Trovai il blocchetto, lo lanciai sul letto e iniziai a prepararmi; la partita era all'Olimpico alle 21:30 ma io volevo essere pronta prima.
Non pranzai, lasciai un biglietto a zia con scritto che avevo da fare e che non avrebbe dovuto aspettarmi per cena.
Alle 16:30 uscii di casa, volevo fare prima un giro. Trovai tanto traffico, la gente era in subbuglio per la partita e le strade erano piene di macchine e i balconi già sfoggiavano bandiere tricolori.
Si fece notte in fretta così mi diressi verso lo stadio. Era da tanto che non andavo a vedere una partita, della Nazionale poi non l'avevo mai vista.
Parcheggiai e mi diressi verso le entrate, quando mi chiesero il biglietto tirai fuori il blocchetto e ne strappai uno per consegnarlo all'addetto, quando lesse che facevo parte dei posti nelle tribune d'onore, chiamò un uomo alto che mi fece segno di seguirlo. Mi fece passare per una porta e mi invitò a salire delle scale bianche e illuminate da una luce accecante. Arrivammo in alto e aprì una porta, mi fece segno di accomodarmi e passai.. Quando guardai oltre la porta rimasi senza fiato. Era una vista assurda, vedevo tutto lo stadio stracolmo di gente, bandiere, magliette e striscioni al vento. Il campo era vicinissimo e io quasi stentavo a crederci.
Mi sedetti al mio posto e mi misi la borsa sulle gambe. Mi sentivo fuori luogo, a pochi metri da me c'erano persone famose, mogli di calciatori, presidenti e altri tizi che, da come erano conciati, dovevano essere persone importanti.
Qualcuno mi fissò, forse perché si notava il mio essere totalmente estranea a quella situazione, qualcun altro nemmeno si accorse della mia presenza. Mentre ero concentrata a godermi l'atmosfera pre-partita una ragazza mi toccò il braccio, mi volta di scatto. Era vestita bene, indossava un vestitino verde scuro e dei tacchi altissimi. Mi sorrise e disse:«Ciao cara, non ti ho mai vista prima!»
Arrossii e le risposi:«Ehm, sì.. È la prima volta che vengo, un amico mi ha invitata, Mariani.. Ehm..»
Lei mi guardò con aria stupita e incuriosita:«Mariani? Quindi tu sei la sua ragazza! Oh, che piacere, io sono Valentina, la ragazza di Bartelli. Antony non ha mai ospitato nessuno nelle tribune e sono contenta che finalmente si è deciso a farti venire!»
Mi spiazzò completamente:«Oh nono, io non sono la sua ragazza.. È un mio vecchio amico diciamo..»
Lei sembrò più spiazzata di me ma disse:«Ah.. Mi aspettavo fossi.. Vabbe, dovete essere davvero amici allora! Sai com'è lui, non dà molta confidenza» Feci cenno di sì con la testa e prima che potessi rispondere sentii gli altoparlanti accendersi e una voce annunciare l'ingresso in campo delle squadre.
La partita andò bene, Antony entrò al secondo tempo e fece il goal del raddoppio. Lo guardai attentamente mentre giocava e provai a immaginare com'era stato vederlo allenarsi tanti anni prima.
Si concluse 2-0 per l'Italia, i tifosi diedero il meglio di loro e per un attimo mi sentii a mio agio. Tutti stavano lasciando lo stadio e le altre persone sedute nelle tribune d'onore si iniziarono a dirigere verso gli spogliatoi, così feci anch'io; volevo salutare Antony, o perlomeno questo pensavo di voler fare.
Scendemmo negli spogliatoi ed entrammo in quello dell'Italia, Antony si stava mettendo la tuta quando si accorse che ero lì. Mi sentivo un pesce fuor d'acqua. Mi fissò, poi abbassò lo sguardo e si piegò per allacciassi le scarpe. Mi avvicinai e dissi:«Sono venuta, hai visto?»
Non rispose, rimase impassibile e si girò verso la borsa, frugò per qualche secondo, poi tirò fuori una lettera e me la consegnò in mano. Lo guardai confusa:«Cos'è?»
Lui, sempre impassibile, rispose:«Leggila e basta, meglio che sei venuta ora così ho fatto»
Non riuscivo a capire:«Fatto cosa?» Ma non rispose, prese le sue cose e se ne andò dagli spogliatoi senza aggiungere altro. Rimasi lì dentro, tra personaggi famosi e giocatori, chiunque avrebbe pagato per stare al mio posto, eppure a me non fregava niente di quella gente, quindi me ne andai.
Arrivai al parcheggio e mi sedetti al posto guida, mi sentivo così stupida. Presi la lettera e la posai sull'altro sedile, non volevo leggerla, non so perché ma non avevo il coraggio.
Accesi la macchina e mi diressi verso casa di zia, volevo dormire.
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North Star
RomanceAlisia è una ragazza di 25 anni con una vita apparentemente normale. Ha un ragazzo che ama, delle amiche e un lavoro. Vive a Roma da 5 anni, da dopo la sua rinascita, così la definisce lei.. Infatti un incidente le ha cancellato la memoria e non ric...