4. Eichen House

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Era passata ormai una settimana da quando l'aveva visto nei corridoi a scuola. Lydia, da allora, non era più la stessa. Le ci era voluto così tanto tempo per ritornare in sè l'ultima volta che era successa una cosa simile. E ora era tornato tutto esattamente come prima. Il continuo stato d'ansia che perseguitava lei e i suoi amici, il pensiero che da un momento all'altro potesse succedere qualcosa alle persone a loro care, la continua preoccupazione di non recuperare più il loro amico.

Questa volta, però, lei sapeva che c'era qualcosa di diverso in lui. Quel pensiero le ronzava nella mente da una settimana. Sapeva che c'era qualcosa sotto.

Lydia era lì, nel suo letto, a fissare il vuoto. Le voci che le ronzavano nella testa la stavano facendo impazzire. I suoi capelli biondo fragola che facevano invidia a tutte le ragazze, ormai erano sbiaditi e spettinati, probabilmente ci poteva essere un nido di uccelli in quel groviglio, i suoi occhi erano circondati da cerchi violacei che facevano risaltare il verde delle sue iridi. Non era mai stata così sporca e disordinata.

Dopo un'ora circa, non sapeva nemmeno da quanto tempo era lì, qualcuno suonò al campanello della porta. Devono essere i miei amici, pensò.
Scese dal letto con estrema lentezza e fatica e andò ad aprire la porta.
Entrarono Scott, Kira, Isaac e Derek.

Si sedettero sul divano. In un primo momento tutto guardarono l'aspetto mal ridotto di Lydia. Poi Scott parlò:
<<Forse abbiamo trovato una persona che ci può aiutare, ma prima tu..>> indicò la banshee. <<Devi farti una doccia.>>
Lydia spontaneamente si annusò la maglietta e sì, doveva decisamente darsi una ripulita.
<<Ok ma prima devi dirmi di cosa si tratta.>>
<<Peter Hale.>> Disse Scott.
<< Certo Peter Hale, il dolce zio psicopatico di Derek che ho fatto resuscitare contro la mia volontà e che ora è rinchiuso in un ospedale psichiatrico nel quale mi hanno fatto un buco in testa e per poco tutti voi rischiavate di morire per colpa mia.>>Disse Lydia infuriata ma con più calma possibile.
<< Ascoltami è la nostra unica possibilità lui ha più esperienza di noi nel soprannaturale.>> Disse Isaac, che fino a quel momento non aveva detto nulla.
La banshee gli rivolse un'occhiataccia.
<<Che mi dite di Deaton o di Argent?>>
<< Deaton è in vacanza e Argent da quando è morta Allison se ne è andato in Francia.>> Disse Scott.
In quel momento Lydia si decise e si girò per andare a lavarsi.

Quando uscì dalla doccia si guardò allo specchio. Non si riconosceva più. Aveva perso peso e adesso sembrava più una bambina che una ragazza di 16 anni.
<< Perché mi fai questo?>> sussurrò guardandosi nel suo riflesso. Ad un tratto vide una figura in mezzo al vapore. La figura di un ragazzo snello e alto. All'apparenza poteva sembrare un bravo ragazzo, uno di quelli dolci e che si preoccupano per te. E certo un tempo lo era. Ma ora dietro quella figura di un ragazzo esile e indifeso si celava un mostro senza pietà capace di fare qualsiasi cosa.
A Lydia si mozzò il fiato. A parte il fatto che tra lui e lei c'era solo un piccolo asciugamano, ma aveva davvero paura che potesse farle del male.

<< Oh Lydia non avere paura, voglio solo dirti che se andrete da Peter non servirà a niente e perderete solo tempo. Mentre il piccolo Stiles sta svanendo lentamente.>>
A quelle parole Lydia rimase per la seconda volta senza fiato.
<<Lasciaci stare.>> Disse la banshee. << Tu non sai cosa siamo capace di fare.>>
Lui la guardò, la studiò e si portò una mano al petto come se quelle parole l'avessero terrorizzato, ma la stava solo prendendo in giro.
<< Oh no cara Lydia, tu non sai cosa sono capace di fare io>>.
Detto questo sparì ancora una volta nel nulla e Lydia rilasciò il respiro che non sapeva di aver trattenuto.

Scese di corsa le scale e andò incontro ai suoi amici.
<< Ok sono pronta andiamo.>>
Gli altri si diedero un'occhiata e si diressero ad Eichen House.

Una volta arrivati davanti al cancello del manicomio a Lydia vennero i brividi.
<< Coraggio.>> le disse Scott mettendole un braccio dietro la schiena.
Una volta entrati andarono dalla guardia che li portò da Peter.

Entrarono in una stanza buia e con in mezzo un vetro che li separava dall'ex Alpha. Due occhi azzurri come ghiaccio comparvero dall'ombra.
<< Oh qual buon vento vi porta qui nella mia bellissima cella?>>disse Hale spalancando le braccia.
Tutti si guardarono confusi sapevano che Peter non era mai stato così gentile. Di sicuro voleva qualcosa in cambio ma comunque l'Alpha parlò.
<< Ci serve il tuo aiuto. Stiles è stato di nuovo posseduto dal Nogitsune ma questa volta è molto più forte. Non sappiamo come fare.>>
Lydia sapeva che avrebbe dovuto dire del suo incontro con Stiles nel bagno. Ma decise di rimanere zitta.
Peter la guardò, studiandola sapeva che aveva qualcosa da nascondere.
<< Ok ok raccontatemi cos'è successo.>> Scott gli raccontò di come a scuola era sembrato strano e di quando aveva parlato con Lydia vicino agli armadietti senza tralasciare nessuno dettaglio.
<< Una luce verde dici?>> chiese il lupo pensieroso.
<<Si una luce giallastra tendente al verde, si avvicinava parecchio a quello delle lucciole.>> questa volta parlò Lydia.
<< Non è possibile...>>Disse Peter.
<< Che cosa?>> Chiese Scott allarmato.
<< Ascoltate se c'era una luce attorno a lui allora è aiutato da qualcuno, il Nogitsune non può fare magie per conto suo.>>
<<E chi lo sta aiutando allora?>>  Chiese qualcuno, Lydia era talmente concentrata che non riusciva a capire da chi provenisse quella voce.
<< È complicato potrebbe essere una strega o un demone... Ma sono quasi sicuro che si tratti di una strega, i demoni sono troppo stupidi.>>
<< E cosa possiamo fare?>> Chiese Kira.
<< Niente, non potete fare niente il vostro amico ormai non c'è più.>>

Never trust a fox.|| Teen WolfDove le storie prendono vita. Scoprilo ora