
<NOOO!!LASCIAMI!!!> mi alzo di scatto tutta sudata. Gli incubi, di nuovo cazzo. Vedo al mio fianco Clary alzarsi e guardarmi con preoccupazione. <Morgana...>sussurra<...che succede?> cerco di inventarmi una scusa ma finisco per scoppiare a piangere. Lei mi fa alzare lo sguardo e con serietà mi domanda<Morgana cosa ti è successo?>scandisce ogni parola.
La guardo con terrore ma so che di lei mi posso fidare.
<Quando ti ho raccontato la mia vita...ho sorvolato su un avvenimento...molto importante.> lei mi guarda come per incitarmi a continuare ed io lo faccio non prima di aver preso un bel respiro<Due anni fa, qualche mese dopo l'abbandono di mia madre, mi hanno stuprata...entrò dalla finestra del bagno che la sera prima lasciai aperta. Io cercai di non urlare e non fare rumore se no avrebbe trovato i bambini...fu tremendo...dopo quella notte lui tornò e non so neanche come ci riuscì. Tornò un'altra volta solamente, ed io mi sottomisi. Aveva scoperto dei bambini, mi minacciò...ero impotente. Dopo la seconda notte decisi di partire...ed è per questo che ora mi trovò qui...in America...il più lontano possibile da quella città, ma soprattutto da quei ricordi. Avevo 15 anni Clary, ero terrorizzata, non sapevo cosa fare. Andai avanti con la mia vita come se niente fosse, non dissi mai niente a nessuno, sei la prima a cui ho il coraggio di dirlo...mi faccio schifo da sola...>sto singhiozzando e mi sento umiliata<...da quel giorno non ho il coraggio di farmi toccare da nessuno...nessun ragazzo...sono anni che soffro di insonnia e quelle poche volte che riesco a dormire vengo svegliata da questi incubi orribili...mi dispiace averti svegliata...davvero.>lo dico cercando di rimettermi a dormire ma lei mi fa girare e mi dice<Come fai?>in un sussurro.<A fare cosa?> <Tutto.>
Lei piange io trattengo le lacrime, lei è sconvolta io sono rassegnata.
<Troppo dolore a parlarne, meglio guardare avanti.>lei sembra stupita dalle mie parole ma non dice niente, mi abbraccia, è l'unica cosa che può fare perché tanto le parole non restano, non restano mai.
La mattina mi sveglio e guardando l'orologio vedo che sono le 10:40. Noto che Clary si è già alzata e quindi con fatica lo faccio anche io. Vado in bagno e mi faccio una doccia per poi vestirmi:jeans neri,felpa rossa e vans nere. Fuori fa freddo. Vado a svegliare i bambini e li porto giù in cucina dove trovo una Clary tutta presa dai fornelli. Appena mi vede mi sorride forse in memoria di ciò che è successo questa notte. Non mi pento di averglielo raccontato anzi mi sento in parte più leggera, sapendo che qualcuno adesso mi sa capire veramente fino in fondo.
Fatta colazione, io e Clary ci prepariamo per andare a fare shopping. Preparo anche i bambini per portarli dalla mamma di Clary. Sono un po nervosa. Non so i bambini come reagiranno stando in un luogo diverso con persone diverse.
Arriviamo davanti casa di Clary e bussiamo. Ci viene da aprire una signora che non deve avere più di 45 anni. E' molto simile a Clary, ha i capelli marroni come i suoi e gli occhi marroni come i suoi. Ha un volto gentile e rassicurante.
Appena vede la figlia l'abbraccia e la fa entrare a casa. Si gira verso di me e con fare da perfetta padrona di casa mi accompagna fino in soggiorno.
<Tu devi essere Morgana vero?> mi dice con voce gentile.<Si sono io...Clary mi ha detto che lei sarebbe disposta a stare per un po con i bambini.>le dico insicura. Lei mi sorride e dice<Io amo i bambini...sarò felicissima di stare un po con loro.> <Grazie mille...non sa in che modo mi aiuta.> <Nessun problema cara...ma passiamo alle presentazioni.> dice guardando i bambini. I castani si rifugiano subito dietro le mie gambe ma gli altri sorridono alla dolce signora di cui ancora non so il nome. Mi giro verso i bambini e accarezzandogli la testa gli dico<Hey...questa signora è la mamma di Clary...è una persona gentilissima non vi farà mai del male,non vi preoccupate.> sembrano più tranquilli e accennano anche un timido sorriso.<Allora i tre bambini biondi sono Edoardo, Carmine ed Emanuele, i tre bambini castani sono Patrizio, Alessandro e Gabriele e la mia piccola principessa è Monica.>dico guardando i bambini.<Penso di aver capito ma è comunque un'impresa ricordarli tutti in una volta.> sorrido perché è assolutamente vero. Una volta fatte tutte le raccomandazioni alla mamma di Clary, che ho scoperto si chiama Elisabeth, io e lei ci avviamo verso il centro commerciale. Sono sicurissima che passerò una bellissima giornata e stasera sarò più tranquilla e pronta per affrontare ciò che mi aspetta domani a scuola.
Eccomi con il decimo capitolo, scusate se ho fatto qualche giorno di ritardo. Scusate anche per eventuali errori ma scrivendo con il telefono qualcosa scappa! Spero come sempre che il capitolo vi piaccia e non dimenticate i commenti e le stelline.
Un bacio
-G
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Mi hai stravolto l'esistenza
RomanceLei: 17 anni, un passato complicato. Dopo quello che ha subìto é diventata acida, stronza e menefreghista,nei confronti dei ragazzi. Lui: 18 anni, il puttaniere della scuola, misterioso e seducente. Complicato. Se si incontrassero?