Capitolo 15: La verità

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Cindy

Luci colorate saettavano veloci intorno mentre la gente si muoveva scatenata, tutti appiccicati l'uno all'altro. L'odore del sudore le passò sotto il naso mentre si incamminava in avanti seguendo le vibrazioni della musica, per raggiungere Daesung che cantava su un piccolo palco. Si accorse dopo che cantasse con altri quattro ragazzi. La sua voce era bellissima ed era ancora vestito da lavoro. Le sue labbra carnose si muovevano facendo uscire questo suono melodico. Saltava e ballava senza staccare gli occhi da lui raggiungendo il palcoscenico, finché non incrociarono gli sguardi e le fece l'occhiolino. Sentì passare dei brividi nel suo stomaco, le classiche farfalle e Dae non esitò ad abbassare la mano invitandola a salire. Tutta felice non se lo lasciò scappare, ma di colpo un altra esile mano dalle unghie lunghe la superò afferrandolo prima di lei. Volse lo sguardo ed Anna, tutta felice, le fu a fianco lasciandosi condurre al posto suo sul palco con lui. Il suo cuore si spezzò vedendoli insieme ballare e Dae cantare tenendola attaccata al suo fianco.

Aprì gli occhi di colpo sentendo una lacrima scenderle lungo la guancia, con la mano la cancellò cercando di dimenticare subito questo sogno. Sentendo caldo cercò di alzarsi, ma un forte braccio glielo impedì. Alzò lo sguardo e si girò <Oddio!> la faccia di un Hyunseung addormentato si trovò a pochi millimetri ed il naso quasi nell'occhio. Dopo essersi spinta poco indietro si rese conto di trovarsi sul divano e lui senza maglietta. <Cosa devo pensare qui...> notò la sua lieve muscolatura sulla pancia, non era ne troppo vistosa e nemmeno troppo arretrata. "Grummnan" dopo la sua frase poco chiara sbuffò spostandole un ciuffo di capelli dal viso. <Ma cosa ci facciamo qui?> non ricordava che l'altra notte fosse andata a letto quindi si erano addormentati, trovandosi logicamente lì, entrambi sul divano dopo aver mangiato quei buonissimi Udon e bevuto della birra che aveva tirato fuori dal frigo. Almeno non era successo niente <Almeno credo...> il fatto che lui stesse senza la sua maglietta era al quanto strano. <Per mettere le cose in chiaro, Hyunseung è un buon amico pur essendoci baciati. Sicuramente per lui non è facile, tutti i sentimenti contrastanti lo torturano, ma non solo lui... Ed ora rischio pure io di essere una causa della sua infelicità> Sospirò e lentamente con la mano alzò il muscoloso braccio che aveva allentato la presa, così stiracchiandosi si alzò avviandosi in cucina. Fece partire la macchina del caffè e infilando all'ultimo momento sotto la tazza si riempì con del buon caffè fumante. Si volse aprendo il frigo tirando fuori il latte e lo versò riempiendolo fino all'orlo. Tornando nel salottino sentì Hyunseung sussurrare qualcosa in coreano e voltarsi nascondendo pigramente la testa sotto il cuscino. Sorrise a quella scena carina. Bevve in un soffio la bevanda e cominciò a scrivergli un biglietto. <Torno tra un po'> aveva bisogno tempo per sé per liberare la mente. Lasciò così il testo con su scritto di servirsi quello che voleva per colazione e che sarebbe tornata verso pranzo. Anche se era maleducato andarsene proprio a Natale, ma doveva uscire. Ne aveva bisogno.
Si cambiò velocemente, indossò la giacca pesante e uscì chiudendo a chiave lasciando quella di riserva sull'appendi abiti.
Mezza assonata attese il bus che essendo un giorno di festa avevano cambiato gli orari, beccandone uno giusto per caso in quell'istante. Appena salì poche persone osservavano con sguardo vuoto fuori dalla finestra, altri invece parlocchiavano felicemente. Rimase tranquilla in piedi rendendosi conto di aver dimenticato la sua adorata macchina fotografica, regalatale da Daesung. Fece una smorfia al pensiero. Facendo spallucce osservò la gente salire e scendere finché non giunse in centro Seoul. Così cominciò a riprendere il passo appena scesa <Ora devo andare avanti... Sinceramente non ho voglia ora di riprendere contatto con Dae> scosse la testa infilando le mani nelle tasche calde <Però il fatto che Anna gli corra dietro... E lo abbia baciato!> si morse il labbro non capendo nemmeno cosa volesse lei stessa da lui. Daesung era una sua cotta? Eppure all'inizio lo considerava un amico, ma poi il sentimento in lei si era evoluto in un altra direzione senza nemmeno farlo apposta. Anzi era la prima volta che sentiva una tale emozione a fianco di qualcuno. In più era diverso dai altri ragazzi che aveva incontrato in passato <Dopodiché sbucava sempre Anna e li rendeva suoi...> fermò il suo passo "L'ha fatto anche sta volta vero?! Solo per vendicarsi con me!" Si tirò uno schiaffo in fronte. Un anziano signore passò di fisco fissandola in modo strano, quasi spaventato. "Ma quanto sono scema, devo parlare con lui! Dev..." i suoi occhi puntarono su di un autobus che passò in quell'istante. La foto di Dae con altri quattro uomini era appiccicato in grande formato sopra. Rimase sorpresa di vederlo, lì, spalancò letteralmente la bocca vedendolo in una posa bellissima tutto perfetto e truccato. "Ma cosa cacchio?!" Lesse sopra la scritta bella in grande Bigbang, si stropicciò gli occhi con le mani e riguardò la foto che si allontanava velocemente. "Ho visto male vero? Hahaha! Non è possibile che quello fosse Dayson, il mio Dayson!" Raggiunse delle strisce poco più in là confusa, quando l'omino divenne verde attraversò raggiungendo un chiosco. Cominciò ad osservare i giornali intentata a prendere il suo solito con ricette di cucina. Ricette che non sarebbe mai stata in grado di cucinare, ma che apprezzava ammirare i deliziosi piatti. Cercando di convincersi anche che non fosse stata veramente la foto di Dae passarle davanti  ai occhi prima. Invece trovò uno strano giornale. "Comeback dei Bigbang..." era il titolo è così aprì subito il giornalino e trovò in prima pagina la foto di quei quattro con Dae bello in posa pure lì. Alzò lo sguardo verso il venditore "Mi scusi, ma loro chi sono?" Gli indicò i volti di loro, in particolare quello di Dayson e l'uomo barbuto ridacchiò. "Signorina, ma come non li conosce? Loro li chiamano anche i re del Kpop! Sono i migliori cantanti, li ascolto pure io! Ma ne vanno anche matte le ragazze come te, devi ascoltarli assolutamente! Ti innamorerai della loro musica!" Balbettante comprò il giornale tenendolo poi in mano. Da lì i suoi occhi catturarono spesso il suo volto, capì che si trovava ovunque "Lui è proprio ovunque!" Cominciò a notare sempre di più in vari negozi ed edicole aggeggi e gadget di loro e su di ogni singolo cantate. "Non è possibile... Ma che cacchio?! Dae io ti picchio!" Confusa e arrabbiata si passò le mani fra i capelli arruffandoli tutti senza riuscire a crederci. <Come non ho fatto a notarlo prima?!> Così senza pensarci su due volte tirò fuori il telefono e con pochi movimenti del pollice lo chiamò. Si morse il labbro frustrata, le aveva mentito in tutto questo tempo quello stronzo. "Cindy..." sentì sussurrare subito, probabilmente lui si aspettava una voce timida in risposta, invece "Giardiniere un cavolo signor Daesung dei Bigbang! Perché cacchio non mi hai detto la verità stronzo! Un cantante, un fottuto cantante sei! Grazie mille per la tua sincerità" Stava per attaccare, il cuore che le batteva a mille, senza capire cosa stesse provando. "Parliamone ti prego! Dove sei ora?" Esitò un attimo non sapendo se fosse una buona idea, ma poi gli spiegò dove si trovasse attaccandogli poi in faccia senza nemmeno lasciargli il tempo di rispondere con un ok. "Non se lo merita però..." pensò ad alta voce sentendosi tradita, in più la voce femminile che sentiva di sotto fondo ridere era quella di Anna? Si scosse fortemente la testa imprecando nella mente. Odiava il fatto che le mentisse, avrebbe accettato benissimo se le avesse detto che fosse un cantate, ma che glielo nascondesse così spudoratamente mentendole in tutto questo tempo? "Ho il diritto di arrabbiarmi no?!" Grugnì sedendosi sulla prima sedia di un piccolo caffè, su cui erano poste delle coperte per tenersi al caldo. Allungò la mano coprendosi con esso cominciando a sentire una canzone che proveniva dall'interno del caffè. Si accorse subito dopo che fosse propio la parte dove cantava Daesung "Dappertutto!" urlò. Agitata attese ordinando una semplice acqua pur essendoci quel freddo pungente, la cameriera infatti uscì giusto velocemente per le ordinazioni, poi corse di nuovo dentro sfregandosi le braccia per il freddo. Mentre attese pensò a cosa dirgli, fissando verso il vuoto rossa di rabbia.<Gliene dirò quattro! Si, lo tratterò così male che...> si bloccò a osservare la gente. Ragazzi con le cuffie nelle orecchie e doppiette felici camminavano. Giusto quelle poche persone che quel girono di Natale come lei avevano deciso di uscire. Di colpo tutto rosso in faccia pure lui apparì di fronte a lei, Daesung il cantante, con un respiro affannoso. Senza dire altro la afferrò alla mano e la tirò via dal posto "Fermò! Devo pagare!" Dalla tasca tirò fuori una banconota "Questi dovrebbero bastare" lo piantò con un colpo sul tavolo e la portò via. Camminando velocemente la condusse tra le persone zigzagando. "Fermati!" Si strattonò via dalla sua forte presa. Si tenne il polso da quanto le facesse male "Sei uno stronzo lo sai?!" Lui si girò lentamente a guardarla come se ne fosse consapevole. "Cosa c'è tra te e Hyunseung?!" Le ulrò subito indietro "Giardiniere! Mica eri un giardiniere tu?!" Cambiò argomento alzando il giornale ed indicando la sua bella faccia. Non ne voleva discutere per niente di quella storia successa il girono prima. "Ti ho visto con lui, vi siete baciati!" "E tu? Questa vigilia ti sei fatto Anna eh? Te la sei portata magari a letto?! Tanto sei un cantante tutte ti vogliono, puoi avere chiunque". Si accorse di aver toccato il fondo in un colpo solo. Vide una espressione della sua faccia che non vide mai. Una rabbia sul suo viso si mostrò davanti ai suoi occhi con le sopracciglia corrucciate. "Devo dire la stessa cosa di te? Tu e quel bastardo di Hyunseung... Lo sai che anche lui è..." "Non portare nel discorso Hyunseung ok?!" Lo interruppe subito difendendo il suo amico e lanciandogli addosso il giornale. Non ne voleva discutere per niente. "Tu sei un cantante perché non me l'hai detto?!" Lo spinse alle spalle, forse stava esagerando ma si sentiva tradita. Quel peso nel cuore si fece sentire come quando era bambina. Di quei ragazzini che le mentivano giusto per stare lontani da lei o per prendersi solo gioco dei suoi sentimenti. O meglio dire proprio per prendersi gioco dei suoi sentimenti. "Sei un bastardo!" Cominciò a piangere "Cindy ora basta!" La prese alla mano ma si staccò subito "Lasciami, mi sarebbe piaciuto Daesung anche da cantante... " esitò un attimo sulla parola che portava grande fama dietro di sé "Ma io ho conosciuto un'altra persona, tu sei solo un'estraneo. Io ho chiuso con te. Non voglio più vederti in giro, anche se sarà una cosa difficile!" "Sono sempre io!" Urlò lui poggiando la mano al petto. "Avevo paura che tu non riuscissi a sopportare il peso della nostra amicizia con il peso della mia fama!" <Per me non sei un amico...> Scosse la testa e si girò prima di pentirsi di ciò che aveva scandito chiaramente con voce alta davanti a lui. "Addio Daesung, oggi è l'ultima volta che ci incontriamo!" Urlò sempre voltata di schiena cominciando poi a correre via <Che Natale di merda!> Guardò in alto nel celo cercando di bloccare le stupide lacrime <Non piangere, non piangere! Queste lacrime non se le merita>. Il vento freddo le passava attraverso la giacca mentre superava le persone cercando di non sbatterci addosso. Ora aveva capito come Anna avesse conosciuto Daesung.

"Sono tornata!" Aprì la porta e tranquillamente si tolse le scarpe, doveva comportarsi in modo normale. <Si ferrea e fa finta di nulla, tutto ok Cindy...> fece un respiro profondo e tolse anche la giacca ed il cappellino di lana. Mise tutto al loro posto e raggiunse il salottino notando il divano vuoto e la lettera spostata. <Speriamo che non l'abbia presa male> così si avviò in cucina e senti dei rumori provenire dal bagno con della musica. "Hyunseung?!" Lo chiamò "Sono torn..." la porta si spalancò ed un ondata di vapore caldo la colpì con Hyunseung ancora mezzo fradicio ed un asciugamano in vita. "Ho ciao Cindy, scusa ma mi sono permesso di fare una doccia. Con tutto quel bere di ieri ho sudato tantissimo, perdonami se ti sei magari spaventata stamattina..." si grattò dietro la testa timidamente mentre la sua pelle brillava con delle goccia che gli scendevano sul petto. "Tranquillo non ti preoccupare, se vuoi ho dei vestiti da ricambio per te" "Davvero?" Annuì "Porto anche alcune magliette e trening da uomo in inverno e costano pure meno!" Lui ridacchiò mentre la seguì nella camera. Era troppo imbarazzante la situazione <Cacchio però ha un fisico sblaaaaa...> si sciolse perdendo la forza della lunga nel istante che lui appoggiò la mano all'armadio, proprio quando volle cercare i vestiti. Il braccio mostrava delle vene che percorrevano tutta la lunghezza dell'arto con muscoli marcati. "A... Allora ecco qui spero che ti vadano. Li prendi spesso larghi" glielo passò e se la svignò subito "Grazie Cindy, sei una grande amica" le sorrise prima che chiuse dietro di se la porta per lasciarlo solo a cambiarsi. <Riesci a dirmi amica?> si sorprese delle sue parole ma ne fu anche al quanto sollevata. Tornò in cucina intenta a cucinare qualcosa, anche se il suo stomaco diceva che non avesse fame. Infine scelse, tirando fuori da un armadietto, un pacco di patatine e se li portò tristemente in salotto. Si buttò pesantemente sul divano ed accesse la TV. Tutto era tornato alla normalità, si guardò intorno notando che non avesse fatto cambiamenti nella sua stanza. Sospirò sentendo il suo cuore diventare pesante, lui le mancava. <Nope! No, no e poi no!> si portò le mani in viso. <Non voglio piangere! Perché mi sono innamorata di lui?! Perché proprio di lui!!"> "Non voglio..." sussurrò tremolante e riprese a piangere mentre in TV andava una strana commedia coreana. "Cindy? Tutto ok?" Hyunseung apparve con i capelli ancora umidi ma lo ignorò. Si portò le mani in viso e continuò a piangere senza ascoltarlo. Lui si sedette al suo fianco e lentamente cinse le braccia intorno a lei tenendola contro il suo petto. "Hyunseung! Perché lo amo?! Non potevo amare una persona semplice?!" Lui tutto confuso sbatté le palpebre "Cosa intendi?" "Daesung è un cantante! E io credevo che fosse un simpatico ragazzo giardiniere!" Scoppiò di nuovo con un mezzo urlo di sofferenza e tante altre lacrime scesero non riuscendo a fermarsi. Si strinse forte a lui sentendo tutto il suo amore "Mi dispiace Cindy, ascolta io..." si fermò un istante intento a dire qualcosa "Sono qui per te ok?" Concluse per poi accarezzarle con dolcezza la tessa. Annuì lentamente e continuò a piangere tra le sue braccia "Piangi, piangi lascia uscire tutto" le diede un bacio sulla testa. <Cosa faccio ora? Lo vedrò dappertutto sempre> tutto divenne caldo e scuoro e piano piano i suoi occhi si fecero pesanti tra le lacrime.

Il suono del telefono di casa risuonò nella stanza facendole aprire gli occhi di soprassalto dal suo sonno. Velocemente si alzò schiacciando qualcosa "Kaaaa!" Urlò lui mentre a grandi balzi raggiunse il telefono. "Pronto?!"  Era andata letteralmente in panico, pensando che fosse la sveglia. "Cosa vuole?! Perché dovrei?" Sbuffò per un istante mentre discusse con l'uomo al telefono "Quanto mi da?! Hooo, le farò sapere..." lui continuò a parlare "Come? Devo accettare suo o no adesso? Hmmm, d'accordo accetto! Si allora ogni sabato mattina per me funziona. Arrivederci e buon natale!". "Koff! Koff!" Dopo aver attaccato la cornetta si volse a guardare Hyunseung che teneva la mano sulla pancia "Mi hai ucciso" "Scusaaaa, mi dispiace. Mi sono spaventata e pensavo che fosse la sveglia!" Lui ridacchiò "Chi era?" Fece spallucce "Un mio vecchio capo, insisteva che tornassi a lavorare da lui. Dice che ero troppo brava e che vorrebbe riavermi" lui annuì strofinando la mano sulla maglietta "Bene, ed hai accettato allora" annuì per poi sedersi al suo fianco. "Grazie ancora, mi devi subire così tanto" lui scosse la testa spostandole una ciocca "Non e vero, comunque ancora una cosa. Oggi è il ventisei è passato Natale" "Cosa?! Ho dormito con te così a lungo?!" Lui sussurrò qualcosa imbarazzato "Hey! Dormito non in quel senso ma akkkk! Vabbè andiamo a mangiare ok?!" Lo prese alla mano conducendolo verso l'entrata "Ed offri tu!" Lo colpì al petto giocosamente. <Devo cercare di non pensare a lui> così per cominciare una bella giornata decise di iniziare con un bel pranzo in centro.

Eccomi qua con il nuovo capitolo, ora Cindy ha scoperto chi è veramente Daesung. Poverina e povero Dae. Sembrava andare così bene tra i due ed ora...
Come andrà avanti?
La storia tra loro due e finita?
Beh, se fosse così la mia storia sarebbe già bella che conclusa hahaha!
Ci sentiamo quindi al prossimo capitolo!
😉👍

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