Capitolo 16

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Domenica. Che bel giorno...niente lavoro e niente scuola.
Oggi devo assolutamente parlare con Clary. Dopo gli avvenimenti di venerdì e sabato sono abbastanza confusa e l'unica persona che mi può aiutare è lei.
Mi sveglio e sono le 10:30. Si vede che avevo bisogno di dormire dopo una settimana del genere. I bambini dormono e prendendo il telefono noto parecchie telefonate perse da Clary.
Non la richiamo, ma dopo essermi vestita vado direttamente a casa sua.
Attraverso la strada e busso. Viene ad aprirmi lei e subito si infila il cappotto e chiude la porta dietro di sé.
Non rivolgendomi la parola arriva davanti casa mia e quando io apro lei si fionda in salone.
Cosa le succede?
<Hey...che succede...mi sono svegliata adesso e ho visto le tue chiamate.>
Lei mi guarda. È come in trans...inizio ad essere preoccupata.
<È tornata...mia sorella è tornata.> cosa?
<No aspetta un secondo...tu hai una sorella?> non ci sto capendo niente.
Si risveglia dal suo stao confusionale e inizia a raccontarmi tutto.
<Mia sorella se ne andò 4 anni fa, dopo la morte di mio padre. E da allora che non abbiamo sue notizie. È tornata per chiedere dei soldi a mamma. Io la odio.> ride amaramente.<Quando ero piccola la ammiravo...poi ci ha abbandonato. Ci ha abbandonato proprio nel momento meno opportuno. Certo,la mia storia non è appassionante quanto la tua ma è comunque sconvolgente rivederla adesso.>
Ok...non ci credo.
Corro ad abbracciarla e ci mettiamo a ridere.
Non possiamo fare altro...e dato che non vogliamo piangere...ridiamo.
Lei mi dice che per adesso non ci vuole pensare e mi chiede di raccontargli tutto ciò che è successo.
<Venerdì...a scuola,Alexander mi ha portato in una classe vuota e ha iniziato a farmi domande...non so cosa mi è preso...sono stata stupida lo so...gli ho detto tutto...ti rendi conto, ho detto tutto a lui. Ieri,poi,ci siamo incontrati sulla spiaggia...io ero con i bambini e lui era da solo. Si è avvicinato...io pensavo che mi volesse prendere in giro,invece...mi ha chiesto se potevo fargli conoscere i bambini. Adesso mi prenderai per pazza ma...mi sono divertita. Più che divertita direi rilassata. E adesso sono confusa...che devo fare domani?> Alzo lo sguardo su di lei e noto che le si è formato un ghigno sulle labbra. Le rivolgo uno sguardo interrogativo prima che lei inizi a parlare.
<Morgana...prima o poi sarebbe successo...io,in fondo,vi shippo.> dice alzando le spalle. Io la guardo sconcertata. Ma è uscita fuori di testa??
<Clary torna seria...io ho un problema!>
<OK OK...allora arriva a scuola e vedi come si comporta...poi ti regoli di conseguenza.>
Forse ha ragione.
<Grazie mille Clary.>
<Di niente...alla fine non sono inutile.> dice ridendo.
Rido insieme a lei e poco dopo vediamo sbucare dalle scale una testolina bionda.
Edoardo entra in salone stropicciandosi gli occhi e viene subito ad abbracciarmi. Io gli do un bacio e lo porto in cucina per la colazione. Entro 5-10 minuti tutti entrano in cucina. Clary,che ormai si è innamorata dei miei bambini, resta a colazione.
Dopo un ora siamo al parco. I piccoli hanno bisogno di uscire qualche volta.
Sono seduta su una panchina quando mi arriva un messaggio.
Da Tommy
Fatina...io e mamma abbiamo avuto un imprevisto e staremo via tutta la settimana. A scuola ho già avvisato. Ci vediamo sabato...mi mancherai.
Sorrido al messaggio e rispondo.
