29.É tardi?

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Il pomeriggio era stato bello, passare del tempo con lui si era rivelato molto interessante.
Mi aveva riaccompagnata a casa poco prima di cena, dovevamo vederci alle 21 al pub poco dove solitamente andavano anche Gionata, Diego e tutti gli altri ragazzi della gang.
Essendo sola avevo un po' di tempo per pensare, Luca era un ragazzo d'oro ma sentivo che qualcosa non andava.
Mi faceva stare bene, certo, ma non era Cosimo.
La fregatura più grande, quando ti innamori, é che vuoi solo lui, non un sostituto o uno che fosse semplicemente simpatico, quel lui non lo batteva nessuno.
Sentivo che Cosimo non lo avrebbe battuto nessuno, che era lui quello giusto per me.
Volevo lui, però era tardi per rendersene conto.
Ormai avevo iniziato qualcosa con Luca, che era più o meno quello che volevo.
Luca conduceva uno stile di vita che mi piaceva, non c'erano casini per giri di spaccio né debiti in giro, era una vita normale sostanzialmente.
Ero distesa sul divano a pensare quando sentii la porta spalancarsi.
"C'é qualcuno?" urlò Diego, richiudendo la porta dietro di lui.
"Io" dissi poco dopo essermi alzata.
"Ciao Giu', come stai?"
"Tutto bene, te?"
"Bene dai, hai già mangiato?"
"Non ancora"
"Nemmeno io"
"Ordiniamo un kebab?"  propose.
"Va bene"
Lui compose il numero del kebabbaro dal cellulare, io andai a spegnere la televisione e recuperai il telefono dal divano.

Da : Luca.
"Alle 21 dal pub? Va bene?"

Non avevo poi tutta quella voglia di uscire, ma ormai avevo dato la mia parola, dovevo andarci per forza.

A : Luca.
"Perfetto, ci vediamo lì"

Mandai il messaggio e bloccai il telefono, lo misi in tasca e tornai in cucina da Diego.
"Gionata e mia sorella tornano per cena?"
"Hanno detto che si fermano a Milano a mangiare qualcosa e poi vanno al pub"
"Okay" annuii.
"Questa sera vai anche tu al pub?" domandai, se ci fossero stati lui e i suoi amici era già un'altra storia.
"Sì, sono con Mario e Mirko... Vuoi venire?"
"Vorrei, ma sono già d'accordo con Luca" dissi, senza far trasparire alcuna emozione.
"Come mai quella faccia?" chiese aggrottando le sopracciglia.
"Non ne ho voglia, ma ormai gli ho detto che ci sarei andata"
"Come vuoi chicca, stacci attenta però"
Sorrisi al soprannome che mi aveva dato, era carino detto da lui.
"A che cosa dovrei stare attenta?"
"A lui... O almeno quando si ubriaca"
"Capisco"

[...]
"Tieniti eh"
"Dai Diego, tranquillo" dissi tenendomi al busto del ragazzo, dato che doveva andare anche lui al pub ne avevamo approfittato per andare insieme.
La moto con me e lui sopra sfrecciava per le vie di Cinisello Balsamo, eravamo in ritardo sparato.
In venti minuti eravamo davanti al pub, avevamo parcheggiato poco distante da lì.
Luca era con i suoi amici, mentre Mario, Gionata e gli altri erano più in disparte.
Vidi Luca girarsi e gli sorrisi, dopodiché ci venimmo incontro.
Non successe come pensavo, non mi diede alcun bacio.
Ero a poca distanza da lui, che continuava a fissarmi negli occhi con fare serio.
Puzzava tremendamente di alcool, la serata per lui doveva già essere iniziata.
"Che cazzo ci facevi con quello?" chiese con toni duro.
"Mi ha accompagnato, doveva venire anche lui qua"
"Perché ti tenevi in quel modo?" chiese con lo stesso tono di prima.
"Su una moto se non ti tieni così..."
"A me non mi pare"
"É un cinquantino"
"Non me ne frega un cazzo, tu non ti ci tieni così a lui!" alzò la voce.
"Ma che cazzo urli"
Neanche a rendermene conto, mi sentii una guancia bruciare.
"Rispetto, cazzo. Così non mi ci parli!"
Ero pronta a ribattere quando qualcuno sbucò da dietro di me e andò letteralmente contro Luca.
"Figlio di puttana che cazzo fai?"
Diego gli aveva tirato un pugno in faccia e avevano iniziato a picchiarsi, Gionata e un altro ragazzo stavano cercando di seprare i due, ma sembrava un'impresa molto difficile.
Io ero finita tra le braccia di Mario, che mi aveva chiesto premurosamente se mi fossi fatta qualcosa.
"Sto bene, davvero"
Lui annuì e sorrise, poi disse qualcosa a Gionata.
Quando riuscirono a separarsi, trascinammo Diego dentro al locale e ci facemmo dare del ghiaccio, ne aveva prese anche lui.
"Scusatemi..."
"Non devi scusarti, Giu' " sorrise Diego.
"Infatti, l'importante é che non ti sia fatta niente" disse Mario.

Scarface || Gué PequenoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora