•III•

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Quando mi svegliai erano le 18 circa e la spia del pc lampeggiava: una notifica.
"Antony Mariani ha accettato la tua richiesta di amicizia e ti ha inviato un messaggio."
Cuore in gola, ansia.. Che aveva da dirmi?
Aprii il messaggio con la mano che tremava e lessi ciò che c'era scritto: «Chi non muore si risente.. Come stai?»
Cosa intendeva? Dio mio, se aveva detto quelle cose significava che lui mi conosceva davvero, che si ricordava di me.
Aspettai circa un'ora prima di rispondere, non volevo sembrare stupida e fare subito una figuraccia dicendo che io non avevo la più pallida idea di chi fosse dato che avevo perso la memoria.
Gli dissi solo che stavo bene, non chiesi nemmeno come stesse lui, non mi interessava, volevo solo sapere chi fosse.
Alla mia risposta un po' fredda lui se ne uscì con un diretto: «Ti va un caffè qualche giorno? Abbiamo tante cose da raccontarci! Ho visto che ora vivi a Roma, va bene il bar alla Garbatella, quello alla fontana dove non va molta gente? Sai, ormai sono vip ahah»
Parlava come se mi conoscesse così bene, come se fosse sicuro che avrei accettato. Perché? Chi era Antony e come faceva a far parte del mio passato?
Accettai. L'appuntamento era per il sabato successivo alle 15:30.
Erano le 20 quanto Nicholas rientrò, preferii non dirgli niente di tutta questa storia, non so perché.

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