Ciao.
Lo so che non mi sono fatta viva in questi giorni ma come vi avevo anticipato sono in Inghilterra e ho passato la prima settimana a capire come adattarmi, quindi non ho postato.
Per quelli di voi che aspettano il capitolo di _LifeOnMars_ non preoccupatevi che arriva.Detto ciò, passiamo all'argomento di oggi.
Non me la sento di fare la persona scherzosa, dato che questo è uno dei due unici argomenti che riescono a farmi passare il sorriso in un attimo.
Sono fan dei Rolling Stones da tre anni e mezzo ormai, e di loro non ho mai avuto una visione idilliaca, dato che mi sono avvicinata al loro mondo grazie al film-documentario in cui spiegano molte cose che te lo impediscono. Però il viso di Brian mi ha sempre ispirato dolcezza. Aveva l'aria di un angelo caduto per sbaglio dal paradiso e...spaesato. A quanto pare non era così. O meglio. A prima vista. Sto leggendo il libro di Keith, e se volete conoscere davvero i Rolling vi consiglio vivamente di farlo. Li il nostro amato chitarrista dice cose che non si sentono da nessun'altra parte. Parla di Brian, di come lui era violento, egocentrico e narcisista, di come voleva essere sempre al centro dell'attenzione e del suo spropositato uso di droghe.
Ovviamente, Keith parla anche di come gli abbia soffiato Anita Pallenberg (e qui un sorrisino ci scappa), donna che era in grado di tener testa a entrambi.
Vabbé, ma questa non è la rubrica dei cuori infranti.Sappiamo che tutti gli altri si erano resi conto della fine che il nostro angelo avrebbe fatto, e non hanno mosso un dito per impedirlo. Ma come biasimarli? Personalmente, io avrei fatto lo stesso. I Rolling Stones erano una fabbrica in incessante attività, e di certo nessuno di loro poteva fermarsi ad accudire un drogato. Probabilmente non avevano neanche idea di come fare: erano inermi e spaventati. Impotenti. E poi BJ era abbastanza problematico, di certo non un paziente facile.
Chiariamo la mia posizione: la colpa non è di nessuno.
Né dei Rolling che non hanno fatto nulla, né di Anita che lo ha mollato, né dello stesso Brian che continuava ad immettere nel suo corpo ogni genere di sostanza. Forse possiamo attribuire gran parte delle cause alla vita che hanno condotto, ma senza di questa non avremmo avuto la più grande rock band del mondo.Brian Jones è morto. Questo è il fatto.
È morto di overdose. Fatto numero due.
Fatto numero tre: era un grandissimo artista, e molto probabilmente anche una splendida persona dal cuore d'oro, se solo qualcuno lo avesse capito e interpretato in tempo.
Ora è troppo tardi, ma dal canto mio posso soltanto sorridere e pensare a quei suoi capelli biondi che mi hanno dato una visione di lui che nulla potrà mai cambiare.So che probabilmente sono troppo sentimentale, e non vedo con razionalità ciò che ad altri riesce di vedere.
Però io voglio bene a quella persona che non ho mai conosciuto, e che ha contribuito a creare quella che oggi è la band che come nessun'altra riesce ad emozionarmi.Bye bye BJ,
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