Cindy
"Uff..." Si strofinò le braccia contenta. <Yaiii!! Finalmente una giacca decente!> saltellò per la strada del parco con la macchinetta in mano. Con i soldi che aveva guadagnato dopo quella settimana e l'incontro con quel uomo dal nome come simile ad un aspirapolvere, proprio grazie a lui che aveva ottenuto più soldi del solito, era riuscita a comprarsi quel giorno una giacca. Peccato che aveva dovuto congedarsi poco dopo, avrebbe voluto parlare con lui ancora di più ma aveva scordato completamente di passare dal fioraio come promesso. All'ultimo momento l'ha aiutata a mettere apposto alcune cose nel negozio. La vecchia signora è sempre così gentile con lei, impossibile dire di no se ha bisogno d'aiuto. "Calduccio..." Si abbracciò se stessa passando vicino ad una fontana. "Fantastico..." Si guardò intorno ammirando gli alberi spogli e le coppiette camminare mano nella mano. <Posso fare un sacco di foto!> così prese la fotocamera in mano, sfilò via i suoi guanti neri e cominciò a scattare foto. Una coppia poco più avanti di lei si tenevano mano nella mano parlando con grandi sorrisi, lanciandosi dei sguardi mielosi. "Awww..." Fece una foto di nascosto dopodiché le urla di bambini attirarono la sua attenzione. "Un parco! Fantastico!" Ormai per lei era diventato tutto bellissimo da quando era giunta in Corea. Doveva ammettere che non era stato facile, il costo del trasloco in un paese all'altro era troppo per lei così si portò giusto le cose più necessarie e utili. In più l'appartamentino era minuscolo ma abbastanza per lei. Già era stato difficile trovare una nuova casa a Seoul, ebbe proprio fortuna. Un bambino si dondolava sull'altalena urlando probabilmente "Sto volando!" Ridacchiò e fece una foto "È venuta benissimo..." La impostò in bianco e nero e fu ancora più fantastica. Le ricordò l'inverno di lei da bambina, era spesso sola. Abitavano lontani dalla città in un paese ed essendo asiatica i pochi bambini non volevano giocare con lei. "I bambini possono essere a volte veramente crudeli..." Ridacchiò ricordando come una volta la imprigionarono in un igloo. Rabbrividì al pensiero, non riusciva più ad uscire. I muri erano congelati nella notte precedente è quella mattina la buttarono dentro per poi chiudere il buco con un masso e della neve. Essendo la più piccola non ebbe la forza di aprire. <Ci misero un girono intero per trovarmi...> ridacchiò sedendosi su una panchina... < Mi minacciavano di picchiarmi se sarei uscita...> "Ne ho passate delle belle!" Ripose la macchinetta nella borsa e mise le braccia sullo schienale della panchina per poi guardare in alto. "Che bella domenica..." Respirò a fondo l'aria sentendo i bambini ridere. Aprì di colpo gli occhi sentendone uno piangere. Una ragazzina sedeva a terra mentre altri bambocci più grandi di lei le buttavano neve e sassi addosso. "Hei! Vergognatevi mocciosi!" A passo pesante li raggiunse e i ragazzini scapparono via. Si abbassò prendendo la manina della bimba. "Tutto ok?" Cerco di parlare in coreano il meglio possibile. La piccola annuì cancellando ancora delle lacrime. "Vieni qui" la prese in braccio "Cerchiamo insieme la tua mamma d'accordo?" "Si..." Così camminarono intorno per il parcogiochi osservando una madre dopo l'altra "Tesoro!" Di colpo un urlo dietro di lei, si volse ed una donna dai capelli neri a caschetto corse verso di lei a braccia aperte. "La mia bambina!" La prese via dalle sue braccia con le lacrime ai occhi "Dove l'ha trovata?" "Dei ragazzini le stavano tirando neve addosso, era pericoloso già che avevano aggiunto sassi..." "Grazie mille per averla aiutata!" "È stata gentile la signorina?" Volse la domanda alla figliola che lei annuì. "Venga le offro un thè caldo, c'è una bancarella qui vicino. Trovo giusto ringraziarla in qualche modo" "Non deve..." "Insisto!" La prese al braccio per poi condurla a quel piccolo stand dove preparavano dei thè. La donna parlò velocemente al venditore in coreano per poi consegnarle la bevanda calda "Graziemille ancora! Di grazie Mi-Cha..." "Grazie..." La salutarono con la mano per poi andarsene verso l'uscita. Prese un sorso della bevanda calda sentendosi riscaldare lentamente in tutto il corpo. Il suo telefono cominciò a squillare "Pronto?" "Cindy! Finalmente ti raggiungo! Ma dove sei finita!" Si morse il labbro maledicendosi di aver risposto "Anna... Ciao..." "Dove sei! Da tanto che ti cerco finché tua Madre mia ha detto che sei traslocata in Corea!" <Avrei dovuto dirle di stare zitta...> "Allora cara! Quando mi ridarai i soldi?!" "Neanche chiedermi come sto? Comunque mi stai chiamando dall'altro capo del mondo. Stai spendendo una mazza di soldi telefonandomi!" "Ne guadagnerò di più dopo..." "Ne hai già ricevuti abbastanza di soldi da me!" Le attaccò in faccia impostando il suo numero come indesiderato. "Fanculo che mi chiamerai ancora!" Ridacchiò infilando di nuovo il telefono nella tasca della giacca. "Bene... Torniamo a fare foto!" Alzò la macchinetta e ricomincio a fotografare. Mentre scattava vagava nei suoi pensieri. Vedendo quelle coppiette e quei ragazzi carini dovette pensare a Dayson... <Daesung stupida... Hahahaha> aveva fin da subito avuto l'impressione di averlo visto da qualche parte ma magari era solo la sua impressione. Si chiedeva anche se quel ragazzo le fosse sbattuta addosso apposta... Ma quando si volse a guardarlo era veramente ridicolo. La sua faccia da stupido e divertente allo stesso tempo. Un uomo che non risalterebbe per niente alla gente ma affascinante. <Almeno stile nel vestirsi ce l'ha...> sorrise fermandosi per strada guardando nel celo. "Daesung eh? C'era una app..." Tirò di nuovo fuori il suo natel facendo una veloce ricerca. "Hahahahaha! Appena sarò a casa mi metterò all'opera!" Lo infilò di nuovo in tasca ed era già sicura di cosa avrebbe fatto. "Se ti rincontrerò sarà la prima cosa che ti farò vedere e ci sarà da morire dal ridere!". Camminò a grandi falcate verso l'uscita raggiungendo lentamente casa un pò' lontano dal centro città. Era obbligata a usare i mezzi pubblici. In quell'istante vide il bus raggiungere la fermata "Cazzo!" Partì a corsa tenendo la macchinetta in mano così non sbattesse e riuscì ad entrare giusto in tempo. "Uff... Per un pelo".
Le persone aumentarono improvvisamente quando raggiunse la seconda fermata e fu schiacciata in fondo in un angolino mentre un uomo alto le si appiccicò davanti. Si guardarono un attimo nei occhi "Mi scusi..." Disse lui in coreano per poi distogliere lo sguardo, mentre si teneva con la mano al manico di stoffa che appendeva sul soffitto rimanendo così in equilibrio. Mentre il bus frenava e ripartiva di continuo con le persone che aumentavano schiacciandola sempre di più al vetro, osservava la strada. Doveva ammettere che Seoul era bella anche se le mancavano le colline verdi di casa sua. Mentre in estate diventavano gialle dorate e marrone dove i contadini aravano la terra. Invece quando le colline si separavano e il terreno era piano si trovavano anche spesso campi con maree di girasoli che seguivano beati il sole. Sospirò sorridendo, ora era nella sua città natale. Si sentiva bene a Seoul, anche se aveva malinconia, doveva ammettere che era un gran cambiamento venire dalla compagnia in una città così grande. Sorrise tenendo ben stretta con la mano la macchinetta e con l'altra il manico di ferro per non cadere. Di colpo l'autista frenò e tutti quanti furono sparati in una direzione schiacciandosi l'uno contro l'altro. Sentì solo uno strano rumore quando sbattè contro l'uomo al suo fianco. Si udirono delle polemiche verso l'uomo al volante e quando si mise di nuovo al suo posto confusa si accorse cosa fosse stato quel rumore. "Nooo..." Non credeva ai suoi occhi. La macchinetta fotografica era stata schiacciata e l'obiettivo era incastrato all'interno della macchina fotografica in modo inclinato. Non osò nemmeno zummare. Il risultato sarebbe stato che si sarebbe rotta ancora di più. "Bravissima Cindy... Avresti dovuto rimetterlo nella sua custodia..." Rimpianse di non averla rimessa al suo posto e cercò di tirare fuori con le dita l'obiettivo incastrato. "Cavolo..." Ci rinunciò dopo vari tentativi. Poco dopo scese passando fra le persone a fatica e saltando giusto in tempo fuori prima che le porte si chiudessero. "Madonna..." Vide partire via il mezzo pubblico. Mise apposto la sua borsa inserendo la macchinetta e pochi passi dopo raggiunse la palazzina in cui viveva. Dentro salì i tre piani di scale e aprì la porta alla sua sinistra. Appena dentro si trovava nel salottino con la finestra, appese la giacca al gancetto di ferro e sfilò le scarpe. La borsa la buttò sul divano di seconda mano che si era comperata poco tempo fa. Svoltando a sinistra si trovava la porta che portava in bagno e poco avanti la cucina. Invece di fronte si trovava la porta che conduceva alla sua camera. Entrò nella cucina ed aprì il frigorifero mentre con l'altra mano si acchiappò il barattolo di caramelle. "Hmm... Voglio della cioccolata..." Rimase a cercarla e quando la trovò tutta esaltata corse sul divano accendendo la vecchia TV. Una cassa di legno rosa, se la era colorata da sola, faceva da tavolo sopra il tappeto viola a pallini giganti bianchi anche se i colori non si sposavano al divano Arancione consumato l'aveva comperato comunque. Scartò la carta staccando i primi due quadratini, così fece dello zapping mentre cercava di scegliersi un canale. "Magari oggi continua quel drama..." Le persone parlavano in quella lingua che conosceva a malapena. "Salve a tutti e ben..." Cambiò notando che fosse più un canale per vecchi "Questi sono gli amici di..." "Non ho voglia di cartoni adesso... Ma dove è quel drama?!" "I BigBang si esibiranno settimana prossima qui a Seoul! Gli ultimi biglietti sono ancora in vendita!" "Uff... Che noia, e che nome strano per un gruppo..." E finalmente cambiando ancora il canale trovò il drama che era appena cominciato. "Giusto in tempo hahaha!" Mangiando un boccone dopo l'altro si ricordò della app e mentre guardava la serie si mise all'opera al telefono prendendo anche la sua macchina fotografica. "Hihihihi! Quando lo rivedrò dovrò fargli vedere la foto! È troppo bella!" Cominciò a ridere buttandosi sul divano sprofondando nel cuscino consumato. "Bah... Dovrò prendere uno nuovo quando avrò più soldi..." Si rialzò mettendoci un cuscino sotto e riprese a guardare allungando la mano, verso il pacco di caramelle con la forma di Pikachu. Nel frattempo era anche a migliorare la foto sul telefonoq mentre si caricavano anche le immagini nella memoria tramite la macchinetta.Hahahahahah mi sono accorta solo la sera del capitolo intruso della mia amica giaduxx Hahahahah la amo troppo lama. Hihihihi
Beh era un capitolo cortino, ci sentiamo al prossimo 😏✨😘
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The Panda Girl
FanfictionLa ragazza che gli interessava era stata già bella che conquistata. Erano passati quattro mesi da quando il casino nel gruppo finì. Mentre la situazione di Taeyang in amore era solo sofferenza, infatti lo rattristava anche se non poteva fare altro...