Vicini Di Casa |Riccardo Ridolfi|

capitolo 12.

La distanza uccide i rapporti. L'ho capito solo ora. La distanza ti uccide. La distanza è il nemico di tutti.
Non uso il telefono da una settimana, non voglio sentire nessuno, mi farebbero domande del tipo "com'è Torino?" "Hai fatto amicizia?" E direbbero una frase che io non sopporto "Non dimenticarti di me". Come potrei dimenticarmi di loro? Come? Siamo tutti tristi per questa separazione, ma non è colpa di nessuno.
Sono già passati due terzi di estate, agosto è alle porte. Volevo passere agosto con Stefano. Uffa.
Mamma perché te ne sei andata? Mi manchi da morire! E stare qui con papà mi piace, ma preferisco stare con te. Mi manchi mamma. Mi manchi..
Loro proveranno la stessa cosa.. sono una merda. Non volevo sentire nessuno perché non volevo pensare a Roma, alla vita che avevo lì. Ma, come al solito, ho fatto la cosa sbagliata.
Vado a prendere il telefono e lo accendo.
Duecento messaggi da Riccardo.
Cento messaggi da Stefano.
Mille in un gruppo.
Cinquanta da Giada.
Trenta da Daniel.
Trentatré da Al.
Leggo, per modo di dire, i messaggi del gruppo.
Passo ai messaggi di Stefano, poi a quelli di Giada, poi a quelli di Daniel e alla fine a quelli di Al. Naturalmente rispondo ad ognuno di loro.
Ho lasciato Riccardo per ultimo. Non so perché, forse per il fatto che devo realizzare che gli piaccio. Amo quando mi dice quelle due parole. Amo quando mi scrive. Amo i suoi occhi, i suoi capelli. Amo l.. ODDIO! No. Non devo pronunciare quella frase. No. No. No. No. No. No. No. No. No. No. No. No. No. No. No. No. No.
Devo prima capire se mi piace per davvero. Non voglio che succeda un casino, di nuovo. Non voglio fare di nuovo lo stesso errore. Voglio esserne certa, al cento per cento.
Apro la sua chat e leggo i suoi messaggi.
"Ehi, Ele!"
"Ele"
"Ele"
"Ele"
"Elettra!"
"Ti devo dire una cosa importante!"
"Mi sono fidanzato"
"Si chiama Elisa, è un'amica di Viti, un amico mio"
"I 'ti amo' che ti ho detto non erano niente"
"Ho sbagliato a dirteli"
"Tanto a te è indifferente"
"Amavi Stefano"
"Credo che lo ami ancora, sotto sotto"
"Elettra"
"Perché non rispondi?"
"Ele!"
E così via.
Si è fidanzato con una.
"I 'ti amo' che ti ho detto non erano niente"
Non erano niente? Niente?
Come non erano niente?!
A lui non rispondo, è una cosa infantile lo so. Ma non riesco ad essere felice per lui. Prima mi dici "ti amo" poi ti fidanzi con una? Mi stai prendendo in giro? Credo di si.
Chiamo Giada e le dico che Riccardo si è fidanzato. All'inizio dice "sono felice ore lui!" Ma quando le dico che mi ha detto 'ti amo', mi dice "che stronzo! Spero che si lasciano!" Mi sono messa a ridere e anche lei. Mi manca. Questa volta per davvero.
Parliamo per tanto tempo.
《Stefano vive da me e Al, gli manchi troppo. Lui l'ha presa peggio di tutti, lui ti ama.》 Dice Giada.
Già, lui mi ama. Io non lo so. Non capisco più niente!
《Si è fatto un tatuaggio. "Cogli quel fottuto attimo". Gli ho chiesto cosa significasse per lui. Sai che ha risposto? "Ho perso la persona più importante della mia vita. Potevo tenerla fra le mie braccia e impedirle di andarsene, invece se ne è andata comunque. Ho sempre fatto le cose con lei. E ora? Ora siamo divisi. Divisi. Prima d'ora non lo siamo mai stati, mai. Come farò senza di lei? Poteva stare con me e mia madre, ma non sono riuscito a trattenerla. Potevo cogliere quel fottuttissimo attimo! Mi manca, Giada. Mi manca.."》
Anche lui mi manca. Anche lui. Vorrei prendere il primo treno e venire lì, da loro. Ma non posso. Devo comportarmi bene, se no starò qui, a Torino, fino ai diciannove anni. Starò qui fino alla maturità. Starò qui per due anni se faccio qualche cazzata.
Dopo avermi raccontato le altre novità saluto Giada e attacco.
Vado verso la finestra della mia camera, la apro e mi metto a fumare.
Comincio a piangere. Perché Riccardo si è fidanzato, perché?
Io lo amo..
Anche se non ne sono sicura al cento per cento, lo amo.
Prendo il telefono e gli mando un messaggio.
"Ti amo".
Lui non tarda a rispondermi.

Scordami.