Scott era sdraiato sul letto di camera sua a fissare il soffitto. Stava pensando al suo migliore amico. Perché fra tutte le persone tutto questo doveva succedere a loro?
Pensò a cosa sarebbe successo se, quella notte lui e Stiles non fossero andati nel bosco a cercare l'altra metà del cadavere. A cosa sarebbe successo se Peter non l'avesse morso. E se non avesse morso anche Lydia, a questo punto, probabilmente, tutti loro starebbero passando una normale serata. Magari al cinema. E magari Stiles sarebbe stato lì con loro.
Si chiese a come sarebbe la sua vita se Allison fosse lì con lui. Se non fosse morta per mano del Nogitsune.
Ma purtroppo non ci poteva fare niente. Non ci poteva fare niente se lui era Scott MCcall e se abitava a Beacon Hills ovvero la città più assurda del mondo.Stiles gli mancava terribilmente. Lui era suo fratello, lo capiva come non lo capiva nessuno. E soprattutto gli mancavano il suo sarcasmo e la sua jeep. Rise al pensiero di quante avventure avevano trascorso con quella macchina.
Poi si ricordò di una cosa. Di quando la prima volta il Nogitsune aveva preso il controllo su Stiles. Si ricordò di quando avevano avvelenato, temporaneamente, la volpe. E si chiese se funzionasse ancora, anche se Peter aveva detto che una strega stava "aiutando" lo spirito.
Valeva la pena provare, si disse.
Prese il telefono e scrisse un messaggio al suo capo. Sperando che lo ricevesse.Prima che potesse inviarlo però, i suoi sensi da lupo mannaro si attivarono, c'era qualcuno lì con lui.
Si guardò intorno e intravide una figura nell'ombra.<<Ciao Scott. Ti sono mancato?>>
Disse il ragazzo con il suo solito ghigno e con la sua solita calma. Quella fastidiosissima calma. Si chiese se il vero Stiles fosse cosciente di quello che stava facendo. L'anno scorso gli aveva detto che si era reso conto che aveva ucciso delle persone innocenti.
Ma ora l'Alpha sperava che Stiles, quando tutto questo finirà (se finirà), non si ricordi niente.
Ma poi vide delle profonde occhiaie viola sotto gli occhi del ragazzo. E gli venne un tuffo al cuore.
Il Nogitsune lo stava uccidendo dall'interno.<<Che cosa vuoi?>> gli rispose l'Alpha.
<< Lo sai? Tutti quelli che incontro mi chiedono che cosa voglio. È davvero frustrante.>>
<<Quindi è vero. Void Stiles è tornato.>>
Chiese l'Alpha con aria di sfida.
<< Oh Scott. Non è mai andato via.>>
Disse il ragazzo di fronte al lupo, con una risata malata. Quasi isterica.Scott era troppo concentrato sul viso del ragazzo e quest'ultimo approfittò per infilzarlo con una Katana. Dio solo lo sa da dove l'aveva tirata fuori. Esattamente come l'anno precedente.
Scott avvertì una fitta acuta nello stomaco, e la pelle stava già cercando di rimarginarsi.<<Oh Scott credevo che ormai avessi già imparato la lezione. Un Nogitsune si nutre di caos, dolore e conflitto.>>
Poi si avvicinò di più rigirando la spada nello stomaco del lupo.
<< Lo stai provando adesso, l'hai provato quando tua madre è stata infilzata ad una gamba da un Oni. Quando hai visto il tuo amico Stiles stremato e sul punto di morte. E che mi dici di Allison?>>
A quelle parole Scott si arrabbiò. Ma non poteva fare niente con un affare nello stomaco.
<< Lo vedi? È questo quello che volevo. Proprio non capisci eh? Le volpi sono ingannatrici, ti fanno cadere nella loro trappola quando meno te lo aspetti. Quando tutto sembra che vada bene. Quando pensi che sia tutto finito.>>
Spinse ancora di più la katana nello stomaco di Scott.
<<Eh no, sai è proprio quando tutto sembra finito che tutto ha inizio.>>
Rise ancora una volta.
<<Devi proprio imparare. Mai, mai fidarsi di una volpe, mai fidarsi di me.>>Finite quelle parole qualcuno, con una siringa, iniettò un liquido verdognolo.
E il Nogitsune, come la scorsa volta, cadde a terra privo di sensi.
STAI LEGGENDO
Never trust a fox.|| Teen Wolf
FanfictionUrla agghiaccianti che provenivano da fuori, passi che si avvicinavano sempre di più. Ci fu un minuto di silenzio e poi, la porta si aprì con uno scricchiolio sinistro e una luce verde illuminava metà della stanza. Gli occhi si fecero pesanti e l'o...