Capitolo 14

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MORGANA POV
Sabato mattina, riposo.
Dovrei sentirmi bene ma non è così. Sto uno schifo. Come mi è venuto in mente di fare una cavolata del genere. Ho detto tutto a lui. A LUI. Sono una stupida. Lunedì tornerò a scuola e penso che l'indifferenza sia la cosa migliore.
Dopo essermi cambiata e aver preparato la colazione per me mando un mex a Clary chiedendogli di venire ad aiutarmi con qualche servizio che devo fare.
Mi risponde immediatamente dicendomi che sta arrivando.
Lascio i bambini dormire così da avere un po di pace.
Clary arriva e insieme cerchiamo di finire al computer il progetto dei volantini per il ristorante che devo consegnare oggi.
Dopo circa un'ora e mezza tutto è pronto e sento dei rumori provenire dal piano di sopra.
Clary va via e io vado su a vedere che succede. Vedo in mezzo al corridoio Monica,Edoardo e Gabriele. Li vado a salutare e li porto giù a fare colazione. So che li sto trascurando un po in questo periodo,e mi dispiace. Li porto in salone e insieme iniziamo a fare un puzzle. Loro li adorano come me. Dopo circa venti minuti fanno il loro ingresso in salone tutto gli altri.
<Hey...perché giocate senza di noi!?> che buffo Alessandro. Appena vedono che ci sono anch'io gli si illuminano gli occhi. Mi riempiono di baci e si mettono seduti. Fuori è bel tempo e dato che non ho niente da fare fino alle tre decido di portare i bambini a fare una passeggiata.
<Allora...>tutto mi guardano <...passeggiata?> chiedo. Iniziano ad urlare di gioia e li porto su per prepararli.
Usciamo di casa e ci incamminiamo ridendo e scherzando. Mi sento bene. Era tanto che non passavo del tempo con loro.
Mi squilla il telefono e mi affretto a rispondere.
<Fatina!!!!>
<Tommy...ciao!!! Che fai?>
<Ti ho chiamato per dirti che oggi e domani io e mia madre siamo fuori città...dobbiamo fare delle commissioni.>
<Oh...non Ti preoccupare ci vediamo lunedì. Ciao Tommy...ti voglio bene.>
<Anch'io ti voglio bene Fatina. A lunedì.>
Finita la telefonata noto che siamo arrivati fino alla spiaggia.

I bambini vanno subito a giocare con la sabbia e io mi siedo vicino a loro ridendo di tanto in tanto per quello che fanno

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I bambini vanno subito a giocare con la sabbia e io mi siedo vicino a loro ridendo di tanto in tanto per quello che fanno.
Mi sto quasi dimenticando della cavolata che ho fatto.
ALEXANDER POV
Non sono riuscito a dormire.
Ho passato tutta la notte a pensare a lei e a quello che ha passato.
Non riesco ancora a capire com'è possibile. Come fa a vivere in questo modo. La parte che più mi ha fatto male sentire è stata quella dello stupro. Adesso so perché ha paura che la tocchi. Io non voglio che lei abbia paura di me. Non voglio che lei abbia paura di me per colpa di quell'animale. So che mi sto facendo troppi complessi e che ho bisogno di distrarmi.
Esco di casa, mi incammino e senza accorgermene arrivo alla spiaggia.
Do un'occhiata in giro e li la vedo.
È seduta sulla spiaggia a guardare i bambini giocare. Sorride.
Io sono immobile a guardarla. Non ha indifferenza,odio,disgusto,rabbia e tristezza negli occhi. Ha spensieratezza e divertimento. So che è dovuto alla presenza dei bambini. Loro la cambiano. Più osservo quella scena è più mi torna in mente ciò che ha detto. La ammiro, in un certo senso, per ciò che fa, tutti i giorni. Fa tutto per i bambini. Mi passa un desiderio strano per la testa. Voglio conoscere i bambini. Mi avvicino fin quando lei non mi vede. Si alza di scatto e nei suoi occhi torna l'indifferenza. Fa per andarsene ma la fermo per un braccio. I bambini mi guardano con curiosità. Lei sbuffa e va a risedersi vicino a loro.
Mi siedo anch'io e guardando i bambini dico <Me li presenti?> lei mi guarda con un espressione stupita ma fa avvicinare i bambini. Io le sorrido e torno a guardare i bambini.
Lei non ha ancora capito le mie intenzioni,ma io non ho nessuna intenzione a dire il vero. Non so dove voglio arrivare con questo gesto.
<Hey bambini lui è Alexander...un...mio compagno di scuola.> la bambina mi guarda e dice <Tu sei cattivo...hai fatto piangele Moggana una volta.> che cosa? L'ha detto con rabbia,per quanto ne possa avere una bambina di due anni. Io guardo Morgana che abbassa lo sguardo imbarazzata. L'ho fatta piangere...sul serio? Ma...
<Okay...> cerca di sviare l'argomento <...ecco...lei è Monica.>okay...iniziamo col sapere i nomi.
È una bambina bellissima.
<Loro sono Edoardo,Carmine ed Emanuele.> dice indicando tre bambini con i capelli biondi e gli occhi castani. Bellissimi anche loro.
<E loro sono Patrizio,Alessandro e Gabriele.> Loro hanno i capelli castani e gli occhi verdi.
Sorrido e dico <Sono diversi tra loro.> i bambini tornano a giocare.
<Già...i biondi hanno preso da mia mamma...anche lei aveva i capelli biondi e gli occhi castani...i castani invece hanno preso da mio padre...capelli castani e occhi verdi...Monica ha preso gli occhi di papà ma i capelli li ha come i miei...io non ho preso da nessuno...non mi dispiace.>non la biasimo, come potrei? Insomma, l'hanno abbandonata.
Torno a casa dopo aver passato qualche ora con loro. Mi sono divertito.
MORGANA POV
Sorprendentemente, insieme a lui, mi sono divertita. Adesso devo andare a lavoro.
Dopo pranzo sono andata a cambiarmi mettendomi un pantalone di tuta grigio e una canotta bianca.
Passo ore a lavare i bagni del ristorante e poi finalmente posso tornare a casa.
Domani,assolutamente, devo uscire con Clary. Ho bisogno dei suoi consigli.

Hey ciao a tutti ecco il nuovo capitolo spero vi piaccia.

Un bacio
-G

Mi hai stravolto l'esistenzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora