- Dai acidella, li fai sulla spiaggia - mi ripete Francesco con una voce lamentosa, sospiro. Qualcuno bussa alla porta, Francesco mi guarda timoroso. - Avanti - dico guardando la porta. Mia madre entra e ci guarda sospettosa. - Alice, devo andare a lavoro... Marco lo lascio dalla zia - mi spiega. Annuisco in silenzio, non dimentico in fretta le discussioni, lo so, forse sono un pò troppo dura. Lei mi fissa ancora come se dovesse dirmi altro. - Sai ho pensato al mio nuovo lavoro... - comincia entrando di più in camera. La guardo sospettosa, probabilmente dovrò andare ad abitare dalla zia, mia madre è testarda come me. - E ho deciso di darti un pò di responsabilità - continua lei... aspetta! Che cosa? Quindi vivrò da sola! Non andrò dalla zia. - Davvero? - grido coprendomi la bocca con le mani. - Sì. Però alla prima stupidaggine, andrai dalla zia, capito? - mi domanda puntandomi il dito contro. La abbraccio forte. Poi le sorrido e lei mi sorride. - Adesso vado, ciao tesoro... e ciao anche a te - aggiunge mia madre guardando Francesco di sottecchi. Mi ero dimentica della presenza di quello scorbutico. La mamma chiude la porta. - Avevate litigato? - mi chiede lui abbassando lo sguardo. - Che ti importa? - gli chiedo in modo amaro, mi fa innervosire anche solo la sua presenza. - Mamma mia... scusa, era solo una domanda. - mi dice con un tono offeso. Ok, forse ho esagerato. Abbasso lo sguardo, - Scusa... comunque si - gli rispondo. Lui mi sorride, e che sorriso! Dio! Questa è la terza conversazione normale... woww! - Ci vieni al mare allora? - mi chiede gentilmente. Lo guardo. I suoi occhi grigi mi fissano intensamente. Abbasso lo sguardo imbarazzata, per poi posarlo di nuovo su di lui. Le sue pupille grigie mi fissano senza muoversi di un millimetro. Poi, si tira all'indietro il suo ciuffo di capelli biondo mesciato... adoro quando lo fa. Il suo telefono squilla interrompendo questo momento così strano. Insomma, ci odiamo... ma ci sono dei momenti in cui ci fossimo intensamente senza dire una parola, ed è strano. Mi siedo sul letto sospirando. Lui si siede accanto a me, portandosi all'orecchio il telefono. - Dimmi. - dice lui. - No, non posso venire. Devo fare altre cose - continua. Fisso le fughe del pavimento mentre ascolto la conversazione di Francesco. - No Miriam. Non vengo da te, adesso non mi va. Ciao - dice per poi riattaccare. Lo fisso. - Non ci vai? - gli domando sorpresa, - Non mi va... - mi risponde. - Sai che ti terrà il muso per anni? - gli chiedo ridendo. Lui si unisce a me ridendo. - Chi se ne frega. Comunque, vieni al mare o ti ci devo portare con la forza? - mi domanda alzandosi. Lo guardo sbuffando. - E va bene... - sospiro sconfitta. Probabilmente testardo come è mi avrebbe trascinato, oppure avrebbe talmente tanto insistito che avrei accettato esasperata. Lui ride e batte le mani, - Finalmente ľacidella regiona! - esclama. Lo guardo male... è davvero lunatico, credo che non finirò mai di dirlo.
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Odio & Amore
RomanceAlice, ragazza di 16 anni vive con la madre e il fratello, il padre è morto. Un giorno incontra un ragazzo che la farà uscire di testa in tutti i sensi.