Capitolo 20.

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Non vedo Riccardo da quella notte. La notte più bella della mia vita, devo dire. Non mi ha nemmeno salutato, niente. Mi ero svegliata e non l'ho trovato. Sul suo cusicino c'era un biglietto. "Forse è stato un errore". Ancora tengo quel biglietto e quando lo leggo mi arrabbio sempre. Ho lasciato Andrea per lui. E lui che ha fatto? Se ne è andato.
Da quella notte niente è più come prima. Andrea non mi parla. Alex si è messa con quest'ultimo e mi ignora anche lei. Chris mi parla ancora, il nostro rapporto non è cambiato. Stefano, Giada, Al e Daniel si sono trasferiti a Torino, per starmi vicina. Non so cosa farei senza di loro.
La gravidanza di Giada va alla grande. Sta quasi al nono mese. Non vedo l'ora di tenere in braccio il piccolo Leo..

In questo momento sono con Giada, in camera mia. 《Fra poco sarai maggiorenne》mi dice. Eh, già. 《Si, ma non voglio fare niente. Quando farò diciotto anni il piccolo Leo sarà già nato. Preferisco che tutti voi pensiate a lui, non a me》 Quello che ho detto è vero.
《Noi festeggeremo lo stesso. Okay? Sono i tuoi diciotto anni. Diventerai maggiorenne. Non sarà una di quelle feste, stile Boss delle cerimonie. Una cosa intima, solo noi. Okay?》 Quando ha detto 'noi', mi è venuto in mente Riccardo. Annuisco e mi alzo dal letto. Giada mi guarda. Sospiro, vado verso la finestra e la apro. Giada mi manda a fare in culo, perché fa freddo. Ma non me ne frega niente. Accendo una sigaretta.
Al primo tiro penso a mia mamma.
Al secondo tiro penso a Leo.
Al terzo tiro penso a Riccardo.
Al quarto tiro penso a me stessa.
Al quinto tiro non penso a niente.
Chiudo e gli occhi e spero di andarmene via, come il fumo che esce dalla mia bocca.
Finita la sigaretta chiudo la finestra e ritorno da Giada.
《Ti devo dare una cosa》 mi dice infine la mia amica. Si alza e va verso la sua borsa. Tira fuori un figlio e me lo porge.
《L'ha scritta Leo》 È una lettera. 《Io vado》 dice la mia amica. La accompagno alla porta.

Cara Elettra,
quando leggerai questa lettere saranno passati anni, oppure mesi dalla mia morte.
Vorrei stare lì, con te adesso. Ma non si può.
Ti scrivo questa lettere per dirti di andare avanti. Non essere triste per quel ragazzo che ami. Lui ritornerà. Lui resterà. Devi essere felice. Se sei triste la tua vita sarà triste. Se sorridi è tutto più bello. Tu sei bella.
Elettra tu sei forte. Non abbatterti. Se vi siete lasciati, vai avanti. Se lo ami ancora, cercalo. Vai da lui e diglielo. Se non hai il coraggio di farlo allora non piangerti addosso.
Piccola, devi essere forte. Fallo per me.
Okay, questa lettera fa schifo.
È la cosa più brutta che io abbia mia scritto.
Sii forte.
Ti amo. E lo so che ti ho fatto soffrire, che la mia morta ti ha causato solo dolore. Mi dispiace.
Tuo (almeno credo) Leo.

La lettera di Leo fa schifo. Però mi è servita. Non mi devo abbattere, fra qualche settimana nascerà mio nipote. Il mese prossimo farò diciotto anni.
Fra poco sarà anche l'anniversario di morte di Leo.. Cazzo. Non ci voglio pensare. Come ha potuto? A quest'ora io potrei essere con lui.

Prendo il telefono e vado su instagram.
Non c'è niente di che, solo foto di persone famos.. Aspetta! Ma questo è Riccardo. Sì, è lui. È Riccardo. Si sta tenendo la mano con una.. Perché? Cazzo! Perché? Dio..
Lancio il telefono. Non me ne frega se si rompe, tanto il mio cuore è già rotto.
Guardo il vuoto per minuti, che a me sembrano ore, finché la mia suoneria non mi risveglia. Lo vado a prendere. È Al.

《Dimmi》dico. Lui non risponde subito, e questa cosa mi preoccupa.
《Al, rispondimi! Cazzo》 alzo la voce. Lo sento sospirare.
《Giada.. il bambino..》 《Cosa cazzo succede?》urlo. 《Giada sta per partorire. Il bambino sta nascendo!》 《State all'ospedale? Dove cazzo state?》
Al dopo un po' mi da tutte le informazioni.
Esco di casa e comincio a correre verso l'ospedale. La mia migliore amica sta per partorire. Mi devo sbrigare.

Questo capitolo è bruttissimo lalalalaaa.
Comunque ho già in mente il finale. Sarà fra qualche capitolo. Forse dopo il prossimo.
Poi non so se scrivere un'altra storia. Fatemi sapere

Vicini Di Casa |Riccardo Ridolfi|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora