CAPITOLO 58

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Una serie di lacrime cominciano a scendermi sulle guance. Gliel'ho detto. Che stupida. Lui non lo sapeva, ed io gliel'ho detto senza problemi. Stupida. Fanculo. Francesco mi fissa allibito, già, allibito... - Sei fiero per aver fatto un'altra vittima al tuo stupido gioco? - gli chiedo acida, adesso sto mettendo i muri tra noi: faccio sempre così, quando mi sento vulnerabile, costruisco muri e mi metto ľ"armatura" per evitare che le persone mi feriscono. - Di quale gioco parli? - mi chiede sempre tendendomi per i polsi. - Il gioco puttaniere. Comunque, lasciami andare... non voglio più stare qui - dico dimenandomi. - Dobbiamo parlarne - mi dice lui non muovendosi. - E di cosa? Francesco levati, prima che ti spinga - lo avverto mentre le lacrime continuano a rigarmi il viso. Lui scuote la testa. - Conto fino a tre, poi devi spostarti e lasciarmi uscire da questa maledetta casa! - esclamo spazientita. - Uno... - inizio guardandolo, lui sembra assente, come se il sapere che lo amo, lo avesse disorientato, sembra che sia stato sventrato da tutto. - Due.. - continuo, ho la sensazione che non si sposti nemmeno al mio tre. - Tre! - dico e comincio a dimenarmi, ma non riesco a farmi lasciare da quella presa possente. - Alice... dobbiamo chiarire tutto, capito? Poi ti lascio andare dove vuoi - mi spiega tranquillamente. Sospiro e annuisco. Lui mi lascia andare e va a sedersi sul divano. Mi copro il viso con le mani, non riesco a muovermi, oh mio dio! Glieľho detto e adesso mi sento davvero male. Avevo promesso a me stessa di non dirgli nulla per non rovinare il nostro rapporto di "amicizia", di dimenticarlo... perchè ci sarei solo stata male... e invece? Ho rovinato tutto con il mio atteggiamento impulsivo. Adesso dovrò soffrire, perché a lui non importa nulla di me. Che stupida! Sento delle mani cingermi i fianchi, riconosco subito quella presa forte, quella di Francesco. Scosto le mani dai miei occhi e lo guardo. - Vieni a sedere e smetti di piangere - mi dice dolcemente, afferrandomi la mano e portandomi sul divano. Mi siedo con lui di fronte, mi sento così vulnerabile adesso. - Allora.. risponderò a tutte le tue domande - mi dice con un tono pacato, non è da lui. Annuisco respirando profondamente, da una parte mi sento libera da un macigno troppo pesante, ma dall'altra parte mi sento sciocca ad avergli rivelato tutto, perché lui dentro di sé, starà dicendo :"ahahaha, un'altra stupida che si innamora di me.:". - Ieri sera abbiamo giocato al gioco della bottiglia, e noi due eravamo stati scelti per baciarci in bagno, dietro una porta sfocata, da cui si sarebbero intraviste le ombre. - mi spiega, annuisco guardando il pavimento, mi resta difficile guardarlo negli occhi, adesso che sa cosa provo. - Siamo entrati in bagno e non ci siamo baciati, ci siamo solo abbracciati in modo che gli altri credessero che ci fossimo baciati. Ed ecco perché prima ridevo, perché in realtà non c'è stato nessun bacio, capisci? - mi chiede. Sento una fitta al cuore, quindi non ci siamo baciati... mi tocco le labbra senza pensarci e mi sento vuota, senza nessuna sensazione. Quindi ho fatto anche la doppia figura di merda: dicendo del bacio e di amarlo... che stupida! - E da questo, capisci perché sono andato a letto con Caterina? - mi domanda allargando le braccia. Annuisco senza dire una parola.. non ci siamo baciati, non gli avevo confessato che lo amavo.. lui poteva fare ciò che voleva. - Dì qualcosa... - mi sussurra come se il mio silenzio fosse devastante. - Voglio andarmene e basta - confermo alzandomi. Lui apre la bocca per dire qualcosa, ma poi la richiude e si alza anche lui. - Va bene... - mi dice e mi accompagna alla porta. - Ciao - dico avviandomi alla porta. - Ci vediamo.. - mi sussurra. Mi giro di scatto, lo fulmino con lo sguardo. - No! Non rivolgermi mai più la parola, tra noi due, oggi, adesso, è finito tutto, qualunque cosa ci sia stata, sia da parte tua, sia da parte mia... è finito tutto. Io ti dimenticherò. Quindi, ciao per sempre, Francesco. - dico e cammino per andarmene. Lui non mi ferma, meglio. Il mio cuore scoppia dal dolore, ho appena rotto tutti i rapporti con lui. Mi sento morire, mi sento malissimo. Lui non mi ama ed io mi ci devo abituare e dimenticarlo. Addio Francesco...

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