Attenzione: menzioni di violenza e linguaggio esplicito.
Mi svegliai nella camera di Jason, legata.
Su una sedia affianco al letto, vidi Jason.
"sei sveglia finalmente" disse con tono monotono.
"cosa intendi fare?" chiesi impaurita.
"hai infranto tutte le regole, sai che ora ti aspetterà una punizione" rispose guardandomi freddamente.
"ti prego no" urlai, dimenandomi.
Si avvicinò a me, i nostri nasi si sfioravano.
"mi sto controllando molto nel non farti del male" mormorò con uno sguardo indecifrabile.Gli sputai in faccia, serrò la mascella e mi diede uno schiaffo.
"come ti permetti" disse a denti stretti.
"Dov'è Cameron?" chiesi allarmata.
"il tuo amichetto è nel capannone e Ryan gli sta dando una lezione" esclamò con odio.
"Lui non c'entra nulla, è solo un mio amico" urlai, sentendomi in colpa per Cameron.
"deve avere una lezione" disse Jason senza guardarmi.
"adesso devo andare, tornerò presto" proseguì allontanandosi da me.
"Non voglio" Urlai arrabbiata.
"basta, devo andare. A dopo amore" esclamò più dolcemente.
*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*-*
Passò circa mezz'ora e di Jason nessuna traccia.
Cercai di levare le corde dai miei polsi, con vari sforzi ci riuscii, mi alzai ed andai verso la porta che trovai chiusa a chiave.
Presi il ferro da stiro che trovai in bagno e lo sbattei contro la maniglia della porta, che ruppe la serratura.
Corsi lungo il corridoio, finché non sentii i passi di Jason. Mi nascosi in uno sgabuzzino, rannicchiandomi.
"amore, Sei pronta? Non vedo l'ora. Amore? Dove sei?" Urlò confuso Jason.Lo sentii aprire varie porte, sperai con tutta me stessa che non arrivasse mai nel mio nascondiglio.
Ma non tutto va come si vuole, aprì la porta dello sgabuzzino ed appena mi vide gli comparve un sorriso macabro.
Mi prese il polso e mi avvicinò a lui.
" sei riuscita a slegati. Volevo quasi perdonarti ma vedo che non impari mai, la punizione ha bisogno di proseguire" disse con sguardo deluso.
Inziai a piangere dalla rabbia.
"tranquilla, ti piacerà" sussurrò con tono alquanto pauroso.
Mi asciugò le lacrime e mi abbracciò.
"no, non mi piacerà" urlai allontanandomi da lui.
"non sai quanto sia stato deludente per me, sapere che tu fossi scappata dopo averti raccontato della mia famiglia. Mi ero aperto con te" esclamò con arroganza.
"io non ti ho mai chiesto di parlarmi del tuo passato" risposi lanciandogli un'occhiataccia.
"adesso voglio andare in camera nostra" cambiò discorso.
"dimmi come sta Cameron" chiesi ormai sconfitta.
"l'ho picchiato ma sta bene" disse con tono non curante.
"cosa?" esclamai incredula.
"quel ragazzo meriterebbe ben altro" disse a denti stretti Jason.
"no, lo meriti tu questo Jason" sputai con odio.
Mi diede uno schiaffo.
"Come puoi dire questo a me, noi siamo legati per sempre" disse infuriato.
"io non provo niente per te" ribattei.
"più ferisci i miei sentimenti, più mi porti a compiere cattive azioni" mormorò Jason.
"questo succede quando tieni una persona contro la sua forza" mormorai stanca.
Appoggiò la mano sul mio fianco.
"Jason quando mi hai incontrato la prima volta?" domandai ad un tratto."È stato due anni fa, ad una festa. Avevo 22 anni. Ti vidi ballare con le tue amiche. Eri così dolce e carina. Sapevo che fossi troppo giovane per me allora ma non riuscivo a staccarti gli occhi di dosso" disse guardando il muro con occhi sognanti.
"e poi come mi hai trovato? " chiesi nuovamente, con una faccia disgustata. Avevo 15 anni all'epoca.
"Sapendo che fossi molto giovane, feci delle ricerche sul tuo conto e riuscii a risalire alla tua scuola. Non c'è molta privacy nelle scuole, sai?. Da quel momento, iniziai ad osservarti. Avrei voluto tanto parlarti, ma non ne avevo il coraggio e poi sicuramente ti saresti spaventata" proseguì.
"per via della mia età, l'unica cosa che avresti dovuto fare, era lasciarmi in pace.
Se il tuo desiderio di conoscermi era così forte ,allora avresti dovuto cercare di parlarmi e magari avremmo potuto essere amici ma nulla di più" dissi con delusione."Amore, non volevo essere tuo amico, l'importante che ora io e te stiamo insieme e lo saremo sempre" disse lui felice.
"Jason non ti manca la possibilità di conoscere altre persone, sei un bel ragazzo. Vedrai che trovai qualcuno pronto a ricambiare i tuoi sentimenti" esclamai cercando di farlo riflettere.
"oh, amore credi che io sia bello?" chiese sorridendo.
Bene aveva preso la mia frase per un complimento.
Non risposi, cercai di girarmi ma me lo impedì, mettendosi davanti. Se prima era abbastanza vicino alla mia faccia, ora c'era solo a un centimetro di differenza dai nostri volti."andiamo nella nostra camera" disse Jason, guardandomi profondamente.
Negai con la testa, mentre lui annuì sorridendo.
Mi prese in braccio velocemente e mi portò in camera.
Non c'era più scampo ormai.
Spero che vi sia piaciuto il capitolo 13!!!
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My Stalker
FanficCharlotte Smith, una ragazza di 17 anni con una vita ordinaria e una famiglia unita. È una ragazza dolce e spensierata. Tuttavia, Charlotte non è a conoscenza del fatto che qualcuno la sta osservando, un ragazzo che sa tutto di lei... #3 in Ossessio...