11.Vecchie conoscenze

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Federica era sdraiata sul divano di casa di Davide, sembrava stesse dormendo mentre il padrone di casa stava fumando alla finestra.

"Da', ma Federica sta morendo?"
"No, ha solamente esagerato con gli acidi ieri notte e ora ne paga le conseguenze"
"Ah ecco, eravate in piazza ieri?"
"Prima sì, poi siamo andati in una discoteca vicino a Rho"
"Mamma mia"
"Ci siamo sballati ieri notte"
"Immagino"
"Vuoi fumare anche te? Se vuoi ne ho" chiese buttando fuori il fumo.
"Fumo?"
"Sì, anche di ottima qualità"
"Allora accetto"
Finì di fumare e ne girò una per me.
"Tieni"
Me l'accesi e lo raggiunsi sul davanzale, ci mettemmo a fissare qualche punto indefinito del panorama davanti a noi.
"Alex? Hai sue notizie?" Chiesi, ero curiosa di sapere dove fosse.
"Era qui due giorni fa e m'ha raccontato tutto, a quanto pare si è messo nei casini con i suoi"
"Sì, ne aveva parlato anche a me"
"Ora credo sia a Londra...sai, mi ha chiesto di te"
"Wow"
"Gli piaci"
"Credo di essermene accorta"
"E tu? Ricambi?"
"Una volta mi piaceva, un sacco anche...adesso non lo so...sono abbastanza confusa"
"Come si chiama il macho che t'ha già fottuto il cervello?"

Era troppo sveglio per i miei gusti, quel ragazzo.

"Cosimo"
"Non credo di conoscerlo"
"Ma è una cosa impossibile, tra poco farà 33 anni e io non ne ho neanche 20 poi non penso di interessargli"
"Per l'età fregatene, stai a vedere se gli interessi o meno"
"Forse sì, ma non ne sono sicura, cioè non lo so"
"Spiegati"
"Ieri sera l'ho abbracciato e ci ho dormito insieme, la settimana scorsa quando eravamo entrambi fatti e ubriachi mi ha quasi baciata"
"Beh, di sicuro se non gli interessassi non ti avrebbe quasi baciato"
"Non lo so, sto facendo casino"
"Lo vedo" disse ridendo.
"Te invece?"
"Ci sto lavorando, diciamo...è complicato perché lei mi vede come un amico"
"La conosco?"
"Anche troppo"
"Federica, intendi?"
"Colpito e affondato"
"Provaci anche te, no?"
"Sì, è per quello che ci sto lavorando"
Sorrisi.
"Ora vado, è meglio"
"Vai a limonarti il macho, dai" disse ridendo.
"Sicuro"

Salutai Federica ed uscii da casa di Davide, avevo troppi dubbi su Cosimo.
Non riuscivo a capire se m'interessasse veramente o no, era un enorme punto interrogativo.
Salii in moto e partii verso una meta ancora indefinita, volevo trovare un posto tranquillo per pensare.
Uscii da Milano e m'infilai in autostrada, amavo il vento in faccia dovuto alla velocità.
Quando finalmente arrivai, parcheggiai la moto nel primo spiazzo che trovai ed andai a fare due passi.
Alla fine ero sul lago di Como, era una di quelle giornate nuvolose e la
l'atmosfera era quella ideale per pensare.
Mi accesi una sigaretta e continuai a camminare lungo la passeggiata che dava sul lago.

Amico o qualcosa di più?
Mi piaceva stare con lui e le attenzioni che mi riservava, forse mi sarebbe piaciuto essere qualcosa di più che una semplice amica ma avevo paura di quello che sarebbe potuto succedere.
Non volevo rovinare quel bel rapporto che si era creato e sicuramente non gli sarei mai interessata, gli circolavano ragazze migliori di me.
In certi momenti avrei voluto tanto che ci fosse Alex, avrebbe saputo consigliarmi.
Avevo paura di soffrire di nuovo, non avevo più voglia di illudermi e prendere facciate.
Mi appoggiai alla staccionata e mi accesi l'ennesima sigaretta, avevo perso il conto di quelle che mi stavo fumando ma andava bene così.

"Anche te sei qua per pensare?" Chiese una voce roca dietro di me.
Riconobbi subito quella voce.
"Cosimo?"
"Mi sa che abbiamo gli stessi posti felici, sai?"
"Oh, wow...comunque sì, sono qui per pensare"
"E a cosa pensi?"
"Cose...non importanti, nulla di che...te invece?"
"Lo stesso, cose poco importanti, confusione più che altro"
"Oh beh, sulla confusione credo di poterti capire"
Sospirò.
"Questa sera sei in giro?" Domandai.
"Pensavo di andare all'Hollywood"
"Ti ci ho visto qualche sera fa, ti stavi dando da fare nel bagno"
"Oh...sì, è vero...ogni tanto mi diverto nei bagni, non sono un tipo da cose serie"
"Come mai?"
"Non sono in grado di amare una donna come meriterebbe, nonostante tutto mi dispiace vedere star male le ragazze...so che può sembrare strano ma poi mi ci affeziono e le botte e via sono il modo migliore per tutti, si fa tutto senza impegno e nessuno ci rimane male...non sono capace ad amare, me lo hanno detto tutte quelle che avevo prima"
"Non ti sei mai chiesto se per caso fossero quelle a non essere capaci di amare?"
"No, ma so benissimo che quello che sbaglia sono io"
"Non ne sono sicura, sai? Ti conosco da poco, è vero, ma non sei come dici di essere"
"Se anche fosse così come dici tu, chi mi prende col lavoro che faccio? Nessuna si porterebbe a casa uno come me"
"Ho i miei dubbi" conclusi.
"E te invece?"
"Io?"
"Come mai sei qui per pensare?"
"Nulla d'importante" rimasi vaga, non avevo voglia di raccontargli i miei dubbi.
"Dai, io ti ho raccontato i miei dubbi, fallo anche te"
Sbuffai.
"Se ci tieni proprio"
"Dai dai, racconta"
"Non è nulla di così esilarante, forse mi piace un ragazzo ma lui non ricambia"
"Mh...bel casino"
"Già"
"Sei sicura che quello là non ricambi?"
"Beh, non proprio ma..."
"Dovresti provarci"

Scarface || Gué PequenoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora