10.Lavorare e poi morire, dopo cosa ci resta?

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"Pronostici per la partita?" Chiese Cosimo, continuando a camminare accanto a me.
"Dovremmo vincere, l'Atalanta non dovrebbe darci molti problemi"
"Bene, almeno non dovrò sopportare Jake da scazzato" disse ridendo.
"Meglio dai"
"Già"
"Cos, per la vacanza cosa facciamo?"
"Se vuoi andiamo, come preferisci"
"Per me va benissimo andare, è Daniele che mi fa preoccupare"
"Tranquilla, non parlerà"
"Ne sei sicuro?"
"Sì, almeno per ora"
Continuando a parlare della vacanza,  arrivammo davanti al Berlin, dove c'erano già Jake e tutti gli altri.
"Bella" salutammo tutti e andammo a prendere posto dentro al bar.
"Comunque voi due continuate a non contarmela giusta, non ci credo che siete solo amici" commentò Jake quando ci vide per mano.
"Siamo solo amici, fra"
"Mah...ho i miei dubbi a riguardo" disse dopo "in ogni caso, auguri e figli maschi"
Ridemmo tutti alla sua affermazione, era capace a far ridere tutti anche solo elencando la lista della spesa.
"Anche se siete solo amici, siete carini insieme" disse Simona.
"Grazie"
"Oh raga raga, inizia" disse Jake tutto agitato.

Per i 90 minuti successivi nessuno fiatò, eravamo tutti presi dalla partita, che nonostante tutto si rivelò combattuta per quell'1 a 0 segnato al 68' minuto. (N/a : i risultati sono messi a caso, non ricordo il punteggio reale della partita)
Jake era felice come una pasqua, non c'è niente di più bello di vedere la propria squadra vincere.
Cosimo non seguì molto la partita, non si intendeva di calcio.
"È stata una bella partita, dai" sentenziò Cosimo, pur non essendo un gran fanatico del gioco.
"Puoi contarci Cosimino! Ma come mai d'un tratto ti sei messo a seguire il Milan?"
"A caso...avevo voglia di vedere la partita con i miei amici" disse Cosimo rivolgendosi a Jake.
"Giu' allora vieni sempre a vedere la partita qui, così va a finire che anche Cosimo diventa un tifoso accanito" disse il barista ridendo.
"Sarebbe figo, alla prossima però sono in curva"
"Pure in curva vai! Ragazza, te sei da sposare" esclamò Jake ridendo, sorpreso del fatto che una ragazza seguisse il calcio tanto da andare a San Siro ogni due settimane.
Risi alla sua affermazione, era un bellissimo ambiente quello del bar, mi sembrava di tornare indietro nel tempo a quando frequentavo il bar di Vimercate con mio padre.

"Rimanete ancora un po' o tornate già a casa?"
Cosimo mi guardò e dopo rispose.
"Magari rimaniamo ancora un po' in giro, non so... voi?"
"Noi domani abbiamo la sveglia presto, è meglio andare" risposero Simona e Joe.
"Anche io vado"
"Volete un passaggio in macchina? Ho il furgone quindi ci stiamo" spiegò Emi.
"No grazie Fra, siamo in macchina"
"Come volete, ci si vede"

Dopo un giro di saluti imboccammo la strada che avevamo preso per venire al Berlin e continuammo fino ad arrivare al Naviglio grande.
"Che meraviglia" commentai.
"Già, ogni tanto è bello tornare qui"
"Cos, ci facciamo una foto?"
"Va bene, è una bella idea" disse tirando fuori il suo IPhone.
Scattammo due o tre foto, non eravamo poi così male.
"La Simo in fondo ha ragione, siamo proprio carini insieme" commentò vedendo la foto.
"Sì, mi piace...poi passamela"
"Sì sì"
Girovagammo per i navigli ancora un po' e poi, vista l'ora e la stanchezza, tornammo alla macchina per andare a casa.
"Hai freddo?"
"Non tanto..."
"Come no, stai tremando" mi fece notare.
"Dettagli"
"Vuoi la mia giacca?"
"No, che poi hai freddo tu"
"E vabbè"
Lui si fermò per togliersi la giacca, io ne approfittai per abbracciarlo.
Mi sentivo bene tra le sue braccia, riuscivo a sentirmi protetta e ci tenevamo caldo a vicenda.
Essendo molto più alto di me, appoggiò il suo mento sulla mia testa e mi strinse forte.
"Hai ancora freddo?"
"No, sto bene" dissi staccandomi.
Sorrise e tornammo verso la macchina.

[...]

"Fai poco casino, che penso stiano dormendo tua madre e Fabrizio" sussurrò salendo le scale.
"Sì sì"
Cercai di farmi largo al buio e camminare senza inciampare, ma non avendo la vista da gatto non era così facile.
Finalmente aprii la porta di camera mia e mi ci fiondai dentro.
Cosimo era seduto sul mio letto e continuava a smanettare con il telefono.
"Hai deciso di farmi compagnia stanotte?"
"Probabile" rispose senza staccare gli occhi dal display del telefono.
Presi la prima maglietta extra large che trovai in giro e andai in bagno per cambiarmi e struccarmi.
Quando finii lo raggiunsi in camera sua, lui era seduto sul letto col telefono tra le mani, aveva un'espressione strana.

"Cos, tutto bene?"
"Sì sì, nulla d'importante" disse poco convinto.
"Come vuoi...dormiamo?" Dissi sedendomi dalla mia parte di letto.
"Sì, è meglio" sorrise.
Mi infilai sotto le coperte e mi avviciani a lui, appoggiai la testa sulla sua spalla e chiusi gli occhi.
"Sei comoda?" Rise.
"Abbastanza"
Lui mise una mano sulla mia schiena e mi tirò a lui.
"Notte piccola"
"Notte Cos"

Forse Federica non aveva tutti i torti.

COSIMO'S POV
Stava dormendo accanto a me, mi divertivo a fissarla senza che lei se ne accorgesse.
Le spostai una ciocca di capelli dietro un orecchio e ripensai per un attimo a qualche serata fa.
Perchè le avevo lasciato quel bacio in un angolo della bocca? Avrei potuto benissimo baciarla, in fondo non ci avrei perso più di tanto.
L'abbraccio di prima non mi sorprese più di tanto, sentivo che prima o poi lo avrebbe fatto.
Forse mi interessava, non era da me dormire abbracciato ad una ragazza senza prima averci fatto qualcosa.
Tutto ciò era strano, non era affatto da me.
Oltretutto era anche abbastanza tempo che non scopavo, dovevo contenermi a tutti i costi.
Non potevo farmi distrarre da una tipa, dovevo ricordarmi dei miei progetti e del mio lavoro.
Avevo i piani ben precisi per il futuro, volevo crearmi un giro di affari tutto mio e una volta passata l'età adulta, trasferirmi in Sud America.
Il mio sogno nel cassetto era diventare un Tony Montana milanese.
Alla fine, nel film, anche Elvira lascia Tony.
Non mi ero mai fidato delle donne, non ero abituato a fidarmi di chi prima ti usa e poi fa di tutto per arrivare ai tuoi soldi.
La peggior specie erano quelle che ti facevano mille sorrisi, quelle di cui non avresti mai sospettato e che poi le scoprivi a scopare con i tuoi amici.
Non sapevo se Giulia fosse così, probabilmente no, ma non volevo  rimanerci fregato.
Non mi capacitavo di come quella ragazza riuscisse a far uscire fuori il vecchio Cosimo, quello dolce.
Forse Jake aveva ragione sul fatto che stessimo bene insieme, nel complesso non era male come ragazza, anzi.
Ero confuso.
In questi casi Jake e Don Joe erano più che bravi a farmi ragionare.
Scacciai i mille pensieri e cercai di addormentarmi.

Dormii serenamente, era tutta un'altra cosa quando avevo lei vicino.
Mi ero addormentato abbracciato a lei, mi stava lentamente fottendo il cervello.
"Buongiorno Cos" farfugliò stringendomi ancora di più.
"Ciao Giu', dormito bene?"
"Benissimo, te?"
"Anche io, hai un buon profumo" dissi sinceramente.
Ed era vero, profumava di buono.
"Oh beh grazie" disse arrossendo leggermente.
Si sciolse dalla sorta di abbraccio e si mise a sedere, io mi alzai e scrissi a Jake e Joe.

You : Possiamo vederci a casa di Jake tra un'ora? Ho bisogno di qualche parere.
Jake : Perché sempre casa mia? È un merdaio, ma venite pure.
Joe : Basta che non ci fai trovare i topi congelati sul tavolino.
Jake : Vai tra Joe, ho già dato da mangiare ai serpenti due giorni fa.
You : Meglio così, quindi confermate?
Joe : Sì sì, io ci sono.
Jake : Mi divertirò a pianificare matrimoni.
Joe : La Simo ci azzecca sempre quando si tratta di gente del Berlin.
Jake : Vero, a Marcellino avrei detto che non se la sarebbe mai presa la tipa nuova.

"Che scrivi?" Chiese curiosa.
"Nulla, è Jake che fa il coglione"
Rise e si alzò dirigendosi in bagno.
Mi alzai di scatto anche io e la fermai.

"Aspetta"
Mi guardò interrogativamente.
"Volevo...ecco, volevo parlare dell'altra sera"
"Quella quando abbiamo bevuto?"
"Sì, se ti va potremmo uscire una di queste sere" proposi.
"Certo! Poi, chissà, magari finiamo come quelli che limonavano in macchina" disse ridendo.
"Non sarebbe male"
"In effetti no"

[...]

Ero stravaccato sul divano di casa Vigorelli e Jake ci stava riproponendo per l'ennesima volta la sua teoria sulle ragazze.
"Se dopo due volte acdetta di uscire, è cotta non c'è dubbio" disse sicuro di sè.
"Comunque Guè, di cosa volevi parlarci?" Chiese Joe.
"Beh ecco..."
"Joe, succede che Cosimino si è innamorato" disse Vigo, giungendo a conclusioni affrettate.
"Non ho detto questo, volevo dire che boh...mi incuriosisce"
"Guè allora provaci" consigliò Joe.
"Non è che sono tutte come quella cagna che avevi prima"
Jake era sempre molto diretto.
"Poi fra, questa non è da perdere, mi sembra apposto, non tira ai tuoi soldi"
"E menomale" rispose Joe.
"Quindi?"
"Quindi provaci, se ti fa stare bene è quella giusta. Te l'ha già data?"
"No Vigo, ci ho solo dormito insieme"
"Ti sta cambiando, non è da te dormire con una senza scoparsela in cinque modi diversi... Se fosse come la tua ex te l'avrebbe già servita in un piatto dorato"

Jake aveva ragione per l'ennesima volta.

"Per me è quella giusta, poi la Simo ha un sesto senso nel riconoscere le troie"
"Grazie raga, per davvero" dissi alzandomi.
"Vai Guè, non pensare solo al lavoro, se è quella giusta te ne accorgerai anche dalle piccole cose"

Scarface || Gué PequenoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora