* un grazie speciale a _LifeOnMars_ che ha creato questa stupenda immagine*
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Vi starete chiedendo perché. Beh, non lo so
^^^^^^Ladies and Gentlemen,
Questa è la mia storia pazza.
Appunto perché ha questa caratteristica, siate pronti a leggere cose nosense. Guardate Supernatural? Beh, se lo fate aspettatevi più o meno un grado di sgomento tipo quello che segue ogni episodio. Se no, lasciate immediatamente questa storia e sciroppatevi la prima stagione. Poi tornate, però.
L'ho scritta in un pomeriggio, e ammetto che ci ho messo tutta me stessa per renderla così...improbabile. Ora vedrete perché #bilmour. Ora vedrete.
* Perdonatemi vi prego*Have fun!
(Se _LifeOnMars_ si sbriga, nel prossimo capitolo posterò la sua)This is: Glitter
Fischiettando, David aprì la porta di casa e guardò in alto. Il cielo era limpido e la temperatura era abbastanza alta per poter definire quella giornata "estiva". Come ogni mattina attraversò la strada ed entrò nell'emporio Richards, da cui proveniva un leggero sottofondo jazz. "Floyd!" proruppe Keith, utilizzando il soprannome che Rebecca - la sua storica vicina di casa- gli aveva appioppato anni prima. "Che mi dai oggi?" Chiese svogliatamente, appoggiando i palmi sul bancone. L'amico ghignò prima di chinarsi e riemergere, poco dopo, con una bustina glitterata stretta tra le dita della mano destra. Sul volto di Floyd si dipinse un'espressione dubbiosa, prima che Keith si disturbasse a dargli una spiegazione. "Polvere di pedoluna. Hai presente gli effetti dell'LSD?" David annuì. Eccome se li conosceva. Ma Richards scosse la testa. "Peggio. Mille volte più potente" spiegò, facendo pian piano crescere la curiosità nell'altro. "Ma...che cosa provoca?" "Cambia per ognuno. Non lo so. A me fa venir voglia di scopare col mio migliore amico" rispose Keith, ridacchiando imbarazzato. "Il tuo...migliore amico?Mick?" Chiese David, sorpreso, mentre il volto di Jagger -che conosceva dai tempi dell'asilo- gli tornava in mente nitido. Keith annuì, e poi fece scivolare la bustina dall'altro lato del bancone, come a voler chiudere l'argomento. David la prese e, salutandolo con un cenno del capo, uscì lasciandosi alle spalle quello che ora era diventato un brano blues.
Disponendo la polverina in tre lunghe strisce sulla liscia superficie di legno del tavolo in cucina gli vennero in mente vari effetti che avrebbe potuto sortire su di lui. Sarebbe riuscito a correre nudo per strada? A tagliare il prato con le forbici? Un sonoro risucchio interruppe il filo del suoi pensieri. Senza accorgersene aveva arrotolato una banconota da 15 mickelini e aveva sniffato la prima striscia. Si strofinò la narice destra e guardò fuori dalla finestra. Dopo neanche dieci secondi, la sua percezione della realtà cambiò. Non esistevano più i colori. Era tutto...rosa. E glitterato. E...rosa. Tutto così rosa. Seconda striscia. Dal suo stomaco iniziò a diffondersi una strana sensazione, come se qualcuno avesse girato la manopola "perversione" nel suo cervello, portandola ai livelli massimi. Persino l'albero nel giardino di Rebecca lo faceva eccitare. Ma che gli prendeva? Terza striscia. Okay. Aveva decisamente voglia di scopare. Raccogliendo tutte le sue forze si alzò, e si sorprese del fatto che riusciva a muoversi liberamente. L'unica differenza? Aveva una maledetta erezione e vedeva tutto rosa glitterato. Venne distratto dal suono di un clacson proveniente dalla strada. Si affrettò ad aprire la porta e vide un uomo -alto, dai corti capelli biondi e il fisico asciutto- che scendeva da una Chevrolet color...beh. Decise che probabilmente doveva trattarsi di un azzurro, in condizioni normali. Lo osservò per un po', almeno fin quando l'uomo non si accorse di lui. Cambiò traiettoria e gli si avvicinò lentamente, dando modo a David di studiarlo con cura. Bello. Dannatamente bello e...regale. Poteva benissimo essere un principe. La cosa che sorprese di più l'osservatore fu di certo che riusciva a vedere quell'essere alieno nitidamente. Tutti gli altri colori erano coperti da una patina rosa glitter. Ma la pelle dell'uomo, i suoi occhi -che, notò, erano di due colori diversi con una pupilla più grande dell'altra- e i suoi abiti conservavano i colori della realtà. L'unico problema era la camicia gialla che gli dava leggermente agli occhi. "Cosa ho di così speciale che mi stai fissando da venti minuti?" Chiese l'alieno, sorridendo. David se ne innamorò all'istante, di quel sorriso. La cosa più bella che avesse mai visto. "Tutto" sussurrò, piano, mentre l'espressione sul viso dell'altro mutava. Si addolciva. "Come ti chiami?" Chiese, iniziando a giocherellare con la collana che David portava al collo. "David" rispose lui, puntando lo sguardo sul suo prato rosa. "Oh, che coincidenza! anche io" replicò l'alieno, ridacchiando. "Da...da dove vieni?" "Marte" replicò lo straniero, dando prova della sua origine...non-terrestre. Del resto, tale regalità non poteva appartenere ad un uomo. "Sono venuto a far visita a una mia cara amica che abita a poche case dalla tua" spiegò, appoggiandosi al muro della casa. "Ma credo possa aspettare" aggiunse, e senza far domande entrò. David lo seguì, chiudendosi la porta alle spalle. "Oh! Ora capisco!" esclamò la voce del marziano dalla cucina. Poco dopo si fece vedere, con una bustina rosa tra le mani. Vuota. David si maledì. Aveva dimenticato di toglierla di mezzo. "Su Marte è diffusissima. Polvere di pedoluna. Esiste anche quella gialla, che ti fa...gemere. Ogni volta che parli, lo fai gemendo. È tremendamente eccitante" * spiegò l'uomo, avvicinandosi. "E io...lo sono?" Chiese, soffiandogli delicatamente sul collo. David sospirò annuendo, e si abbandonò tra le braccia dell'alieno che lo ghermiva possessivamente. "Dov'è la tua stanza?" Chiese poi, allontanandosi per prendergli la mano. David fece un cenno indicando le scale, che presto il marziano iniziò a salire, trascinandoselo dietro. "Che tu sia benedetto, Richards..." si disse, prima di abbandonarsi tra le mani dell'altro e tralasciare ogni pensiero razionale.
*= Tutto nasce dalle due emoticon di whatsapp con le lune: quella nera e quella gialla. Però io e _LifeOnMars_ abbiamo una teoria: quella gialla rappresenta Robert Plant (di qui, lo gemere) e quella nera Jimmy Page.
Non ci droghiamo.
Ho detto di noooooooooo...
Here it is... non chiedetemi perché shippo David Bowie e Gilmour. Non me lo chiedete, perché non lo so. Deve essermi venuta l'idea mentre facevo qualcosa di completamente diverso. Forse stavo studiando. A volte, mentre sto sui libri mi vengono in mente cose di questo genere.
ECCO A COSA SERVE STUDIARE.
Beh, spero che l'idea vi sia piaciuta e che non mi mettiate delle bombe sotto il letto perché creo relazioni di questo tipo.
Fatemi sapere,
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