capitolo 9. Perché io? (Aggiornato)

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Mi svegliai, trovandomi sola nel letto.

Mi alzai ed andai a vestirmi, scesi al piano di sotto e trovai Jason sul divano.

"ti stavo aspettando per fare colazione" esclamò sorridendo. Felice di vedermi.

Ci sedemmo in cucina ed iniziammo a fare colazione.

"Jason devo chiederti una cosa. Che lavoro fai?" mi sentii stupida a fare una domanda del genere, ma avevo bisogno di capire come avesse fatto ad avere questa casa.

"Charlotte, tesoro mio. Non é come nei film in cui lo stalker fa parte di una gang e la ragazza si innamora di lui magicamente." esclamò ancora ridendo e scompigliandomi capelli.

Certo questa era la vita reale, lo sapevo bene.

"posso sapere qualcosa di te?" gli chiesi. Ero stufa di non sapere nulla su questo strano ragazzo.

Lui annuì e sorrise.

La mia, non era curiosità, era voglia di scoprire informazioni su di lui, in modo da portele usare contro di lui, quando la polizia me lo avesse chiesto, dopo essere scappata.

"hai fratelli?" proseguii facendo domande.

"no, non ho fratelli" rispose con tono freddo.

"i tuoi genitori? " chiesi sperando che non si arrabbiasse.

"mio padre é fidanzato con una donna e mia mamma viaggia spesso per il mondo" esclamò con tono annoiato.

" sei in buoni rapporti con loro?" cercai di scoprire.

" non li sento da 4 anni, sono scappato da casa. Prima avevo un bel rapporto, ma abbiamo litigato, così decisi di scappare" finì di parlare con tono monotono.

Annuii, avevo intuito che portava delle sofferenze addosso.

"ma ora sono qui, sono cresciuto grazie a me stesso e all'aiuto dei miei amici" disse con tono felice ma i suoi occhi dicevano altro.

"mi dispiace" sussurai.

"stai tranquilla, sto bene" disse accarezzandomi la guancia.

Decise di cambiare discorso e mi fece vedere tutta la casa.

*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*

Finito il tour per la casa, decisi di guardare la televisione.

"ti piace la casa?" chiese Jason speranzoso in una buona risposta.

Facendo un sorriso finto, annuii.

"sono felice che ti piaccia" esclamò contento.

"Jason, tu hai rapito altre ragazze?" chiesi lentamente guardandolo con sospetto.

"no tu sei la prima e ultima" rispose sorpreso dalla domanda.

Cercai di cambiare argomento subito dopo.

"Jason, mi dispiace non aver salutato Jennifer e Mark prima che se ne andassero" esclamai.

"non preoccuparti, loro hanno capito i tuoi motivi. Oggi verrà Alfredo a trovarci" disse accarezzandomi la spalla.
 
"prima non hai risposto, perciò te lo richiedo. Che lavoro fai?" sperai di rivedere una risposta.

"Tesoro, te lo dirò più avanti" rispose facendo un sorrisetto.

Annuii alzando gli occhi al cielo.

*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*

Jason andò in giardino per qualche ora, io decisi di andare in camera per riflettere tra me.

Stare troppo tempo con lui mi provocava male di testa.

Ma la mia pace durò poco, sentii un peso sul letto.
Feci finta di dormire ma una mano iniziò ad accarezzare le mie guance e poi sentii delle labbra sfiorare le mie.

Aprii gli occhi di scatto.

"amore" disse Jason facendo un sorriso a trentadue denti e mi abbracciò forte.

"sei la mia vita" disse intrecciando le nostre dita.

Jason mi fece molta tenerezza e pena in quel momento, la sua sofferenza passata era ancora visibile in lui.

Ci alzammo e andammo al piano di sotto per raggiungere il salotto.

Accese la televisione e mi sedetti sul divano.

Guardai i Griffin fin quando non suonò il campanello.
Era Alfredo.

"ciao Charlotte" mi salutò sorridendo, ricambiare il saluto.

Si sedette sul divano affianco a me.

Jason ci osservò ridere insieme e dalla sua espressione notai il suo non piacere.

"Alfredo stai più lontano da Charlotte" disse serio.

Con fastidio decisi di alzarmi ed andare in camera, non avevo voglia di assistere ad un litigio.

Alfredo con la scusa di dover andare in bagno venne al piano di sopra e mi raggiunse.

"Charlotte, cerca per favore di non perdere la pazienza con Jason. È un ragazzo imprevedibile" disse preoccupato.

"lo so Alfredo ma sono stufa di questa situazione" dissi sconfitta.

"lo so, immagino quanto sia frustrante per te" mormorò dispiaciuto.

Entrai in camera e la chiusi.

Andai in bagno e feci una doccia. Uscita dal bagno mi vestii.

Scesi le scale, trovai solo Jason. Alfredo molto probabilmente era andato via.

"Hai messo la mia felpa" esclamò contento.

"avevo freddo" mi affrettai a dire.

Jason mi fece segno di sedermi a fianco a lui.

Lo raggiunsi e mi prese dai fianchi, mi baciò e mi abbracciò.

Sospirai profondamente, il mio unico desiderio era andare via da quella casa e soprattutto da lui.

Jason aveva bisogno di aiuto ed io di tornare nella mia vita.

Ecco a voi il capitolo 9!!!!

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