Capitolo 13

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Oggi...la prima lezione di italiano.
Mi hanno detto che la prof non sa che sono italiana. Mi divertiró,soprattutto perché mi hanno detto che tutta la mia classe è stata obbligata a parteciparvici.
Mi alzo e vado a farmi una doccia fredda,qualche volta ne ho bisogno.
Uscita dalla doccia vado in camera per cambiarmi. L'unica cosa positiva di questo giorno è che è venerdì. Ultimo giorno prima di un week-end da favola, a pulire gabinetti in un ristorante di tre piani.
Mi metto un jeans nero strappato e una felpa grigia con le mie vans nere.
Vado a svegliare i bambini e gli preparo la colazione.
Appena scendono giù vedo Carmine barcollare e immediatamente mi avvicino. Lui mi sorride e mi dice<Ho sonno.> io ridacchio vedendo le sue facce buffe e lo prendo in braccio.
Lui mi ringrazia e dopo aver fatto colazione è visibilmente allegro.Clary arriva puntuale e insieme andiamo a scuola.
Tommaso resta a casa con Amalia per finire il trasloco.
Prime tre ore italiano. Oggi la fortuna sembra essere dalla mia parte.
Clary guardandomi mi dice <Tu mi aiuti...siamo seri Italiano!? Io non so niente e tu sei madrelingua.> io ridacchio e annuisco.
Entriamo in classe e io vado al mio posto. Alexander è già lì e sedendomi gli dico<Buongiorno.> lo dico in italiano e lui mi guarda con un espressione sconcertata. Sorrido soddisfatta e nel frattempo entra la prof.
Inizia a spiegare le cose basilari del tipo gli articoli e l'alfabeto e mi sento come se fossi all'asilo.
Ad un certo punto della lezione la prof mi guarda<Signorina Evans...si crede così intelligente da potersi permettere il lusso di distrarsi?> io la guardo con attenzione e sto per parlare ma lei mi precede.<Se crede di sapere tutto venga alla lavagna e scriva ciò che ho spiegato.> ovviamente mi alzo e vado vicino la cattedra.
Rivolgendomi alla professoressa in italiano le dico <Dovrei venire alla lavagna a scrivere articoli e alfabeto...le hanno detto che sono italiana e queste cose le ho studiate in prima elementare?> lei è sconvolta e gli alunni sembrano non aver capito nulla.
Poi la professoressa mi sorride con comprensione e mi manda a posto. Sorrido soddisfatta per la seconda volta in una mattina e torno a posto. Le ore passano e durante l'ultima ora,prima che arrivi la prof,Alexander mi trascina fuori. Mi porta in un ala isolata della scuola e inizia a parlare.

ALEXANDER POV
Non so il motivo per cui l'ho fatto ma l'ho fatto. Sto uscendo pazzo. Voglio sapere tutto su questa ragazza.Ogni giorno che passa un suo atteggiamento mi incuriosisce e sto per perdere la pazienza.
<Perché non vuoi dirmi che succede. Sto uscendo pazzo e io non sono il tipo di ragazzo che si fa tanti problemi per una ragazza.Devi dirmi tutto.> Aspetto una risposta continuando a immergermi in quegli occhi trasparenti.
Sono fottutamente belli.
<Alexander...>il mio nome detto da lei è meraviglioso<...lo sai che non posso. Davvero non posso. Io...io ho...>perché non parla <Tu?> la incito.
<Io ho paura.> Mi guarda con terrore negli occhi e con vergogna. Le metto due dita sotto il mento e le faccio alzare gli occhi su di me.
<Non devi avere paura se sei con me.> è la verità, non voglio che abbia paura quando è con me. Ma che mi sta succedendo? Vorrei andarmene e  fregarmene ma non ci riesco, è più forte di me. Le voglio stare accanto.
Lei mi guarda con curiosità e fa un sospiro.<Ho paura di ciò che può pensare la gente, ho paura di essere giudicata come in passato, ho paura di sembrare fragile, ho paura che il mio passato riaffiori, ritorni.> Voglio sapere immediatamente tutto. Le prendo il polso e la porto in un'aula vuota della scuola. Chiudo a chiave e la guardo<Adesso puoi parlare. Non devi avere paura. Non devi assolutamente vergognarti. Dimmi tutto, ti prego.> Sto veramente uscendo pazzo se mi metto a supplicare una ragazza.
Mi guarda attentamente prima di iniziare finalmente a parlare.
<Due anni fa mia madre rimase incinta e mio padre,non volendo altri figli, ci abbandonò. I bambini erano sette e mia madre ovviamente ingannandomi mi disse di volerli tenere. Mi abbandonò qualche giorno dopo il parto. Avevo 15 anni e sette bambini da portare avanti, non sapevo cosa fare. Qualche mese dopo, ero davvero distrutta coi bambini appena nati,...venni stuprata.> merda,merda,merda.<Quell'animale tornò due volte...ovviamente non dissi niente a nessuno ma decisi di andarmene. Partii con i bambini e venni qui. Da quel giorno soffro di insonnia e ho gli incubi. Appena arrivata qui mi sistemai e trovai un lavoro per mantenermi e per mantenere i bambini. Sono passati anni ormai ma mi vergogno di quella che sono. Odio i miei genitori, ma mi sono ripromessa di non abbandonare i bambini per nulla al mondo. Hanno già sofferto abbastanza.> Non ci credo, è impossibile. Merda. Il solo pensiero di lei che è costretta ad abbandonare tutto per quegli stronzi dei suoi genitori e di lei che...oddio...lei che viene stuprata...cazzo.
Alzo gli occhi su di lei e vedo che mi guarda con aspettativa.
<Non avere pietà di me e non mi guardare con compassione. Non ne ho bisogno, vado avanti e non mi lamento.>ma che sta dicendo.
Ma si rende di ciò che ha passato. Va avanti mentre tutti pensano che sia una puttana e la prendono in giro.
Mi aspettavo di tutto ma non questo.
Io sono incasinato e ho una marea di problemi, ma lei, lei li supera tutti.
<Io non provo ne pietà ne compassione. Non ti devi vergognare di te stessa, sei fantastica di tuo ma lo sei ancora di più ai miei occhi dopo che so ciò che hai fatto.> Non so come mi sono uscite queste parole ma per non umiliarmi di più esco dall'aula lasciandola da sola. Non sopporterei di avercela a pochi metri e non poterla toccare. Non so perché ma ho voglia di baciarla. Cazzo sono fottuto. Ma che sto facendo...fantastico su una ragazza e sulla voglia che ho di baciarla? Nononononono.

MORGANA POV
Che ho fatto? Nononono. Che ho fatto?
Ho detto tutto al più grande puttaniere della scuola. Che deficiente che sono. NO. E adesso che faccio? Sono disperata.

Hey ciao a tutti, come al solito spero che il capitolo vi sia piaciuto.
Ho messo quella canzone sul capitolo perché sono letteralmente ossessionata. È meravigliosa. Il capitolo l'ho scritto ascoltandola.

Un bacio
-G

Mi hai stravolto l'esistenzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora