Capitolo 4

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La mattina mi sveglio ricordandomi che devo andare a scuola.
É tanto che non ci vado.
E ricordo anche che Clary viene a prendermi.
Vado a controllare i bambini.
Stanno tutti dormendo.
Prima di svegliarli mi preparo, se li sveglio non riesco più a far niente.
Vado a farmi una doccia e mi vesto.
Metto una gonna nera a vita alta con una maglia celeste che si abbina ai miei occhi.
Metto le mie convers nere e vado a truccarmi.
Non mi trucco molto di solito ma oggi devo almeno coprire la mia faccia da zombie.
Metto il correttore, il mascara e un rossetto rosa chiaro.
Preparo lo zaino e lo poggio nell'ingresso.
Vado a chiamare i bambini.
Vado da Monica, le do un bacio e la faccio alzare, poi vado dai maschi e con un bacio sveglio anche loro.
Monica va nel primo bagno e i bambini vanno nel secondo.
Gli preparo i vestiti sui loro letti e anche la colazione giù in cucina.
Questi bambini sono dei prodigi.
Hanno 2 anni e fanno tutto,sono autonomi.
Non é normale ma va bene se non fossero così non potrei andare avanti.
Li amo tantissimo.
Sento bussare alla porta e vado ad aprire.
É Clary.
<Hey bellezza!>
<Che entusiasmo!>
<Dove sono i piccoli?>
<A cambiarsi tra poco scendono.>
Sentiamo dei tonfi sulle scale e poi li vediamo entrare in massa in cucina.
Divorano tutto quello che avevo preparato.
<Bambini...> cala il silenzio<...oggi inizio la scuola quindi starete da soli ma prima di pranzo verrà un signore a prendervi e vi porterà da me così staremo insieme va bene?>
<Vellemo a scuola tua!> mi chiede entusiasta Monica.
<Si.>
Prima di uscire mi salutano tutti con un bacio e Monica e i biondi (come li chiamo io) danno un bacio anche a Clary.
Uscite di casa mi giro verso di lei e le dico<Non te la prendere se i castani(come li chiamo io) non ti hanno salutato. Sono i più timidi. Si fidano solo di me e di nessun altro.>
<Oh...ma io non me la sono presa. Tranquilla.> mi dice sorridendo.
Ci incamminiamo verso scuola.
Quando entriamo vediamo un signore venire verso di noi.
<Lei é la signorina Evans?>
<Si sono io.>
<Molto piacere io sono Frederik. Sono io che andrò a prendere i bambini prima di pranzo.>
<Oh...va bene. Una sola raccomandazione.>
<Mi dica.>
<Stia attento alla bambina é molto vivace.>
Mi fa un sorriso rassicurante e ci saluta.
Iniziamo ad andare ai nostri armadietti e il mio é quello vicino a Clary.
Vediamo avvicinarsi agli armadietti un ragazzo stupendo. Alto, magro, capelli rossi e occhi azzurri. Una tartaruga da far paura.(in foto)
Apre l'armadietto vicino al mio, prende dei libri e se ne va, non prima di avermi squadrato senza ritegno.
<Non ti incantare bellezza.> mi dice Clary.
<É il puttaniere della scuola. Una ragazza ogni sera. Conosci quelli come lui.>
<Come si chiama?> le chiedo.
Lei mi guarda e poi torna a guardare l'armadietto.
<Alexander Moore>
Che nome!
Ma che vado a pensare.
Dopo quello che mi hanno fatto quelli come lui.
Mi risveglio dalla mia trans e mi diriggo in classe con Clary.
Prima ora: Letteratura.
Io amo la Letteratura.
Meno male.
Quando entro in classe tutti mi squadrano.
La professoressa appena mi vede mi sorride comprensiva.
Vuol dire che sa dei bambini.
<Allora ragazzi vi presento una vostra nuova compagna di classe.>
La prima cosa che noto é che in fondo alla classe c'é lui.
Alexander.
Mi sta guardando con curiosità.
La professoressa continua.
<Lei é la signorina Evans.>
Si alza un brusio in classe.
<Puó andarsi a sedere accanto al signorino Moore.>
No.no.no.no.no.
Mi avvio al suo banco e mi siedo.
Dopo una mezz'ora lui si gira verso di me e mi chiede <Come ti chiami?>
Cazzo che voce.
<Mi chiamo Morgana.> dico con sicurezza.
Con i ragazzi come lui ho imparato ad essere distaccata e fredda.
Dopo quello che mi é successo in Italia non ne voglio più sapere.
Non parliamo fino alla fine dell'ora.
Pensare che dovró passare 5 ore con lui prima di andare a mensa é orribile.
O forse no. Suggerisce la coscienza.
Non le do retta e spero che queste ore passino in fretta.
In un cambio d'ora Clary si avvicina a me.
< Domani stiamo vicine. Promesso.>
Le sorrido e lei mi chiede< Non sei preoccupata per i bambini?>
Mi irrigidisco subito.
L'ha praticamente urlato.
<Clary! Fai silenzio.>
<Che c'é? Io mi sto preoccupando. Mi sono affezionata.>
Le sorrido.
Non é difficile affezionarsi a quei bambini.
<No non sono preoccupata Clary. Sono tranquilla. E poi li vediamo tra meno di un'ora.>
<Non vedo l'ora.> dice entusiasta.
Sono sicura che lui ha sentito tutto perché mi guarda con sospetto.
Ad ora di pranzo ci incamminiamo verso la mensa per cercare un tavolo libero.
Lo troviamo in fondo alla mensa.
Accanto a noi c'é il tavolo di Alexander e i suoi amici.
Ad un certo punto cala il silenzio nella mensa.
Vedo Frederik sulla porta con al seguito i miei amori.
Mi tranquillizzo vedendo che stanno bene.
Tutti nella mensa li guardano scandalizzati.
NON HANNO MAI VISTO DEI BAMBINI?
Monica mi vede e si illumina. Anche i bambini mi vedono e iniziano ad urlare il mio nome.
<MORGANA!MORGANA!>
Non posso far altro che sorridere.
Tutti mi guardano ancora più sconvolti.
Non ci faccio caso e corro dai bambini.
Mi riempiono di baci.
Ringrazio Frederik e mi incammino verso Clary.
Tutti mi guardano e i bambini impauriti si attaccano a me.
Arrivati al tavolo Clary riempie di baci tutti i bambini e a loro non sembra dispiacere.
Sono contenta che abbiano qualcun altro con cui parlare.
In mensa é il silenzio più totale.
< NON AVETE MAI VISTO DEI BAMBINI?> Sbotto.
Non ce la faccio più.
Tutti a questo punto tornano a fare quello che stavano facendo.
Prendo da mangiare ai bambini e torno al tavolo. Dopo mangiato torno in classe con i bambini e Clary al seguito.
Quando la professoressa vede i bambini, mi viene incontro sorridendo.
Li guarda attentamente uno per uno e poi mi dice<Sono bellissimi.>
<Grazie.>
Torno al mio posto affianco ad Alexander.
Mi siedo mentre i bambini si mettono in un banco libero dietro di me.
La professoressa gli da dei fogli e dei colori.
La ringrazio e seguo la lezione.
Ad un certo punto della lezione Alexander mi chiede <Chi sono questi bambini?>
<Non sono cazzi tuoi.>
Non mi risponde così torno a seguire la lezione.
Suona la campanella e mi ricordo che devo uscire o faró tardi a lavoro.
Erano due ore di matematica quindi la prof é la stessa.
<Scusi professoressa...> tutti si girarono a guardarmi < ...io dovrei andare.>
La professoressa guarda l'orario e annuisce.
Metto tutto nello zaino e chiamo i bambini.
Si attaccano a me e mentre esco sento qualcuno dire < Che puttana esce pure prima.>
Non ci faccio caso e mi diriggo verso casa.
Arrivata mi cambio per il lavoro e mi avvio con i bambini.
Non vedo l'ora di prendere la patente!
Che giornata.

Angolo me
Hey ciao a tutti:)
Spero la storia piaccia e se é così una stellina please.
Domani ho un esame e sono con la testa nel pallone.
Un bacio
-G

Mi hai stravolto l'esistenzaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora