19. The door.

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Buio, solo un terribile buio.
Quanto tempo era stata lì? Un'ora? Un giorno? Oppure settimane?
Non sapeva esattamente perché era finita in quel posto, si ricordava soltanto che doveva andare a parlare con Scott ma, Dio solo sapeva, come fosse finita ad Eichen House.
Era rinchiusa in una stanza, aveva qualcosa di famigliare, indossava gli stessi vestiti di quando era uscita di casa e dallo sporco che si era ormai seccato sui jeans, capí che aveva lottato, ma invano. Pareti bianche la circondavano e in fondo alla stanza vi era un letto, singolo col materasso rotto. Abbassó lo sguardo sulle sue mani e notò che aveva un registratore tra di esse.
Perché mai dovrebbe avere un registratore in mano?
Fece l'unica cosa che avrebbe potuto fare. Premette play.
All'inizio sentiva solo il rumore del nastro che girava ma poi sussurri, e insieme ai sussurri intanto cominciava a vedere intorno a sè delle ombre.

Si avvicinò di più e sentiva delle parole.
"I miei amici mi salveranno"
"Stai uccidendo te stesso"
"hai ucciso tua madre"
"Tutti loro moriranno per colpa tua."

Si guardò attorno, quelle ombre divennero due. Identiche. Una era accasciata contro il muro, sembrava impaurito, Lydia dedusse che fosse una ragazzo, mentre l'altra era in piedi ed era imponente e sicuro di sè.
Lydia capí. Si alzó immediatamente lasciando cadere il registratore, picchiò contro il muro e gridò:
<<Stiles!!>>
Il ragazzo sembrava non sentirla, era come se fossero entrambi in un'altra dimensione e non nella testa del ragazzo, come accaduto molto tempo prima.

Picchiò ancora contro il muro, invano. Sembrava che sarebbe tutto finito presto ma si sbagliava. Perché era in quel posto?
Si guardó attorno in cerca di un passaggio o qualcosa di simile.
Spostó gli occhi sul pavimento e notó graffi, segni di lotta e resistenza.
Non andavano contro la porta però, andavano verso il muro. E finivano lí.

Allora Lydia tastó il muro. Era ricoperto di carta da parati a fiori. Strano. Prima non c'era.
Trovó un pezzo staccato, lo prese e lo tiró.
La carta da parati, venne giù, e comparse una porta.
Era di legno, normalissima. Ma, Lydia sentiva che, c'era qualcosa di strano, qualcosa di magico. Magia antica e malvagia.
Fece l'ultima cosa che avrebbe voluto fare. Varcó la porta.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 25, 2018 ⏰

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