CAPITOLO 54

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Drinnn drinnn, apro gli occhi e spengo la sveglia girandomi dall'altra parte... non ho voglia di andare a scuola. Ieri, dopo esser tornata nella sala del cinema, Edoardo ha ricevuto una chiamata da sua madre ed è dovuto andare ed io non volendo rimanere nella stessa sala con Francesco e Caterina, ho preferito tornare a casa. Dopo aver parlato con lui, non avevo voglia nemmeno di mangiare e fare qualsiasi cosa... così mi sono messa a letto subito. Non mi riconosco più. Dove è ľAlice forte che ero? Dove è ľAlice che non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno? Dove è ľAlice orgogliosa che nonostante gli altri le facessero del male, lei camminava lo stesso a testa alta? Dove è ľAlice che odiava i ragazzi e se ne fregava di ferirli? Dove è ľAlice che era felice? Dove è? Io non lo so. Io devo ritornare ad essere quella di sempre, e cercherò di dimenticare davvero ciò che è successo con Francesco, si, io lo farò e ritornerò ad essere ľAlice di sempre. Mi alzo dal letto, non darò mai la soddisfazione a Francesco di vedermi soffrire come lui vuole, mai. Sono le 07.21 è tardissimo! Dio! Vado verso ľarmedio, metto una maglia grigia a maniche corte, un paio di jeans attillati e strappati con le converse nere. Vado in bagno e mi faccio un pocchio ordinato. Mi metto un sacco di mascara e un filo di eleyner. Scendo le scale, non farò colazione, è troppo tardi. Esco e corro verso la scuola. - Aliceeee! - grida una voce dietro di me, che riconosco molto bene. Continuo a correre, non mi fermerò per farmi ferire ancora. - Per favore, fermatiiii! - grida ancora Francesco mentre mi rincorre. Mi sento afferrare dalla vita e sollevare per aria. Caccio un gridolino. - Lasciami! - esclamo agitandomi. Lui mi appoggia a terra però sempre tendendomi dai polsi. - Dobbiamo parlare - mi spiega guardandomi fisso negli occhi. Io mi perdo all'interno di quel grigio, fisso le sue labbra carnose, poi i suoi occhi. - Lasciala subito, coglione! - grida una voce alle mie spalle. Francesco guarda dietro di me e alza gli occhi al cielo lasciandomi i polsi. Scuoto la testa da questo momento di trance, mi volto e c'è un ragazzo che non ho mai visto da queste parti. Mi si avvicina, - Stai bene? - mi chiede toccandomi una spalla. Annuisco ancora confusa, probabilmente se non ci avesse interrotto questo ragazzo, avrei baciato Francesco, non rispondendo più delle mie azioni. - Certo che sta bene, non le avrei torto un capello. - commenta Francesco con un tono sgarbato. - La tenevi per le mani, le stavi facendo male, idiota - dice il tizio. Gli occhi di Francesco si infuocano. - Tu non mi dici come trattarla, la conosco molto più di te! - dice il mio "amico/nemico" avanzando, gli metto le mani sul petto per frenarlo, evitiamo che finiscono alle mani. - Calmati - gli dico, mentre vengo percorsa da mille brividi nel toccare i suoi muscoli, - Non ti lascio sola con lui, sto andando a scuola, immagino anche tu - mi avverte gentilmente, sento la pressione sulle mie mani, ciò vuol dire che Francesco vorrebbe prendere a pugni questo ragazzo. Annuisco, - Grazie - confermo e lo seguo, lasciando il mio "amico/nemico" indietro. - Scusa se non mi sono presentato. Sono Luca, mi sono trasferito qui da poco - mi spiega camminando. È davvero carino, ha gli occhi di un marrone lucente e i capelli scuri e mossi, sembra molto simpatico. - Io sono Alice - rispondo osservando le mie converse. - Quel ragazzo ti dà sempre fastidio? - mi domanda riferendosi a Francesco. Scuoto la testa, - No, è solo un pò irrequieto - preciso con un sorriso, lui mi sorride. Arriviamo a scuola, - Sei la prima amica che mi sono fatto in questa città... spero di essere nella tua stessa classe - dice mentre ci fermiamo in cortile. - Lo spero anche io, sei molto simpatico - confermo con un sorriso. - Hey Ali! Stamattina non c'è il prof di matemat.. - mi spiega Emma avvicinandosi e interrompendosi alla vista di Luca. - Ciao - dice lei mettendosi una ciocca di capelli dietro ľorecchio. Lui sorride, - Ciao - le risponde lui. - Comunque, stavo dicendo... che... insomma, lui non c'è - continua la mia migliore amica fissando Luca intensamente, credo che le piaccia. - Lui chi? - le domando, trattengo a stento una risata per la sua espressione da ragazza innamorata al primo sguardo. - Lui.. il, lui insomma - mi ripete lei sempre imbambolata. - Ciao Alice, come va? - mi domanda Edoardo avvicinandosi. - Ciao Edo, ma chi è che non c'è? - gli chiedo confusa da questa situazione. - Il prof di matematica, abbiamo le prime due ore di libertà - mi spiega il mio amico appoggiandosi alla mia spalla, - Ciao, io sono Luca - fa il mio nuovo amico verso Edoardo. Lui sorride e si presenta a sua volta. - Ti mostro la scuola, almeno ti ambienterai ancora meglio - interviene Emma con un sorriso dolce, Luca annuisce e la segue. Io ed Edoardo rimaniamo da soli, sembra in imbarazzo... - Emma è cotta di Luca - commento ridendo per sciogliere la tensione. - Già, ľho notato. Senti... volevo chiederti una cosa.... - mi dice il mio amico balbettando. Annuisco con un pò di timore, so che gli piaccio, ma non vorrei ferire i suoi sentimenti. - Domani sera do una festa a casa mia, vorrei che ci fossi anche tu - mi spiega grattandosi la testa con un sorriso imbarazzato. - Ma certo! Chi ci sarà? - gli domando guardando in giro, con la notizia dell'assenza del prof, i ragazzi sono andati a fare un giro per la città. - Emma, Sara, Giulia, Marco, Luca che dopo glielo chiederò, Miriam, Sonia, Caterina, Alessio, Marco, Francesco e tanti altri, quasi tutta la scuola - mi risponde fissando i miei occhi verdi, - Anche Francesco e Miriam? - gli chiedo con voce lamentosa, - Sì purtroppo, non mi va di finire nei guai per non aver invitato le persone più famose della scuola - mi risponde con aria arresa, ha ragione. Abbasso lo sguardo, adesso non sono così convinta di andarci, dovrebbe essere una serata di svago e sicuramente con la presenza di Francesco, non lo sarà. - Però ciò non può impedirti di venire alla festa! - aggiunge come se mi avesse letto nella mente. - Io... io non lo so - gli rispondo guardando i gruppi che sono rimasti, quello delle ragazze della 3 c e un gruppo dei secchioni. - Dai Alice, fallo per me - mi supplica lui. - Va bene Edoardo, ma lo farò solo per te - rispondo sospirando sconfitta. Ho fatto bene ad accertare, Francesco non fermerà di certo la mia voglia di divertirmi. - Eccoci! - esclama una voce alle nostre spalle. Entrambi ci giriamo e Luca ed Emma sono lì. - Bella scuola.. - commenta il mio nuovo amico, Emma sorride ad ogni sua parola. - Beh, Emma, andiamo a farci un giro. Edo e Luca devono parlare - intervengo tirando la mia amica per un braccio. Mentre usciamo dal cancello, - Perchè mi hai portata via? Uffa uffa uffaaa - si lamenta lei, - Perché Edoardo deve parlargli della festa! Adesso facciamo una passeggiata - le dico. Lei annuisce e mi segue. - Come hai incontrato Luca? È davvero bellissimo... - mi domanda lei con un tono sognante. Le spiego tutto, anche di ieri. Lei è a bocca aperta. - Sai, forse dovresti ascoltare cosa ha da dirti - conferma lei allargando le braccia - No! Io non voglio che mi ferisca, sai che lo amo ed ho paura di quello che potrebbe dirmi - le spiego sbuffando. - E se invece fosse qualcosa di importante? - mi domanda con aria maliziosa, la guardo male.

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