A Tommy
Ok...ci vediamo sabato...mi mancherai anche tu. XOXO
Dopo un paio d'ore torniamo a casa e accompagniamo Clary dalla madre.
Entro a casa e il telefono inizia a squillare.
I bambini vanno in salone e io rispondo.
<Pronto.>
<Morgana...> Sam (il mio capo)<...figliola...scusa se ti disturbo oggi,ma davvero mi servirebbe che tu venissi al ristorante...è prenotata una festa per questa sera e Laila si è tirata indietro all'ultimo...potresti venire,ti affido al buffet...ovviamente ti pago gli straordinari.> Non ho per niente voglia di andare ma di questi tempi un po di soldi in più non vanno rifiutati.
<Va bene Sam un quarto d'ora e sono lì...con i bambini.>
<Grazie mille mi hai salvato...ti aspetto e i bambini portali al solito posto.>
<Ciao Sam.>
Chiudo la telefonata e salgo di sopra a cambiarmi. Metto la divisa.(gonna corta nera,camicia bianca dentro la gonna e giacca nera...cravatta nera.)
Infilo le mie convers bianche e vado dai bambini.
Spiego loro cosa dobbiamo fare e dopo averli preparati, mi avvio al ristorante.
10 minuti dopo sono li.
Chiedo ad Amy (la segretaria) in quale sala è la festa e mi incammino. Accompagno i bambini e vado in sala.
Appena entro Sam mi mette a lavoro. Le ore di preparazione passano veloci e senza intoppi. Devo dire che la sala è davvero spettacolare.
Il ristorante non si è mai impegnato così tanto e presa dalla curiosità chiedo a Sam per chi è la festa.
<Pensavo di avertelo detto...è per il signor Moore...è importantissimo fare bella figura con lui.>
Credo di essere sbiancata.
Moore...Moore. È l'unica cosa che sento.
Se la festa è del signor Moore vuol dire che ci sarà anche il figlio.
Oddio NO.
Non sono pronta per vedere Alexander.
Sam va via e io corro in bagno.
Mi lego i capelli in una coda alta e faccio dei bei respiri. Tra 5 minuti inizieranno ad entrare gli invitati e io mi devo calmare.
Esco e vado a posizionarmi dietro il buffet.
Il mio compito non è difficile, devo solo, se il cliente lo chiede, spiegare le pietanze offerte.
Iniziano ad entrare gli invitati e, sorprendentemente,non sono molto tesa...sarà perchè lui ancora non si vede.
ALEXANDER POV
Domenica...stasera mio padre ha organizzato una festa,non mi ha voluto dire dove e a che ora si terrà e,sinceramente, non mi interessa.
Sono le 19:10 e mio padre mi sta chiamando dal piano di sotto.
Scendo le scale e mi avvicino ai miei genitori.
<Tesoro stai benissimo.>
<Grazie mamma.>
Mio padre mi ha obbligato a mettermi giacca e cravatta.
Dopo 20 minuti di viaggio siamo davanti al ristorante e il mio cuore perde un battito.
È il ristorante dove lavora Morgana.
Però oggi è domenica...quindi lei non c'è. Mi tranquillizzo anche se non ho un buon presentimento.
Mi avvio all'entrata e tanti flashback mi invadono la mente.
Ricordo quando sono entrato in quel bagno e ricordo il suo sguardo pieno di vergogna e di rabbia.
Non sono bei ricordi...spero di non vederla mai più in quello stato.
Quando entriamo nella sala adibita alla festa mio padre si affretta per salutare tutti, accompagnato da mia madre. Io mi guardo intorno e devo dire che la sala è davvero meravigliosa.
Mi incammino cercando di salutare tutti e non far fare brutte figure a mio padre(anche se mi farebbe piacere).
Mi incammino verso il buffet ed è lì che la vedo.
Morgana è dietro il bancone. Porta una gonna corta nera, una camicia bianca, la giacca nera e la cravatta.
È bellissima.

Mi hai stravolto l'esistenzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora