Oho eccomi qui miei cari rockers fomentati!
Oggi affronteremo un discorso diverso: le fanfiction.
A-ha-a pay attention, non parlo di quelle trashate in italiano correggiuto che troverete qui su wattpad, ma quelle cose che ogni tanto ci viene voglia di scrivere sui nostri artisti preferiti. Praticamente: filmini mentali su carta.
Il nostro "fandom" -oddio che brutto chiamarlo cosi, sembriamo fan del pop di bassa qualità- dovrebbe essere più contenuto, sobrio, elevato e modesto. Così come tutto ciò che è al top (hehe).
Appunto.
Dovrebbe.
Se le Directioners credono di essere isteriche ed esaltate, non sono consapevoli del fatto che qualcuno le supera alla grande.
date ad una rocker una foto del suo artista preferito e vedrete.
Fatto sta che a quelle/i tra noi più talentuose/i nella scrittura viene in mente, ad un certo momento della propria misera esistenza di comporre qualche opera da lasciare ai posteri.
E specialmente se si tiene a non scrivere cagate e a mettere su carta solo le idee migliori, facendo attenzione alla forma, la missione diventa suicida.
Se qualcuno di voi si è cimentato o lo sta facendo, può capirmi alla perfezione.
Oggi ho intenzione di raccontarvi la mia esperienza, dato che le vostre non le conosco -ehe non sono onnisciente- però se magari vi viene voglia di raccontarmele fate pure. Io vi comprendo.
By the way.
Quando un'idea mi balena nella mente (il che accade praticamente sempre. Sono capace di trarre ispirazione da tutto) ed inizio ad avvertire quel familiare formicolio alle mani, capisco che devo fare solo una cosa: aprire le note del telefono ed iniziare a digitare alla velocità della luce la trama della faccenda.
Solo che, quando e se arriva il momento di ampliare il quadro generale, mi pongo un triliardo di problemi.
Innanzitutto, scrivere in ITALIANO, e non in quello che molti credono sia. Non nell'italiano tarocco.
Quindi sia durante che dopo la stesura ripasso dieci volte su una stessa frase per accertarmi di aver usato Il giusto tempo verbale e di non aver sbagliato nulla.
Punto numero due: l'Accademia della Crusca potrebbe anche premiarmi per la grammatica, ma se la storia è una merda...una merda rimane. Sono sempre in cerca del giusto equilibrio, senza scadere nel tumblr o nell'idilliaco. Le storie d'amore devono essere plausibili e verosimili.
Esempio. Se devo far leggere ad una persona che non shippa la Jimbert una storia su questa ship, devo infilare i personaggi in un contesto e in delle situazioni possibili, così che potrebbero essere accadute veramente.
Così che questa persona pensa 'e se fosse successo?'
Così che inizi a shippare.
Sono
Un
Genio
Del
Male
Muahahhahahahah
*si ricompone
Okay.
Dicevo che una storia non deve essere sull'onda di After, stracolma di cliché e frasi fatte, con dei personaggi creati con lo stampino e senza personalità. Nu-uh. Ogni cosa che compongo deve essere innovativa, diversa, particolare. Non può essere qualcosa che ho già visto. O scritto.
Deve essere roba seria, insomma. Io non scrivo tanto per scrivere. Scrivo perché sono ispirata e perché mi va di fare un buon lavoro.
Detto ciò, voi pensate che quando nella mia testa si crea un punto di convergenza per tutti i miei problemi e riesco quindi a portare a termine la storia, tutto si risolva? Ehm..no.
Anche dopo mesi posso ritornarci su, rileggere e bloccarmi per esclamare: "ma che cazzo ho scritto", quindi cancellare un intero capitolo e riscriverlo daccapo.
E magari fosse una volta sola.
Sarebbe grandioso.
Noo , a volte capita che riscriva tutto anche tre volte per poi salvare per esasperazione.
Non mi sento di chiamare quello che scrivo fanfiction.
Mi ricorda troppo alcune cose che ho letto su wattpad, alcune cagate colossali, scritte senza impegno e passione, cosa che assolutamente io non faccio.
Quindi le mie sono storie.
Racconti.
Robe.
Non sono brava in molte cose, ma scrivere ne è una.
Beh, this is it.
Ora vi saluto, la mia inesistente vita sociale mi attende.
*apre il computer e inizia a guardare Supergirl.
*fa finta di nulla
divertitevi e scrivete,
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