6. Kill me, if you've ever been my friend, kill me.

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Stiles si svegliò in una stanza buia. Doveva essere all'ospedale, pensò.
All'inizio temette che fosse ancora sotto l'influenza del Nogitsune.
Si tastò il corpo, la faccia. Provò a muovere le dita per vedere se aveva pieno controllo di sè stesso. E sì, direi che era ritornato in sè.

Una valanga di ricordi gli piombò addosso in un momento e insieme ad essi la consapevolezza di ciò che aveva fatto ai suoi amici.
Aveva perseguitato Lydia, l'aveva minacciata. Aveva pugnalato il suo migliore amico con una katana.
Tutto esattamente identico alla scorsa volta.

Gli si riempì il cuore di tristezza. Si sentiva debole e indifeso. Incapace di fare qualsiasi cosa per evitare che il Nogitsune si impossessi ancora di lui.

Oltre al male che aveva fatto ai suoi amici, sia psicologicamente che fisicamente, si ricordò di una... Ragazza. Ma l'immagine era sfuocata.
Ma era certo che si trattasse di una persona che aveva a che fare con tutto quello.
Si sforzò di ricordare, ma c'erano solo chiazze violacee.

Ad un tratto le luci della stanza si accesero e dalla porta comparve Melissa seguita da Scott.
<<Ehi Stiles. Come ti senti?>>
Gli chiese dolcemente la madre di Scott.
Lui si appoggiò sui gomiti, gli faceva male tutto. Non si ricordava quanto fosse orrendo essere posseduti.
<<Mi sento come uno che è stato posseduto.>>Disse Stiles sarcasticamente cercando di fare anche un piccolo sorriso.
<<Ti devo parlare.>> Gli disse Scott.
La madre annuì e li lasciò soli.

Il ragazzo si avvicinò al letto del suo amico e prese una sedia.
<<Stiles ti ricordi qualcosa? Di quello che hai fatto. Se hai visto qualcuno...>>
Stiles lo interruppe.
<<Scott io mi ricordo ogni singola cosa di quello che ho fatto. Lo spirito che ti possiede, rivela il tuo lato più oscuro. E il brutto è che sei consapevole di quello che stai facendo e  tu sei lì a urlare, a cercare di farlo smettere, ma non puoi farci niente, e ti arrendi al volere dello spirito e così piano piano la tua umanità scompare e alla fine diventi parte della volpe. Ed è lì il problema Scott. Io sono quasi diventato parte della volpe.>>

L'amico non sapeva cosa dire. Doveva trovare un modo per salvarlo del tutto.
Poi Stiles riprese a parlare.
<<Li vedi questi?>> si indicò i segni che gli erano comparsi sul petto. <<Questo vuol dire che la volpe per ora è avvelenata, ma non del tutto. Quando saranno scomparsi la cattiva influenza del Nogitsune si ripresenterà e... Non ci sarà più niente da fare.>>
<<Si ma anche la scorsa volta...>>
<<Scott tu non capisci c'è... Qualcuno che lo sta aiutando. Ma non riesco a capire chi sia. Deve essere una specie di strega. L'unica cosa che so per certo è che non mi resta molto tempo.>>
Esitò prima di dire l'ultima frase.
<<Quando i segni saranno del tutto scomparsi e io tornerò ad essere un mostro tu...>>
Lo guardò ancora una volta, incapace di dire le ultime parole.
<<Uccidimi, Scott. Non voglio più fare del male a nessuno.>>

Never trust a fox.|| Teen WolfDove le storie prendono vita. Scoprilo ora