Capitolo 16: Capodanno indimenticabile

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Yla
Appena sveglia si stiracchiò nel letto allungando, ancora stesa, le braccia indietro colpendo con le nocche la parete. Facendo una smorfia dal lieve dolore riportò le mani davanti a sé massaggiandosele, che erano diventate tutte rosse. Volse così lo sguardo vedendo Jiyong dormicchiare ancora beato con la faccia schiacciata sul cuscino, mostrando le sue guance morbide lievemente rosse e la barba che gli era cresciuta nei ultimi giorni liberi. Si divertiva spesso ad accarezzargliela, non era perfetta, ma era divertente. A volte lo prendeva in giro chiamandolo riccio.
Lo amava veramente tanto e ripensando a tutto quello che passarono per stare insieme, le scappava sempre un sorriso. Infine aveva tutti a cuore, l'avevano salvata da Greg quasi un anno fa. Si sorprese con cuore sollevato. Pure del fatto che fossero una coppia da così tanto tempo il loro amore lo percepiva rafforzarsi sempre di più. Ogni giorno. <Come passa veloce il tempo e lo voglio trascorrere con te per sempre>  si avvicinò solleticandolo al viso con i suoi ricci per poi dargli un dolce bacio sulla guancia. "Buongiorno amore..." gli sussurrò nel orecchio mentre lui sbatté le palpebre mezzo addormentato ancora. La fissò per un istante realizzando che fosse lei, poi sorrise allungando la mano alla vita tirandosela al suo fianco. Con i visi attaccati la baciò. Uno di quelli dolci che le faceva sempre scaldare il cuore. Dopo quel risveglio pieno di affetto poggiarono dolcemente la fronte ridacchiando. "Buongiorno..." le rispose sussurrando, con la mano le spostò una ciocca dietro l'orecchio e la fissò di nuovo nei suoi occhi profondi. "Oggi è l'ultimo giorno dell'anno e dobbiamo ancora organizzare tante cose lo sai?" Gli ricordò e lui sbuffando si stese sulla schiena "Mi ero appena svegliato bene..." ridacchiò per poi sedersi su di lui guardandolo dall'alto. "Oggi sarà una bella giornata vedrai! Dobbiamo solo organizzare la cena, le bibite che dobbiamo ancora prendere e magari dare una pulita in casa! Cosa ne pensi?" Lui annuì senza dire una parola. "Perché mi fissi cosi?" Domandò vedendo lui fermò a guardarla "Sei bellissima quando ti impegni ed organizzi, in più con questo sole che ti illumina sembri un angelo... Il mio angelo!" si alzò di scatto trovandosi sempre seduta su di lui mentre la baciava sul collo dolcemente. "Sarai sempre mia..." sussurrò con voce suadente mentre le lasciava dolci baci su tutto il collo per poi abbassarle la manica e passare sulle spalle. Le vennero i brividi, ma si riprese subito dall'eccitazione. "Bene! Vedo che sei attivo! Forza alza il tuo culo e tiriamoci su le maniche! Obbligherò anche i ragazzi a dare una mano ok?!" Già in piedi schizzò all'armadio cambiandosi mentre GD la fissò ancora seduto con un enorme sorriso. Gli rivolse indietro uno sguardo lanciandogli un bacio al volo, indossato il suo OneC si legò i capelli ed uscì urlando per svegliare gli altri. "Forza, alzate i vostri sederi! Avete bevuto un po' ieri, ma oggi ci si alza presto! Voglio che sia tutto apposto in questa casa disastrata!" Aprì le porte delle camere facendole sbattere contro il muro ed accese le luci nelle stanze buie, dei gemiti strazianti si facevano sentire soffocate dalle coperte. Si divertiva spesso a farlo. Vederli poi mezzi morti a tavola a fare colazione era ancora più divertente. <Sono cattiva devo ammetterlo> appena davanti alla porta di Daesung l'aprì notando che le luci erano accese. Lui era seduto sul letto ad arruffarsi i capelli con lo sguardo fisso sul terreno, i vestiti gli stessi della sera prima. "Dae..." rimase ferma tenendo la maniglia della porta ancora in mano e lo fissò mentre lui alzò lo sguardo lasciandole un sorriso smorto. "Caro mio tu hai qualcosa che non va nei ultimi giorni...". Cautamente entrò per poi sedersi al suo fianco poggiando la mano sulla sua spalla. Notò subito i suoi occhi contornati di rosso e gonfi. "Hai pianto?" Lui scosse subito la testa per poi voltare lo sguardo evitando il suo. "Cosa ti succede? C'entra qualcosa con Cindy?" Alla pronuncia del nome lui si irrigidì subito. "Parlami..." lui sospirò per poi riabbassare lo sguardo e finalmente con voce tremante le rispose. "Mi vergogno troppo..." "Non devi... Siamo fra di noi e ti puoi fidare di me lo sai" lui scosse la testa "Non ora, un'altra volta. Sei gentile, ma non me la sento adesso" rispose per poi buttarsi di schiena sul materasso e poggiando pesantemente il braccio sui occhi. "Riposati e fai con calma intanto ok?" Si alzò capendo che volesse rimanere da solo ed uscì chiudendo la porta. Appena fuori sentì delle risate. "Seunghyun?" Riconobbe la voce del più giovane dei cinque raggiungendo il salotto. Vide lui è Top uno sopra l'altro a farsi il solletico sul divano "Haaaa! Siete in piedi, bene! Muovete i vostri culi e mangiate qualcosa. Poi si sgobba qui in questo disastro di casa!" Entrambi si bloccarono, dopo che la fissarono si alzarono rossi in viso e scherzoso Top andò a passo militare verso il frigo, tirando poi fuori qualcosa da mangiare.

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