3. He's back

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Il giorno dopo Lydia decise di non raccontare nulla ai suoi amici del suo sogno. Non voleva farli preoccupare visto che non era la prima volta che si sbagliava. Ma quelle voci, quelle maledette voci continuavano ad avvertirla, continuavano a dire che non ci sarebbe stata nessuna Mossa Divina questa volta, a salvarli. E a salvare il loro amico.

Più tardi, a scuola, incontrò Scott. Aveva l'aria preoccupata.
"Scott va tutto bene?" Gli chiese la banshee ma fino a quel momento non si era accorta che la jeep di Stiles non era parcheggiata al solito posto. Da lì capì che qualcosa non andava, e che non era solo uno stupido sogno quello che stavano vivendo.
<<Stiles...Stiles.>>Il lupo sembrava piuttosto scioccato, non riusciva neanche a parlare. Prima che Lydia potesse rispondere, però, lui continuò.
<<L'ho chiamato questa mattina al cellulare per farmi dare un passaggio visto che la mia moto è rotta. E lui mi ha detto di non cercarlo più, di non chiamarlo e che con tutti noi aveva chiuso. Soprattutto con te, Lydia.>>
Lei non riusciva a parlare è stato come se qualcuno l'avesse schiaffeggiata ma era molto più doloroso. Non ci voleva credere. Stiles, lo stesso Stiles che era innamorato di lei fin dalla terza elementare, aveva detto che non la voleva più vedere.

Ad un tratto un ragazzo con i capelli marroni e gli occhi nocciola, gli occhi che Lydia avrebbe riconosciuto ovunque, scese dalla jeep appena arrivata nel parcheggio del liceo. E per la seconda volta in quel giorno, Lydia, rimase senza parole.
Stiles si avvicinò all'Alpha e alla banshee in modo...naturale.
<<Ehi ragazzi tutto a posto?>>
I due rimasero a bocca aperta. Infine Scott ruppe il ghiaccio.
<<Tutto a posto? È questo tutto quello che hai da dire? Dopo quello che mi hai detto sta mattina?>>
Lydia era ancora a bocca aperta a fissare il ragazzo davanti a lei ed era certa di aver visto una piccola luce negli occhi di Stiles.
Il ragazzo stava per rispondere ma la campanella suonò e i tre dovettero andare a lezione.

In classe Lydia, si mise al suo solito posto e Stiles si sedette affianco a lei.
I due non si dissero una parola.
Dopo un po' la banshee si decise a parlargli.
<<Si può sapere che cosa ti prende? Prima dici quelle parole al tuo migliore amico e poi ti presenti qui come se niente fosse.>>
Lui sempre disinvolto disse:
<<Non so era come se non fossi in me gli volevo scrivere ma poi sapevo che l'avrei visto a scuola quindi perché avrei dovuto farlo?>>
Lydia non era ancora convinta ma decise di non insistere se la sarebbero vista loro due.
Ad un tratto le voci nella sua testa si intensificarono e a lei girò la testa.
<<Professore posso andare in bagno non mi sento molto bene.>>
Come se quelle parole avessero acceso il campanello di allarme di Stiles la seguì.

<<Lydia aspetta!>> disse lui.
Lei era vicino agli armadietti quando si girò.
<< Che cosa c'è? Mi è solo girata la testa.>>
Lui si avvicinò di più bloccandola con la schiena agli armadietti.
<< Le senti non è vero? Le voci. Ti dicono di stare attenta, di non fidarti e poi gridano il nome di Stiles non è vero?>>
Lydia era confusa e spaventata. Capì che quello che aveva di fronte non era Stiles.
<<Che cosa vuoi?>>
Gli chiese la banshee. Lui le si avvicinò ancora di più e le sussurrò all'orecchio:
<< Oh, Lydia lo sai cosa voglio.>>
In quel momento alzò lo sguardo verso Stiles e riconobbe quegli occhi completamente neri che contenevano solo oscurità e terrore. E la pelle completamente bianca che lo faceva sembrare un cadavere. Cosa che lo rendeva ancora più inquietante.
<<Ti abbiamo già ucciso una volta perché pensi che non potremo farlo una seconda?>> le disse lei guardandolo fisso negli occhi.
Lui si staccò dalla ragazza, indietreggiò e una luce giallastra tendente al verde comparve intorno a lui.
<<Ho più di mille anni, Lydia, e questo è il mio gioco. Voi non potete uccidermi!>> Dette quelle parole sparì nel nulla senza lasciare traccia. Lui era tornato.

Never trust a fox.|| Teen WolfDove le storie prendono vita. Scoprilo ora