《Ste', Ste', sveglia. Vai ad aprire.》 Dico scuotendo il mio amico. 《La casa è tua, quindi vai te》Lo odio quando fa così. 《Ma sono orribile. Dai, vai te》《Elettra, sei bellissima. Vai te. Voglio dormire》《Sei insopportabile.》
Mi alzo, mi guardo allo specchio. "Dai, sono presentabile" Penso.
Vado ad aprire la porta e mi ritrovo davanti un ragazzo, più alto di me. Be' ci vuole poco ad esserlo. Capelli castani con un ciuffo biondo.
"Chi sarà?" Penso.
《Ehm... chi sei?》 Gli chiedo. Lui scuote la testa e si presenta. 《Sono Riccardo, il nuovo vicino- dice indicando la porta di casa sua- mi serve.. ehm.. mi serve lo zucchero..》
Lo zucchero? Stiamo in un film americano in cui il vicino chiedo lo zucchero alla protagonista, o viceversa?
Vado in cucina e prendo lo zucchero, intanto Stefano si è alzato; mi abbraccia da dietro.
《Chi era?》mi chiede con ancora la voce impastata dal sonno.
《Il nuovo vicino, gli serve lo zucchero》dico ridendo. Ride anche lui, forse sta pensando la stessa cosa che ho pensato prima.
Vado dal mio nuovo vicino e gli do lo zucchero. 《Tieni》 dico porgendogli lo zucchero. Ad un tratto arrossisce. Ho fatto qualcosa di sbagliato?
《Ciao..》 dice andando a casa sua.
Non gli rispondo. Chiudo la porta e mi giro. Stefano sta davanti a me, in mutande. Mo capisco. Il mio nuovo vicino ha visto Stefano in mutande. Come si chiama? Alessio? No.. il suo nome iniziava con la 'R'. Bo', tanto non gli parlerò, lo farò solo per salutarlo o quando mi ridarà lo zucchero.
《Carino, non trovi?》Dice Stefano guardandomi con una faccia strana. Che cosa starà pensando?
《Caruccio》dico alzando le spalle.
《Mh.. sicura?》 Ora ho capito!
《Qualcuno qui è geloso, eh》 dico andando verso di lui. È sempre stato geloso.
Mi ricordo quando gli ho detto che mi ero messa con uno. Non mi ha parlato per un giorno. Molto dicono che gli piaccio, ma non è così a lui piace una ragazza, se non mi sbaglio si chiama Anastasia. La incontra quasi sempre allo skate park. Lui dice che sono amici.
《Stai pensando a lui?》 Mi chiede Stefano. Gli sorrido. 《No, sto pensando che sei troppo geloso.》《Ti devo proteggere.》Dice per poi andarsene in cucina, lo seguo. Il campanello suona, di nuovo. Vado ad aprire la porta: è il mio nuovo vicini.
《Tieni lo zucchero.. scusa per averti disturbato. Stavi con il tuo ragazzo.. io.. ehm.. scusa》dice diventando rosso. È timido questo ragazzo.
《Oddio, no. Lui non è il mio ragazzo, è un mio amico. È tutto ok. Stai tranquillo》 Lui sorride. Ha un bel sorriso. Aspetta sta sorridendo perché io e Stefano non siamo fidanzati o perché non ha interrotto niente? Sarà sicuramente la seconda ipotesi. 《Tieni》 dice porgendomi lo zucchero. 《Grazie》 dico. Perché grazie? Glie l'ho prestato io!
《Allora ciao..》 dice, sta aspettando che io dica qualcosa, ma cosa?
Oh, vero!
《Sono Elettra》 dico. 《Che bel nome.. allora ciao Elettra》 《Ciao》
Chiudo la porta e vado in cucina. Stefano sta mangiando dei biscotti. Metto apposto lo zucchero. 《"Che bel nome". Perché doveva rompere i coglioni proprio a noi?》dice incazzato. 《Dai, ste', è solo il mio nuovo vicino di casa. Non succederà niente. Oggi andiamo allo skate park e mi fai conoscere quella ragazza》dico, sperando che si calmi. Gli si illuminano gli occhi, si alza e si va a lavare. È proprio innamorato.-
《Chi è ste'? Dov'è la fortunata?》 Dico a Stefano. 《Stai calma, mo te la faccio conoscere》
Stiamo allo skate park. Stefano è agitato, non vede l'ora di vederla. È la prima volta che vengo qui. Non so andare sullo skate e non voglio imparare.
Mi guardo intorno, c'è molta gente. 《Eccola, eccola》mi dice Stefano. 《Stefano!》 Dice una ragazza molto bella, ovviamente più alta di me, con i capelli castani e con gli occhi blu. È magra e si veste bene.
《Anastasia, lei è Elettra una mia amica》dice indicando. Che te indichi? È ovvio che stai parlando di me. Ci sono solo io di fianco a te!
《Ciao》 dico alla ragazza di fronte a me. I due si mettono a parlare ed io, per non essere di troppo, me ne vado. Voglio visitare questo posto.Fra la gente vedo un ragazzo che veniva a scuola con me. Me lo ricordo bene, era uno dei più popolari, poi si è ritirato. Molte mie compagne di classe gli vanno ancora dietro, ma non è tutta questa bellezza. È carino, nulla di più.
Alcune volte ho parlato con lui: una volta perché stava davanti alla macchinetta ed io avevo fame. Una volta mi ha parlato per chiedermi se una mia compagna era entrata a scuola. E un'ultima volta per chiedermi se avevo €1. Insomma, ci siamo parlati pochissime volte. Nemmeno si ricorderà di me.
Come non detto, si sta avvicinando. Prendo il telefono dalla tasca e comincio a chattare, in verità faccio finta. Ma lui non lo sa.
《Tu sei quella che andava nella mia scuola, quella con il nome strano》Dice Edoardo. 《Elettra. Tu sei Incurvati, giusto?》Faccio finta di non sapere come si chiama. Il perché non lo so.
《Giusto.》 《Perché sei qui?》Ora comincio a fare la stronza. Non lo faccio apposta. Lo giuro.
《Perché un mio amico ti vuole parlare, ma non ha il coraggio di farlo》 《E chi sarebbe?》《Riccardo》 《Chi?》 Indica un ragazzo dietro di lui.
Oddio. Il mio vicino di casa è amico di Edoardo.
Perché mi vuole parlare?
Perché ha mandato Edoardo a farlo al posto suo?
È davvero così timido?
Forse non vedrò Riccardo solo quando uscirò di casa o quando gli servirà lo zucchero.
Forse mi voleva solo salutare. Nah..
《Allora..?》 Mi chiede Edoardo. 《Mh..? Scusa stavo pensando, puoi ripetere?》《Vuoi venire da noi?》 Dice indicando un gruppo di ragazzi, fra cui c'è il mio vicino di casa.
《Non posso, sto con un amico..》《Intendi quello che sta con Anastasia》 dice indicando Stefano. Perché indica sempre?
《Mi spiate?》 Ho davvero paura che mi spiano.
《No, no, che dici. Riccardo si. Yuri controlla sua sorella.》
Anastasia è la sorella di Yuri, aspetta ma chi è Yuri?
Riccardo mi spia? Ma no. Non è così.
《Devo andare》 dico ad Edoardo. Me ne vado. Devo fumare.
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Vicini Di Casa |Riccardo Ridolfi|
Fanfiction《Elettra, moriresti per me?》 《No》 《Vivresti per me?》 《No. Vivrei con te》